Quando si è sull'onda della vittoria, non c'è miglior sensazione che quella di altri piccoli successi che la alimentino.
Seguendo questa logica, Ben crede che il bowling sia il miglior modo in assoluto per festeggiare una vittoria: essendo lui un ottimo giocatore, è sicuro di vincere e la sua allegria diventa così euforica.
Dopo le partite di football funziona sempre così alla nostra scuola: in serata si va al bowling, si vince nuovamente e si mangia la pizza perché ci sta sempre bene.
Arrivati al bowling, infatti, non sono affatto sorpresa di vedere Ben, Sean e altri ragazzi ad un tavolo in fondo, che ridono e scherzano fra loro.
Osservando meglio, riesco a vedere Ruth che si insinua tra le braccia di Ben e lui che la allontana qualche istante dopo per andare a fare il suo strike.
- Vuoi restare a guardare i tuoi amici o prendiamo un tavolo? - domanda Christopher con fare annoiato.
- Ehi amico, mi sono già superata chiedendoti di uscire, ho il diritto di guardare almeno. - mi lagno.
- Amico, dici? - mi guarda di sottecchi.
Come non detto, non ha nemmeno sentito la parte importante. Rimane pur sempre un ragazzo in fondo.
- Dacci un taglio. Piuttosto, trova un tavolo non troppo vicino e non troppo lontano al loro. Impegnati, su.
Lui si volta e dà una veloce occhiata in giro.
- Oltre al tavolo dei tuoi amici, c'è una coppia, ma è all'angolo opposto. Possiamo metterci là dietro. - propone, valutando l'idea.
Seguo il suo sguardo per arrivare a due tavoli indietro. Direi che va bene: è abbastanza vicino per sorvegliarli, pur senza essere troppo palesi.
Ci sediamo con i vassoi di hamburger e Coca-Cola che il ragazzo che lavora qui ci ha preparato.
- Allora... È quello bassino con gli occhi azzurri o quello palestrato? - butta lì Christopher.
Aggrotto le sopracciglia.
- Faccio palestra anch'io, se proprio ti interessa. - mi informa tranquillamente.
- No, non ho capito cosa intendi dire.
- Io-vado-in-palestra. - ripete lentamente.
- Non quello. - scuoto la testa - Cosa volevi dire prima?
Mentre ci pensa su, dà un morso al panino.
- Infendevo dife chfe uno dei fue defe effere...
- Zitto quando mangi, per l'amor del Cielo. Odio vedere il cibo masticato. - dico con disgusto.
Ingurgita il cibo rumorosamente, con un movimento ben visibile del pomo d'Adamo.
- Dio quanto fai schifo. - faccio una smorfia.
Lui sorride fiero di sé.
Ma fiero di cosa? Vergognati va'.
- Dicevo... Uno dei due ti deve piacere tanto se stai facendo tutto questo.
Abbasso lo sguardo.
Idiota, adesso avrà capito di aver centrato il punto.
- Mi stavo chiedendo chi fosse... Forse quello palestrato. Sì, sembra più il tipo che potrebbe piacere ad una come te.
Il tema mi stuzzica.
- Una come me del tipo? - domando, seriamente incuriosita.
Lui mi scruta per qualche attimo con i suoi bellissimi occhi azzurri, scavando nei miei.
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Confident
Teen FictionJoyce non capisce niente di matematica, salta gli allenamenti in palestra appena può ed è cotta del suo amico Ben dall'inizio del liceo. Christopher è il figlio del nuovo sceriffo, nato per giocare a football e per risolvere problemi di matematica c...