32 - Jealous

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È buffo come le piccole cose possano essere talvolta esilaranti.

Per tranquillizzare i miei e convincerli e lasciare che Chris dormisse qui, ho confidato a mia madre che non abbiamo preservativi e siamo prudenti, quindi non possiamo fare quello che pensano che vorremmo fare.
E quando sono tornata in camera ridendo, perché mia madre ha fatto una faccia assurda, Chris ha voluto sapere cosa ho raccontato.

Naturalmente non gliel'ho detto. È molto più divertente vederlo struggersi mentalmente e provare le ipotesi più assurde che non vuotare il sacco.

- Guarda, sta nevicando! - esclamo, estasiata.

I fiocchi di neve cadono vigorosamente e coprono tutto di bianco.

Chris si avvicina e osserva dalla finestra.

- La vuoi fare una cosa scontata, ma così scontata che più scontata non si può? - domanda.

- Cioè?

- Vieni. - sorride.

Mi prende per mano e usciamo dalla stanza, però non capisco cosa voglia fare.

Quando usciamo infilando le prime pantofole che troviamo all'ingresso, inizio a pensare che sia matto.

- Ma perché siamo qua fuori?

Fa un freddo pazzesco.

- Non hai mai voluto un bacio sotto la pioggia? - domanda Chris, mettendosi di fronte a me.

La testa inizia a punteggiarsi di bianco.

- Sta nevicando. - osservo.

- Ancora meglio, no? Avremo il nostro cliché personale. - dice con voce estremamente roca.

Le sue labbra fredde si posano sulle mie e mi stringe a sé, mentre la neve cade sulle nostre e teste e tutto intorno a noi, ma fuori dalla bolla del nostro bacio.

È strano e bellissimo allo stesso tempo, perché fa freddo e ho i brividi ma è eccitante. Alternativo. Non così male, dopotutto.

Le sue labbra sfiorano anche la mia mascella.

- Vuoi continuare dentro? Ho bisogno di un'atmosfera calda perché l'effetto sia quello che immagino. - sussurra.

Rido e poi annuisco, in balìa di lui e dei suoi baci.

Rientriamo velocemente in casa e l'ingresso si riempie di fiocchi di neve, che diventa presto acqua.

Chris mi prende la mano e torniamo in camera mia, infreddoliti ma felici.

Indosso il mio pigiama di pile viole con i conigli e procuro a lui un pigiama a fantasia scozzese di mio padre, che gli sta quasi perfettamente.

Entrati nel letto, mi lascio coccolare da lui.

È come se, carezza dopo carezza, togliesse un peso dalle mie spalle, fino a lasciarmi leggera come una piuma.

Amo questa sua abilità di far sparire i problemi, di liberarmi dai pesi che sostengo e trasportarmi in un mondo tutto suo, fatto d'amore.

- A cosa pensi? - gli domando, notando il suo silenzio.

- Perché piangevi ieri, quando eri con Ben? - domanda lui a sua volta, calmissimo.

Per qualche secondo non dico nulla, in dubbio.

È giusto che sappia tutto?

Ho paura che se inizio con le mezze verità scoprirà quello che gli ho nascosto e non si fiderà più di me. 

Però non è facile dirgli la verità.

- Ben ha deciso di dirmi che prova qualcosa per me e che non è riuscito a dimenticarmi nonostante Margot. Non so se pensare che è lui un deficiente per non avermelo detto tempo fa o se lo sono stata io per non averlo capito prima. Anni buttati al vento...

Non dice nulla, probabilmente elaborando le mie parole.

- Però ho te adesso. Non mi importa di lui, non in quel senso. - chiarisco.

- Pensi che avresti scelto me lo stesso? Che sarei riuscito a conquistarti nonostante lui? - domanda, pensieroso.

Oddio. Come faccio a dirlo? Se avessi avuto l'opportunità di stare con Ben già tempo fa, non sono sicura che avrei potuto mettere gli occhi su Chris; però dicono che due persone sono destinate a stare insieme e ritrovarsi, talvolta, quindi non è detto.

Sono comunque felice che le cose siano andate in questo modo, non c'è nessun ragazzo che potrei volere più di Chris. È perfetto per me.

Ogni incertezza con lui scompare, diventa tutto più semplice, più bello.

Niente ansia, niente paura.

Quando sono con lui va tutto bene.

- Non sentirti giudicata, è semplice curiosità. - mi rassicura.

Sprofondo un po' di più nell'incavo del suo collo e faccio un bel respiro.

- Chissà... Sarebbe stato interessante da vedere. - sorrido.

- Interessante, dici? Mi aspettavo qualche citazione letteraria sulla donna-oggetto o rivendicazione sui diritti sentimentali. Si dice che queste battaglie siano dolorose da vivere per le donne in questione. - osserva.

- E tu seriamente ti aspetti che io mi metta a scovare citazioni letterarie la notte di Natale? E poi ho detto "vedere" non "vivere", in un contesto ipotetico assolutamente irreale. - gli lascio un bacino sul collo.

Lui stringe gli occhi a fessura.

- È inutile che mi corrompi con i baci, non funziona. - replica, con l'ombra di un sorriso.

- Inutile? Ne sei certo?

Ritorno con le labbra sul punto di prima, ma premo più a lungo e rendo la zona umida. Nel mentre emetto di proposito un "mmh" gutturale.

Quando torno a guardarlo, si sta mordendo il labbro.

- Allora? 

- Non ho ancora deciso. Se vuoi continuare...

Stampo le labbra sulle sue per un attimo, poi lo guardo con malizia.

- Buonanotte. - sussurro, poi appoggio di nuovo la testa sul suo petto.

- 'Notte. - borbotta.

Segue un breve silenzio.

- E comunque sono geloso.

Sorrido e il battito del suo cuore mi accompagna nel mondo dei sogni.

__________

Sono in ritardo di quattro giorni con la consegna dei libri in biblioteca. Perché sono tre giorni che mi dimentico e oggi non avevo voglia di uscire al freddo per questa piccola commissione.
Voi siete puntuali di solito?

Prendete i libri in prestito o preferite comprarli?

E ultima domanda... che voto dareste da 1 a 10 alla coppia di Joyce e Chris? 🙈

Love you 🍭

ConfidentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora