- Non ci credo. Sei tutta sporca di cioccolato, come una bambina. - ridacchia Ben, prendendomi in giro.
Sto ridendo senza sosta da almeno mezz'ora.
Sempre ridendo, mi dirigo verso una sorgente d'acqua e cerco di pulirmi alla bell'e meglio.
- Sei sporca qui. - dice Ben, indicando la mascella.
Tasto fino a trovare il punto appiccicoso, per prendere il cioccolato e fare finta di leccarlo.
Il moro mi guarda come se mi drogassi.
- Promemoria: mai lasciare Joyce davanti a troppa cioccolata. - commenta infatti.
Scoppio a ridere.
Non posso farne a meno, la sua espressione è assolutamente comica.
- Joyce, ma stai bene?
Annuisco con un ampio sorriso.
Mordicchia il labbro inferiore e mi pulisce la guancia con il pollice.
- Mi piacerebbe baciarti. - sussurra.
Il mio cervello entra in stato d'allarme.
I suoi occhi sono già trasportati nell'immagine di un bacio che è sicuro di ottenere.
Volto la testa a sinistra di scatto e avvicino il polso al viso, per vedere se è pulito.
Cioè, in realtà mi serve come scusa.Quando mi volto a guardarlo, la sua faccia potrebbe ridurmi in lacrime.
I suoi occhi incontrano lentamente i miei, le cui palpebre battono veloci per paura della sua reazione.
Trattiene un sospiro.
- Vado... vado a recuperare la macchina. - mormora, in tono gelido.
Annuisco stupidamente.
Mi sento una persona orribile.
Due mesi fa, se mi avessero detto che mi sarei rifiutata di baciare Ben Bowers più volte, non ci avrei creduto, in alcun modo.
Non avrei mai immaginato una situazione del genere.
Mai.
Mai e poi mai.
Eppure non potevo tradire Chris.
È già brutto non essere con lui in un momento così difficile, baciare il ragazzo che mi piaceva sarebbe stato imperdonabile.
Chris non se lo sarebbe meritato.
Sembra essere passata un'eternità da quando Ben è andato a prendere la macchina e nel momento in cui la vedo ricomparire, mi viene da pensare che abbia sfruttato la solitudine per riprendersi.
Chissà cosa penserà ora di me.
Mi rivolgerà ancora la parola?
Mi guarderà in faccia?
Oppure diventerò un fantasma per lui?
L'auto si ferma a pochi passi da me, che quasi tremo nella posizione di forzata stabilità che mi sono imposta.
Cammino rapida e apro con cautela la portiera.
Il viaggio parte silenzioso.
Eppure una vocina nella mia testa mi suggerisce di parlare di quello che è successo.
Non so se avremo tante occasioni per farlo e per allora potrebbe essere passato troppo tempo.
- Ben?
Il suo sguardo è inchiodato alla strada.
- Volevo parlare di... poco fa.
Continua a non considerarmi.
- Io sto con Chris. Lo amo. Capisci? - dico, con una certa difficoltà.
La parola "friendzone" volteggia e rimbalza nella mia testa.
Mi sento crudele.
- Se tutto questo fosse successo prima...
- No, non poteva succedere, Joyce. Vuoi aprire gli occhi? Come potevo farmi avanti se c'era sempre Sean appiccicato a te? - sbotta, incazzato.
Ouch.
- Io ho scoperto solo di recente che... insomma, che Sean è... innamorato? Di me. - rispondo, incerta.
Ben decide di accostare.
Batte un pugno sul volante.
- Capisci che eravamo tutti bloccati? Lui non si faceva avanti e io non potevo... che amico sarei stato? E non capivo mai se tu... Vabbe adesso è arrivato l'altro e siamo rimasti fregati entrambi.
È decisamente incazzato, ma non si capisce con chi.
Forse un po' con tutti.
- Ti vorrei ricordare che tu andavi dietro alla mia amica Margot. - replico, duramente.
- Ah era questo a bloccarti? Non si vedeva che era una storia da niente? Per me non contava nulla. Era solo contatto fisico. - risponde, infiammato.
- Il contatto fisico è importante, Ben. Come posso trovare il coraggio di farti capire che mi piaci se tu nel frattempo te la fai con la mia amica, più bella, più popolare e tutto il resto? Come puoi pretenderlo?
Questo sembra averlo ridotto al silenzio.
Riporta lo sguardo su di me, fragile e ferito.
- Ascolta, capisco che per te non sia acqua passata, non posso chiederti questo. Io voglio che tu faccia ancora parte della mia vita, perché abbiamo comunque passato insieme più di tre anni e ho un'opinione positiva di te. Il posto a cui aspiri però è occupato da un'altra persona e ora come ora non credo che le cose cambieranno. Se davvero ci tieni, non tentare di conquistare quel posto, perché questa persona se l'è meritato.
Lui sbuffa e assume un'espressione sprezzante, strafottente, cattiva.
- Vuoi la verità? Io di lui non mi fido.
Non l'avrei mai detto, guarda.
- C'è qualcosa in lui che mi fa restare in allerta. Raramente mi sbaglio in queste cose. - sentenzia Ben, perfettamente serio.
Non devo farmi venire dubbi a causa sua.
Io mi fido di Chris.
Non c'è motivo per cui non dovrei.
Lui mi ama, io lo amo e non mi nasconde nulla.
Su questo non ci piove.
- Penso che non ti fideresti mai di un ragazzo che sceglierei per me, che non sia tu. - commento, sfumando in una risata.
- Forse. - ride anche lui.
Rimette in moto l'auto e facciamo ritorno a casa.
L'atmosfera è molto meno tesa ora e posso finalmente tranquillizzarmi.
Ben inizia a canticchiare qualcosa a voce bassa, profonda e molto dolce.
Registro la melodia e mi focalizzo su di essa, cadendo in uno stato vicino all'oblio.
And I wanna be your everything and more
And I know every day I say it
But I just want you to be sure
That I am yours__________
Ho fatto la verifica di fisica!
Non so come sia andata perché su tre problemi, ne ho fatti due e non sono sicura che siano giusti, mentre un altro l'ho risolto con una formula inventata 😂
Cosa dovevo fare con due dati e quarantanove incognite?
VABBE vi farò sapere com'è effettivamente andata.Voi avevate verifiche o interrogazioni oggi? Com'è andato questo venerdì 17? 🙆
Love you 🍭
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Confident
Teen FictionJoyce non capisce niente di matematica, salta gli allenamenti in palestra appena può ed è cotta del suo amico Ben dall'inizio del liceo. Christopher è il figlio del nuovo sceriffo, nato per giocare a football e per risolvere problemi di matematica c...