65 - Letter

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Nicole.

Lancio un gridolino, terrorizzata.

Che cosa può esserle successo?

Le prospettive peggiori si fanno spazio nella mia mente come dei flash.

Corro senza pensarci e fermo l'infermiera.

- Cosa le è successo? - chiedo, nel panico.

- Chi sei, ragazzina? - mi risponde, annoiata.

Sento le lacrime arrivare mentre guardo Nicole, distesa con gli occhi chiusi.

- La cugina. - mento.

L'infermiera stringe le labbra e mi dà dei colpetti sulla spalla.

Abbassa gli occhi.

- No - scuoto la testa - è viva, vero?

Una lacrima riga la mia guancia.

Non posso sperare che lo sia.

Ha il viso troppo pallido. Il suo petto esile non si alza neanche di quel poco che basterebbe per respirare.

- Non lo è più da diverse ore. Mi dispiace.

Diverse ore?

Che cosa vuol dire?

La mia testa scoppia.

Mi volto indietro e mi imbatto in Chris, devastato.

Ha sentito tutto, ovviamente.

Lo abbraccio.

Lo sceriffo è sconvolto e siede con la testa tra le mani.

Io e Chris piangiamo insieme, traendo conforto dal contatto fra di noi.

L'ospedale è un luogo troppo triste e buio.

Fuori sembra che stia per piovere.

Il cielo è una nube nera.

Come l'umore di tutti noi.

- Conoscete una certa... Joyce?

L'infermiera di prima mi porge una lettera.

Una lettera?

Mi asciugo gli occhi e prendo la lettera.

Joyce

C'è scritto il mio nome sopra.

- Sono io. - rispondo.

Alzo gli occhi su Chris: la sua espressione da duro è indecifrabile.

- Vuoi che me ne vada? - domanda piano.

- No, tu resta. Io... Mi farà bene un giretto qua fuori, nei dintorni. - sussurro, con l'ombra di un sorriso triste.

Con la lettera in mano e la borsetta a tracolla in spalla, mi avvio verso l'uscita.

Fa insolitamente freddo.

Mi stringo nel coprispalle grigio e cammino lentamente in direzione del piccolo parco qui vicino.

Inspiro l'aria densa di foglie umide e pioggia.

Cara Joyce,

penso che sarai sorpresa di ricevere una lettera da me. Una lettera, perché tu possa leggerla senza bruciarti gli occhi sullo schermo di uno schifoso telefono, da me, perché quando la riceverai ti sarai fatta i pensieri peggiori. Anche se non sembra, ti conosco.

E ho scelto te, per aprirmi, perché in fondo sei una persona buona. Meriti di sapere la verità.

Non ti annoierò con la storia di Lane, perché lui sarebbe morto comunque a causa di tutto quello di cui abusava. Però io lo amavo. E lui è il punto di partenza per tutto il resto. Ironico, no?

Io volevo liberarmi di Margot, quella stronza che tu chiamavi amica e ancora mi chiedo perché, ma non della sua vita. Soltanto della sua presenza. Lei trascinava giù Lane, lei l'ha portato alla rovina. Io ho cercato disperatamente di aiutarlo, proprio perché lo amavo, ma sono finita col fare un casino.

Ho chiesto aiuto a Sean, e non avrei dovuto. Avrei dovuto scegliere qualcuno di più intelligente ed affidabile.

Come potevo immaginare che avrebbe cercato di usare il mio piano per realizzare il suo?

Lui voleva togliere Ben di mezzo, per avere campo libero con te immagino.

Ironico che sia arrivato Christopher a buttare il suo piano all'aria, no? Perché tu ti sei innamorata di lui, che è una persona buona, e lui non poteva non innamorarsi di te.

Sono tutti innamorati di te. Potrei ridere e piangere allo stesso tempo per questo.

Fatto sta che quella sera Lane è morto e io mi sono lasciata convincere ad avere vendetta.

Ruth ha fatto bere a Margot un bicchiere pieno di roba micidiale e quella c'è rimasta secca, ovviamente. Ma come potevamo sapere che sarebbe morta? In questo caso Ruth ha fatto da sola.

A questo punto Christopher non ha veramente colpe. Cioè, sapeva tutto, ma gli ho fatto giurare di tenere il segreto anche con te. Ero convinta che ti avrebbe fatta dimenticare la questione.

E a proposito di Chris, penso di dovergli tantissimo. Ci ha provato, a salvarmi.

Ma come si salva una persona che non vuole essere salvata?

Chiedo scusa a mia madre, che ho riempito di dispiaceri, e a mio padre, se mai uscirà dalla clinica e sconterà il carcere.

Chiedo immensamente scusa a Christopher, giuro che gli voglio bene.

E chiedo scusa a te, Joyce, per tutti i casini che ho fatto.

Amalo, l'uomo della tua vita, e lotta sempre per lui: se lo perdi niente ha più senso.

Addio x

__________

Mi piange il cuore. È come uccidere Halsey in Shawn 365. Se ci fate caso, entrambe hanno abusato di stupefacenti.
Che cattiva persona che sono.

Dato che qualcuno chiedeva, vi informo che andrò in gita esattamente tra due settimane. Questo significa che:
1. Finirò Confident ad ogni costo prima della partenza;
2. A giorni pubblico la nuova storia, che sarà interrotta durante la gita; i primi aggiornamenti, anzi, potrebbero essere più lenti del solito.

Spero che nei quattrocentordici hotel che cambieremo ci sia WiFi così posso bombardare snapchat. *no, non ci spero*

Tra l'altro mi sento molto emotional perché sono stata al parco dove andavo anni fa a giocare con i miei amici e mi stavo per commuovere perché un bambino ha detto "che bello questo albero, posso toccarlo?" oppure "mamma, ho spezzato un ramo!" e tipo io ero lì che mi facevo giri mentali assurdi sulla sensibilità che perdiamo negli anni.
È tipo affascinante vedere i bambini curiosi di ogni minima cosa del mondo.

Domandina random: che genere di libri cartacei leggete?

- 5 🎉🎈

Love you 🍭

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