48 - Chocolate fair

7K 338 170
                                    

Il vero motivo per cui ho evitato Chris oggi è che ho paura di diventare troppo dipendente da lui. Non riesco ad immaginare la mia vita, ora come ora, senza di lui, ma se non dovessi averlo più al mio fianco cosa farei?

Ho quasi diciassette anni, poca esperienza in amore e tutta una vita piena di incognite davanti. E le parole di Ben mi hanno spaventata... La prospettiva di una noiosa vita da vecchietti sposati non mi sembra delle migliori.

Questo non significa che io voglia rompere con lui, assolutamente, ma sento che passare un pomeriggio con qualcuno che non sia lui mi gioverà.

Sempre che questo qualcuno non decida di rovinare tutto.

Dopo una lunga doccia con largo uso di balsamo al miele e crema corpo per bambini, asciugo i capelli svogliatamente e faccio due treccine di due ciocche laterali che lego insieme sulla nuca.

Indosso un paio di jeans chiari, un maglione morbido sopra e le scarpe da ginnastica per comodità. Per il trucco non mi spreco, pochissimo mascara e via.

Ben si presenta puntuale davanti a casa mia alle quattro, perfetto nella giacca blu scuro aperta a mostrare un pullover grigio scuro che abbraccia con eleganza il suo fisico palestrato.

Osservando i suoi capelli direi quasi che si è messo in tiro, ma sono sempre così curati che non posso esserne sicura.

- Carine le treccine. - commenta, ridendo sotto i baffi.

Salgo sulla sua macchina lasciandogli un'occhiata eloquente.

- Che ho detto di male? Mi piacciono. - sorride beffardo.

- Ha-ha vedremo quando sarò io a prenderti in giro. - replico, indispettita.

- Allora posso mettermi comodo.

Stringo gli occhi a fessura.

- Piuttosto, dove stiamo andando?

Quando si volta, il suo volto è gioioso e trasuda sicurezza.

Sono proprio curiosa.

- Mai sentito parlare della Fiera del Cioccolato?

- La Fiera del Cioccolato? Lo saprei se esistesse! - esclamo.

- Da oggi esiste... - mi informa, sorridente.

Seriamente?

La Fiera del Cioccolato?

Ditemi dov'è la fregatura.

Non merito di andare ad una Fiera del Cioccolato senza aver patito le pene dell'inferno.

- Un amico di mio padre ha organizzato tutto e ho pensato che ti sarebbe piaciuto fare un salto. Con tutti i biscotti al cioccolato che mangi! - ridacchia.

- Mi daranno cioccolato in omaggio?

- Se vuoi.

La Fiera del Cioccolato dista mezz'ora circa dalla nostra cittadina e non appena ci arriviamo, rimango estasiata alla sola vista.

Ben parcheggia la macchina in uno dei posti riservati e poi mi raggiunge all'entrata, da cui intravedo già file e file di banchi pieni di cioccolato.

Entriamo e ci facciamo spazio tra la gente, che è accorsa numerosa, per iniziare il nostro giro dal primo banco, dove sono esposte piccole tavolette di cioccolato con tanti disegni e incisioni sopra.

I seguenti banchi hanno in esposizione statuette e piccole costruzioni in vari tipi di cioccolato; le cose visive comunque mi interessano poco.

Inebriata dal profumo di cioccolato, ho voglia di mangiarne naturalmente.
Niente "vedere ma non toccare" per Joyce, scusate.

ConfidentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora