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Che il Cielo ti mandi una grande gioia cara 😙]I won't scar your young heart
Just take my handDopo un pranzo su uno spiazzo in altura a base di panini mezzi congelati e acqua ghiacciata, riprendiamo il cammino verso la nostra meta, di cui Chris ancora non sa nulla.
Si tratta di una cosa abbastanza banale, ma la trovo carina e sono decisa a fargliela vedere.
- Una chiesetta? È questa la sorpresa? - domanda Chris, quando giungiamo di fronte alla piccola costruzione lignea.
Rido per la sua espressione perplessa.
- Entra, scemo.
I nostri passi risuonano amplificati all'interno e la luce penetra fioca e filtrata nei colori dei vetri delle finestre strette.
- È un convento. Qui abitano suore da sempre, ma sono suore particolari. - sussurro.
Chris alza un sopracciglio alla parola "particolari".
- Oltre alle preghiere e alle funzioni, si occupano anche di magia, in un certo senso. Non prevedono il futuro in maniera chiara e precisa, ma si dice che raccontino aneddoti interessanti e storie antiche che si tramandano solo oralmente.
L'espressione di Chris dice "e dovrei anche crederci?", ma non lo biasimo.
Mi avvicino e gli poso una mano sulla spalla.
- Abbandona la razionalità del mondo là fuori, siamo entrati qui per isolarci e provare qualcosa di diverso... Qualcosa di magico. - sorrido.
- Quindi devo far finta di crederci?
- Ma no, sciocchino. Devi semplicemente lasciarti trasportare.
Lo prendo per mano e attraversiamo la navata, affiancata a destra e a sinistra da panche in legno antico. Oltre le panche, è tutto immerso nel buio.
Procediamo guidati dalla luce della finestra colorata, che raffigura la Madonna, e giungiamo di fronte all'abside.
Guardo a destra e a sinistra, ma è tutto buio.
Solo ora noto un campanello di ferro vicino a quello che forse è un corridoio a destra.
Tiro il filo e il campanello si muove, facendo un rumore sgradevole, ma se non altro chiaramente udibile.
Quando ero entrata qui dentro con Ben per chiedere informazioni su come arrivare dagli altri, non mi ero fermata a sentire qualche aneddoto, perché Ben era preoccupato che restassimo bloccati in questa cittadina. O che ci dessero per dispersi.
Questa volta invece sono decisa ad ascoltare.
Una monaca bassa e robusta appare poco dopo dal corridoio di destra con una lanterna in mano.
La cosa mi sa di antiquato, ma non dico nulla.
- Posso esservi utile, ragazzi? - chiede, la voce bassa ma decisa.
Con un po' di imbarazzo, e la mano stretta a quella di Chris, le chiedo degli aneddoti che vengono raccontati qui e lei mi fa cenno di seguirla.
Il corridoio si illumina man mano che andiamo avanti e forse avrei preferito non vedere: è sporco, antico e potrei giurare di aver visto un ratto sgattaiolare via veloce.
Dopo una svolta lieve a sinistra, arriviamo ad una sala illuminata pressoché come l'ingresso del convento, solo che le finestre sono più strette e non hanno vetri colorati, ma normali vetri trasparenti.
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Confident
Teen FictionJoyce non capisce niente di matematica, salta gli allenamenti in palestra appena può ed è cotta del suo amico Ben dall'inizio del liceo. Christopher è il figlio del nuovo sceriffo, nato per giocare a football e per risolvere problemi di matematica c...