I miei piedi si muovono impacciati sulla neve e ho freddo.
Sono imbacuccata per bene con sciarpa di lana e cuffia calda, con orecchie di orsacchiotto, e i guanti bianchi tanto morbidi.
Christopher scende velocemente dall'altura con gli sci e si ferma davanti a me con una mezza curva.
I suoi capelli biondi spuntano fuori dal cappello e ha il viso arrossato.
Mi sorride.
- Vieni?
Scuoto la testa. Io sugli sci non ci so andare.
- Dai, ti tengo per mano. Andremo piano. Vedrai quanto è bello! - esclama, euforico.
Faccio segno di no.
E se cado e mi ammazzo? Non sono esattamente la definizione di sportiva.
- Per favore. Fallo per me. - insiste, tendendo la mano verso di me.
Gli rivolgo un'occhiata timorosa.
Ho l'impressione che con o senza di me andrà, ma non potrei sopportare di stare qui ferma al freddo, da sola, bloccata nella neve.
Afferro la sua mano.
Mi tira vicino a sé e mi stampa un bacio sulle labbra.
Il suo profumo di muschio riempie le mie narici e chiudo gli occhi, estasiata.
Poi una ventata di fiocchi di neve ci investe e raggelo.
Mi stringo a lui, impaurita.
- Chris!
- Ma quale Chris, alzati e vestiti che tra mezz'ora arriva nonna. - mi smonta mia madre.
Alzo la testa di scatto e come cerco di aprire gli occhi, il vento gelido mi fa rabbrividire.
Ricado sul cuscino e mi copro per bene con il piumino caldo.
Mia madre ha avuto la brillante idea di spalancare la finestra facendo entrare l'aria fredda.
- Se volevi girare qui l'Era Glaciale 5 potevi dirlo prima. - borbotto.
Mi rivolge un'occhiataccia.
- Forse è meglio mettere uno di quei cartelloni con lo sfondo, però. Le pareti lilla non rendono tanto l'idea. - le consiglio.
- Hai finito di fare la simpatica? Ti ho detto di alzarti e vestirti. - taglia corto.
Gne gne gne.
Le faccio una smorfia e mi alzo.
Corro fino al bagno e dò il via alla routine.
Mia madre ha insistito che mettessi qualcosa di carino, perciò indosso un golfino corto azzurro chiaro e una gonnellina ampia grigio perla. Infilo un paio di calzamaglie grigio chiaro a pois e spazzolo i capelli, che cadono lisci sulle mie spalle.
Soddisfatta del risultato, faccio una foto allo specchio e la invio a Christopher con la didascalia ragazza acida e cattiva in copertura zuccherosa ;).
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Confident
Teen FictionJoyce non capisce niente di matematica, salta gli allenamenti in palestra appena può ed è cotta del suo amico Ben dall'inizio del liceo. Christopher è il figlio del nuovo sceriffo, nato per giocare a football e per risolvere problemi di matematica c...