36 - Fright

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La finestra è aperta, chiaro segno che chi aveva lasciato il biglietto è tornato per riprenderselo.

Sean potrebbe mai essere così silenzioso?

Com'è possibile che non mi sono accorta di niente?

Forse ero troppo scioccata per prestare attenzione.

Se Sean è veramente il cervello dietro tutto questo, complimenti.

Gli sta riuscendo tutto piuttosto bene.

Tranne preservare l'anonimato.

O forse non gli importa più così tanto preservarlo.

Mi inquieta da morire tutta questa faccenda.

Sono tentata di contattare Sean di persona, ma cosa gli potrei dire a quel punto?

"Hai ucciso tu Margot?"

"Sei tu a seminare il panico nella mia vita?"

"Per favore non uccidere Christopher"

No, decisamente non sono cose da dirgli.

Eppure sento ardere la curiosità di sapere perché mai ha ucciso Margot.

Con tutti i difetti che aveva, non meritava di morire.

Meritava un'occasione per cambiare, per migliorarsi, per imparare a risalire dai suoi stessi fondali.

È morta nel momento più bello della vita di un essere umano, in cui giovinezza e bellezza devono far fronte alla crescita, quel periodo della propria vita dove ci si aggrappa con i piedi all'infanzia e si allungano le mani verso l'età adulta.

Nonostante tutto, mi dispiace per lei.

Avrei voluto perdonarla in vita, vedere se l'avrebbe meritato, ma non ha senso portare rancore ai morti. Che giacciano in pace dove il Cielo li ha accolti.

- Joyce, siamo tornati!

La voce di mio padre risuona dall'ingresso e io mi riscuoto.

Devo avere la faccia sconvolta perché mia madre si avvicina subito preoccupata.

- Cos'è successo tesoro? Christopher non si è comportato bene? - domanda con voce ansiosa.

- Lo sistemo per le feste quel ragazzo! Nessuno tratta male mia figlia. Vedi che è destino che tu scelga Ben alla fine?

- Ian, ti prego. - sbuffa mia madre.

Ah ma allora anche lei ha le ovaie piene di Ben.

- Non è questo comunque. Quando Chris se n'è andato, ho trovato un biglietto qui, sul letto, che diceva che le cose belle non sono destinate a durare, chiaramente riferito a lui. - spiego, ancora turbata.

- Chi può averlo lasciato? Ian, dobbiamo far perlustrare la casa, serrare tutti gli accessi. E se avesse fatto del male a Joy? - mormora mia madre.

Mio padre annuisce, preoccupato.

- Aspetta, papà. Io e Christopher pensiamo che sia Sean a nascondersi dietro a tutto questo. La morte di Margot, il biglietto... Però non sappiamo perché. Vorremmo che... che la polizia ci aiutasse. - sussurro.

- Tesoro, non possiamo accusare un ragazzo, per giunta minorenne, senza alcuna prova. - risponde, dispiaciuto.

- Il biglietto... Ah, se l'è ripreso. Che stupida.

- Perché pensate che sia lui l'assassino? Pensavo che amasse Margot. - domanda mia madre.

Bella domanda.

- Non ne sono più tanto convinta... - mormoro, ricordando le parole di Nicole.

Se penso che solo di recente ho scoperto che piaccio sia a Ben sia a Sean, mi esplode la testa.

E ci è voluto Christopher per smuovere le acque, altrimenti non avrei mai saputo nulla con tutta probabilità.

La sera messaggio un po' con Christopher, ma ci vorrebbe la sua presenza fisica per tranquillizzarmi davvero.

Giuro che non smetto di avere paura, sono in panico costante.

Il minimo rumore mi fa scattare sull'attenti, con uno pseudo-infarto.

Vorrei avere qui Chris tutto il tempo, lui saprebbe come distrarmi.

Per messaggio non è la stessa cosa.

***

Christopher mi accarezza la pancia scostando il tessuto della canotta di seta e provocandomi dei brividi frizzanti.

Si appoggia sulle mani e mi sovrasta con il suo corpo, il suo fiato mi solletica la pelle del petto e del collo.

Il mio petto si alza e si riabbassa piano.

- Ti amo, Joyce. - sussurra.

La sua voce roca e il profumo di muschio insieme creano un mix paradisiaco di sensazioni dentro di me.

Alzo gli occhi su di lui.

- Ti amo anch'io, Chris.

E poi un'ombra compare alle sue spalle.

Non riesco a distinguerla.

- Chris, c'è qualcuno! - sussurro.

Lui gira la testa e torna a guardarmi.

- No, non c'è nessuno. Baciami adesso. - dice dolcemente.

Per lui va sempre tutto bene.

Ma non sta andando tutto bene.

Come fa a non avere paura?

L'ombra sul muro è una proiezione gigantesca, grottesca.

Lancio un urlo.

- Zitta, per l'amor del Cielo!

Un paio di occhi chiari mi fissano alle luci del mattino.

Dio, che spavento.

__________

La prof di inglese fa "oggi inizia il secondo quadrimestre, quindi potrei interrogare..."

*coro di protesta accanito*

"Ma lo farò domani, con anche Mary Shelley (notizie biografiche) e il brano tratto da Frankenstein che non avevamo corretto"

Grazie per il largo preavviso. Davvero.

Quindi niente mi tocca ripassare la grammatica con i phrasal verbs (facilissimi, obv) e un po' di letteratura.

Fancuuuulo non ho voglia.

La vostra giornata?

Love you 🍭

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