60 - Mine

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[ Cosa ne pensate del TRAILER? ⬆🙈 ]

Lo stadio della città, dove si terrà fra poco la partita, è pieno di ragazzi, ragazze e genitori con figlioletti urlanti vicino.

Mio padre è andato via poco fa, promettendomi che sarebbe passato prendermi quando al primo squillo di telefono.

Prendo posto in terza fila e compro un sacchettino di alette di pollo fritte.

Entrano in campo le cheerleaders e fanno i loro patetici numeri, con tanto di mascotte che gira intorno.

Poi entrano le squadre.

Individuo subito la testa bionda di Chris, con Ben alla sinistra e Sean dietro. Gli altri sono volti conosciuti, ma di poca importanza.

I nostri indossano la divisa rossa, gli avversari quella blu.

Il centrocampista della nostra squadra effettua il calcio d'inizio e ha inizio la partita.

Mangiucchio un'aletta di pollo mentre osservo Ben, il quarterback, segue l'azione con altissima concentrazione e dà istruzioni a tutta la squadra.

Chris fa parte degli attaccanti ed esegue senza fiatare gli ordini di Ben.

Sean, il running back, si tiene pronto per eventuali passaggi e fa continue corsettine in funzione di chi corre con la palla.

Continuo a mangiare le alette di pollo finché non finiscono, con gli occhi incollati ai muscoli di questo o quell'altro.

Quel campo è una concentrazione di fattori perturbanti per gli ormoni.

Ti partono i neuroni in mezzo secondo, basta focalizzarsi su un bel culo o una maglietta alzata per pulirsi dal sudore.

I corpi sudati, dalla distanza in cui mi trovo, sono un gran bel vedere, perché la pelle è lucida e si nota meglio il contrasto chiaroscurale dato dai volumi dei muscoli.

E che volumi.

Chris ha arrotolato le maniche sulle spalle.

Dio, le sue braccia.

Odio vederle con questo distacco.

Non molto tempo fa mi ci accoccolavo senza farmi problemi.

Stavo così bene...

Joyce, non ti perdere. Resta concentrata.

Oddio, Chris ha fatto touchdown!

Scatto in piedi ed esulto insieme alla folla.

Lui si volta nella mia direzione e incrocia il mio sguardo.

Fa un mezzo sorriso, doppio pugno sul petto e mi indica col dito.

Il mio cuore si riempie di gioia.

Ah, mi ha dedicato il touchdown!

Saltello felice sul posto, con un sorrisone stampato in faccia.

Il corso della partita riprende e a fine primo tempo la nostra squadra è in vantaggio, grazie alla coordinazione dettata da Ben, l'impegno assoluto di Chris e la precisione di Sean, che non ha mancato un passaggio. Anche l'amico di Ben, Roger, è stato decisivo per l'esito attuale. 

C'è la pausa e io ne approfitto per cercare Chris e fargli i complimenti.

Lo intercetto appena prima degli spogliatoi, mentre si toglie la maglia e la usa per asciugare il collo dal sudore.

Vista niente male, devo dire.

Il mio sguardo si sofferma forse più del dovuto sulla tartaruga ben delineata sul suo petto e passo la lingua sul labbro inferiore.

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