Intenso.
Se dovessi definire quello che la storia mi ha trasmesso, direi sicuramente intenso.
Non era tanto la vicenda in sé, quanto la voce e il trasporto con cui la suora ha raccontato.
È stato diverso... magico.
Il viaggio di ritorno passa in fretta, soprattutto perché mi addormento quasi subito.
- Vi amo più della mia vita, Rosalinda. - sussurra il mio cavaliere.
Le sue dita accarezzano i miei capelli sparsi sul soffice cuscino.
Sono girata di schiena rispetto a lui, ma sono sicura che abbia la testa appoggiata alla mano.
- Anch'io vi amo, Ferseo, ma ora dormite. - rispondo piano.
- La regina Florodea mi ha chiamato nelle sue stanze poco fa.
I miei occhi si aprono di scatto.
Che cosa può mai volere la regina dal mio Ferseo?
- Mi ha raccontato che i suoi sudditi le portano meravigliosi gioielli tutti i giorni. Lei gradisce le pietre preziose. - sussurra.
Ancora una volta, rimango in silenzio.
Non capisco dove vuole arrivare.
- E dopo? Cosa vi ha detto dopo? - domando.
Osservo la luna dalla finestra e il cielo stellato, come una regina e il suo reame.
Un brivido d'inquietudine mi percorre.
C'è qualcosa di profondamente sbagliato.
- E dopo mi ha raccontato di quanto fosse bello vivere nella sua corte. Mi ha raccontato dei banchetti, delle danze, dello speciale trattamento che offre ai suoi favoriti...
Un'ondata di ansia mi travolge le membra e per un attimo sento di essere scollegata dalla realtà.
- Penso di essere tra i suoi favoriti, Rosalinda.
A questo punto mi volto a guardare il mio cavaliere.
La luce candida della luna illumina i tratti del suo volto, rendendolo angelico, quasi divino.
- Rosalinda, ho paura che la regina Florodea si arrabbi molto se ce ne andiamo. Però ho anche paura a restare... Ho paura che potrebbe farvi del male. E non lo sopporterei. Sapete quanto vi amo, mia principessa. - sussurra con ardore.
I miei occhi si riempiono di lacrime.
Il suo volto è sofferente.
- Come posso impedirle di farmi del male? - mormoro, con voce fragile.
- Dovete fuggire. Tornare indietro, da vostro padre il re.
- Mi costringerà a sposare Cleovante! - piango.
- È il vostro destino. - sussurra afflitto.
Inspiro a fondo.
- Cos'è successo veramente in quella stanza?
Il mio cavaliere abbassa lo sguardo.
- Cos'è successo! Parlate! - singhiozzo.
- Un subdolo ricatto.
Chiudo gli occhi e lascio che le lacrime sgorghino ininterrotte.
C'è qualcosa di profondamente sbagliato.
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Confident
Teen FictionJoyce non capisce niente di matematica, salta gli allenamenti in palestra appena può ed è cotta del suo amico Ben dall'inizio del liceo. Christopher è il figlio del nuovo sceriffo, nato per giocare a football e per risolvere problemi di matematica c...