68 - No trust

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Il bello dei parchi è il ritorno ai ricordi felici dell'infanzia, quando i problemi più grandi erano come sorpassare la fila per lo scivolo più alto.

Ora come ora vedo solo un mucchio di sassolini nel terreno erboso, tratti più verdeggianti e alberi a caso.

C'è lo scivolo per i più piccoli, quello vecchio di legno e quello nuovo, rosso, più alto e più bello degli altri. Ci sono quattro altalene, due delle quali a seggiolone per i piccolini. Una di quelle da grandi è vecchia e ricordo ancora adesso come cigolava quando dondolavi forte.

E poi le panchine, le stesse di sempre, che non notavo neanche. Erano solo un posto a caso dove si sedevano le mamme a parlare dei fatti loro oppure le tane per "ce l'hai".

E i due tavoli da ping pong semicircolari dagli scalini di pietra, dove saltavo su per non toccare terra in un gioco stupido dell'epoca.

Sono passati quasi dieci anni.

Allora ogni centimetro del parco era in funzione del gioco nella mia mente, dove facevo girare tutte le rotelle creative del mio cervello.

Adesso è un semplice parco.

Mi piacerebbe tornare bambina per un pomeriggio e giocare senza pensieri.

Vorrei dimenticare tutti i problemi.

Vorrei essere capace di vedere il mondo con curiosità come una volta, con la voglia di correre e saltare continuamente su un gioco piuttosto che su un altro.

Osservo un bambino con il giubbottino rosso e il cappellino blu, che evidenzia le candide guanciotte, dondolare su un'altalena.

La madre dà lievi spintarelle con una mano.

Il bimbo si guarda attorno instancabilmente, le manine sul bordo e le gambette che spuntano dal seggiolone.

Va avanti e indietro, adagio.

È tenerissimo.

Poi mi ricade lo sguardo sulla mia scarpa.
Ah già, ero venuta qui per riflettere.

Avevo pensato che l'aria fresca del parco e il sole caldo mi avrebbero aiutata a schiarirmi le idee.

Tra l'altro, è più di una settimana che tengo Ben in sospeso.

Non ho mai pensato seriamente a come sarebbe passare dieci settimane in Inghilterra con lui e una massa di sconosciuti.

I miei genitori naturalmente sarebbero d'accordo se decidessi di accettare: primo, sarei con Ben; secondo, sarebbe tutto pagato; terzo, sarei con Ben.
Ah e sarei con Ben.

Mia madre più che altro è preoccupata per come mi sento dopo tutto quello che è successo.

Quando abbiamo parlato del comportamento di Chris, lei mi ha confidato che se fosse in me non si fiderebbe più di lui.

Ha mentito su una cosa grossa, nonostante fosse stata Nicole a fargli promettere di stare in silenzio, e ci sarebbero sicuramente dei casi in cui non esiterebbe a rifarlo.

Ha ribadito che le sue ragioni non dipendono dal fatto che si tratti di Chris piuttosto che Ben, ma dal fatto che sono innamorata di questo ragazzo.

Naturalmente, sarebbe responsabilità mia concedergli una seconda occasione, ma lei sarebbe propensa ad aspettare e a lasciare che il tempo dia delle direttive.

In via ufficiale, la situazione prevede che io e Chris non stiamo più insieme.

L'ho perdonato, ma non mi sento ancora pronta a ricominciare. Non so se lo rivedrò mai con gli stessi occhi di prima.

D'altro canto, non sono pronta a ricominciare con nessuno.

Ben mi sembra addirittura invasivo a volte, ma è un bravo ragazzo e so che sta cercando di starmi accanto in questo momento delicato. Se non è così, sono felice di questa illusione.

Sean e Ruth sono stati denunciati da Ben. Io non ho avuto il coraggio di farlo.

Onestamente, non riconosco più Sean da molto tempo.

Mi dispiace che non mi abbia mai parlato di cosa provava per me apertamente e che sia dovuto giungere ad una soluzione da sé, che si è rivelata un disastro.

Ora i suoi hanno pagato la cauzione per evitargli il carcere, ma ho sentito che vogliono fargli finire gli studi in una scuola privata in Alaska.

Per Ruth non mi dispiace affatto, ignorarla è l'unica cosa che posso fare. D'altronde, quelle come lei se la cavano sempre... come potevano i suoi non pagare la cauzione e ridurre i pochi che lo sapevano al silenzio?
Però sono contenta che abbiano deciso di trasferirsi. Sicuramente non metterò mai piede a Los Angeles: può tenersi tutti i californiani che vuole. Non voglio più avere a che fare con lei.

E così ora sono praticamente sola.

Non so bene che tipo di voci si siano diffuse a scuola, ma la gente mi fissa e mi evita ad intermittenza.

Forse sono tutti terrorizzati dall'alone di mistero che mi gira attorno: due mie "amiche" sono morte e un'altra era una mente diabolica e malata che se n'è andata; i miei amici maschi sono innamorati di me e io non so come comportarmi con loro.

Frugo nella borsa e tiro fuori una merendina e il succo alla pesca, poi prendo anche il cellulare.

Ventinove messaggi di Chris.

Mi devo preoccupare?

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Si respira aria di primavera, finalmente! 🌼🍀☉

La secchioncella di cui vi dicevo è in gara per Miss dell'istituto e su Facebook ha meno likes di tutti, quindi sta perdendo.
CI GODO.

- 2 🎉🎈

Love you 🍭

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