Taylor Swift, Safe & Sound
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Elizabeth.
Il suo nome continua a comparire e, più mi imbatto in esso, maggiori diventano la curiosità e la necessità di sapere chi sia e che cosa la collega a Harry... anche se un'ipotesi l'avrei, quella più ovvia. Lei era - oppure ancora è, non posso saperlo - la sua ragazza.
Quello che non riesco a capire e che cosa c'entri io con tutto questo. Perché Harry mi ha chiamata col suo nome, perché continua a preoccuparsi per me e tutto il resto. Ma mentirei a me stessa se non ammettessi che in fondo non mi dispiace, che c'è qualcosa in lui che pare smuovere qualcosa dentro di me, causandomi una strana sensazione di mancanza, in grado di placarsi solo quando siamo insieme.
E, per quanto mi ripeta che non ha alcun senso provare una cosa del genere, che si tratta solo di sprecare tempo ed energie, ci sono momenti in cui non riesco a controllarlo, e nel petto mi si agita qualcosa, mentre la sua immagine, il suo sorriso, la sua voce e tutto quello che ho di lui diventano un altro chiodo fisso nella mia testa.
E, quando la realtà tenta di richiamarmi a sé, fatico ad ascoltarla, perché significa dover fare i conti con la possibilità che su di lui i nostri incontri non hanno lo stesso effetto che invece provocano su in me.
E so che, se fosse davvero così, mi farebbe male. Ma so anche che in questo stato di incertezza non posso neanche giungere a scoprire se invece è il contrario, se anche lui vede qualcosa di bello in me. Eppure, preferisco mille volte l'incertezza al suo rifiuto.
In questi giorni l'ho rivisto qualche volta, sempre nei pressi del bosco, che ormai è diventato il nostro luogo di ritrovo, e quando alla mia vista sfoggiava quel suo sorriso io ne ero felice, eppure una parte di me era spaventata, perché forse per lui quel sorriso non aveva lo stesso significato che invece aveva per me.
Passare del tempo con lui mi piace più di quanto sia disposta ad ammettere a me stessa, ma in un certo senso lo odio anche. Vorrei non essere costretta a tenere tutte quelle sensazioni chiuse in una gabbia, vorrei non provare niente del genere, perché so che mi espone al dolore. Preferisco continuare a sopravvivere, invece che iniziare a vivere.
Ogni volta che passo accanto a quel dannato bosco, fremo dalla voglia di incontrarlo, di sentire la sua voce e di vedere quel suo sorriso, che è la parte più bella di lui.
In questi giorni è diventato un pensiero fisso, ogni volta che mi capita di restare sola e di pensare, l'argomento principale è sempre lui.
Non so definire a parole quello che accade dentro di me quando ci penso, e che si amplifica notevolmente quando lo vedo, quella sensazione che preme nel mio petto in modo quasi doloroso. Non saprei neanche dire se sia positivo oppure no: è una sensazione inebriante ed eccitante, ma ci sono momenti in cui diventa così forte da farmi quasi male.
E, in quei momenti, la mia mente si annebbia completamente, e non riesco a pensare ad altro che a quando lo rivedrò.
E quando lo incontro la gioia e il sollievo di averlo lì con me lottano con le sensazioni negative che derivano dal non sapere se anche lui si sente così in mia presenza e dal pensiero assillante che potrebbe non essere così.
Non ho grandi pretese riguardo a questo sentimento che credo di stare iniziando a provare per lui, quello che so è che con il tempo si sta rafforzando e sta prendendo forma dentro di me, e non so che cosa potrebbe succedere quando non sarò più in grado di tenerlo dentro. Potrebbe rovinare tutto, così come invece migliorare le cose, e il fatto di non poterlo sapere è tremendamente assillante.
Perciò ho intenzione di liberarmi di tutto questo, e l'unico modo che vedo per smettere di pensarci è scoprire chi sia questa Elizabeth, che cosa mi lega a lei e trovare risposta a tutte le domande che continuano a ronzarmi nella testa. Voglio chiudere tutta questa storia.
Anche se in realtà sento che è appena cominciata.
*
Negli ultimi giorni sono stata particolarmente sensibile riguardo ad Harry, ci ho pensato molto e gli ho dedicato davvero troppo tempo. Non che non lo meriti, ma sono io a non avere bisogno di questo pensiero ingombrante. Non mi va di espormi a una cosa del genere senza saperne niente e senza avere alcuna certezza.
I suoi modi, il tono caldo e rassicurante e le stesse parole che dice, quegli occhi che riescono a farti credere che possa capirti e che puoi parlargli liberamente, tutto mi spinge a fidarmi di lui, ma è una cosa per me talmente nuova che fatico a valutarla con obiettività.
Non posso mettere Harry sullo stesso piano di una qualunque altra persona, occupa sicuramente un posto speciale e totalmente diverso da chiunque altro, e continuo a considerare speciali e irripetibili i nostri incontri e a desiderarne sempre di più, ma non credo che dovrei continuare a dare corda a sensazioni tanto irrazionali e lasciare che le mie azioni dipendano o siano influenzate da queste.
Per quanto con lui riesca a sentirmi bene come con poche altre persone, non c'è niente che mi costringa a torturarmi nel tentativo di contenere e al contempo alimentare pensieri e sensazioni che non hanno alcun motivo di esistere. Non c'è niente che mi costringa a mantenere i legami.
Quindi ho deciso di tagliare la corda, non voglio avere alcun vincolo con lui. Tutto quello di cui ho bisogno è liberarmene, lasciarmi tutto alle spalle per evitare ora che è possibile che la situazione diventi troppo complicata in futuro.
È con questi pensieri che cammino a passo spedito per il centro di Hambledon, diretta alla libreria. Oltrepasso il centro e i vari negozi, notando che ci sono stranamente più di tre persone in giro. Per qualcuno oggi dev'essere una bella giornata.
Quando, dopo diversi minuti di cammino, raggiungo finalmente la libreria, mi fermo un momento ad osservare la vetrina. È incredibile come questo posto sembri così fuori luogo e al contempo così simile a tutto il resto in questa città: è antico e sembra uscito direttamente da un'altra epoca, ed è piccolo e accogliente, direi quasi familiare. Dopo poco decido finalmente di entrare e, quando individuo Edgar chino su un libro, rilascio un sospiro che non sapevo di star trattenendo.
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Capitolo stranissimo, lo so. Non mi piace granché, ma per le sensazioni di cui parla Jane per me è molto importante, soprattutto per rileggerlo a distanza di tempo ed a fronte di una mia crescita.
Spero che vi sia piaciuto, fatemi sapere x
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Lost Souls | H.S.
Fanfiction«Ci sono persone a cui la morte concede un'altra possibilità.» Jane Dawson ha sofferto molto più in diciassette anni di quanto la maggior parte delle persone faccia in una vita. Il fratello è morto in un misterioso incidente, la madre ha abbandonato...