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Katy Perry, Unconditionally

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Corro finché il petto inizia a bruciarmi e la gola mi si chiude, impedendomi di respirare.

Quando credo di essere abbastanza lontana da Harry ed Elizabeth, mi concedo di fermarmi. Mi appoggio con le mani sulle cosce per aiutarmi a riprendere fiato e, non appena ricomincio a respirare, tutto lo stress della serata mi crolla addosso in una volta.

Non ho alcun controllo sulle lacrime, che scendono e mi bagnano le guance una dopo l'altra, mentre sono scossa da una lunga serie di singhiozzi.

Esse mi scorrono fino a giungere alle labbra, e un sapore salato si diffonde nella mia bocca.

Sento le gambe iniziare a cedere, perciò faccio appello alle mie poche forze e mi impongo di continuare a camminare, non vedendo l'ora di potermi sdraiare sul mio letto, chiusa nella mia camera.

"Jane." Una voce calda e roca, l'ultima che avrei voluto sentire in questo momento, mi chiama alle mie spalle.

Merda.

Continuo a camminare fingendo di non aver sentito, ma, dopo pochi passi, sento la sua mano intorno al mio polso e sono costretta a fermarmi.

"Lasciami in pace" mormoro, evitando di voltarmi per non mostrargli le mie lacrime.

Ma non riesco a trattenere un singhiozzo che riesce a sfuggirmi dalle labbra, tradendomi.

"Stai piangendo" afferma Harry in un sussurro, e la sua voce così vicina mi causa una scarica di brividi lungo tutta la schiena.

Mi gira intorno, non mollando la presa sul mio polso e, in pochi secondi, si trova di fronte a me.

Abbasso lo sguardo ed evito di guardarlo, sperando stupidamente che così lui non guardi me. Ma invece sento le guance andare a fuoco sotto lo sguardo di quegli occhi verdi, mentre qualche altra lacrima sfugge al mio controllo e mi scorre lungo le guance.

Harry ne cattura una con il pollice, poi mi porta su il mento delicatamente, costringendomi a guardarlo.

"Cos'hai visto?" chiede, scrutandomi con attenzione, come se cercasse qualche sorta di indizio sul mio viso.

Una serie di singhiozzi mi spezza la voce al solo pensiero, così evito di rispondere. So che in fondo è sbagliato e completamente insensato soffrire per una cosa del genere, avvenuta nel passato, ma i sentimenti non sono mai razionali.

"Ehi" sussurra, accarezzandomi la guancia con il pollice per tentare di calmarmi. "Che cosa ti ha fatto vedere?"

Mi sforzo in ogni modo di evitare nuove lacrime e di trattenere i singhiozzi, perciò evito di aprire bocca e distolgo nuovamente lo sguardo da lui.

"Jane, parlami" riprova lui, continuando a muovere lentamente il pollice sulla mia guancia, causandomi una scia di brividi. L'ennesima.

Detesto l'effetto che ha su di me, e odio lui per essere così... Dio, perché non posso semplicemente smettere di pensarci e andarmene?

Improvvisamente, Harry scioglie la presa dal mio polso e allontana la mano dalla mia guancia, per poi cingermi in un abbraccio, cogliendomi totalmente alla sprovvista.

Inizialmente resto immobile, tentando di resistere all'invito delle sue possenti braccia intorno a me, ma poi crollo e ricomincio a piangere. Porto le mani sul suo petto e mi lascio andare, singhiozzando rumorosamente e bagnandogli di lacrime tutta la t-shirt.

Lui mi cinge la vita con un braccio, mentre l'altro è intorno alla mia nuca, e la sua mano è fra i miei capelli, ad accarezzarli delicatamente.

Non so per quanto tempo rimaniamo abbracciati così, sul ciglio della strada adiacente al bosco. L'unica cosa che so è che fra le sue braccia mi sento dannatamente bene, e mi odio per questo.

Lost Souls | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora