Mindy Gledhill, All About Your Heart
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L'ingresso della scuola è brulicante di studenti come al solito, che, riuniti in vari gruppi a chiacchierare, creano un brusio un po' fastidioso.
Cerco con lo sguardo Louis tra la folla, e lo individuo intento a parlare allegramente con un gruppo di alcuni ragazzi, dunque decido di raggiungerlo.
Non appena mi vede dirigermi nella sua direzione, mi saluta con un cenno della mano, sfoggiando il suo solito sorriso, e si congeda dai suoi amici per venire verso di me.
"Ehi" esclama, e la vista del suo sorriso fa sorridere anche me.
"Ciao" rispondo non troppo entusiasta. "Come sta...?" inizio a chiedere, ma lui mi precede e risponde prima ancora che io riesca a terminare la domanda.
"Si sta riprendendo" dice semplicemente, puntando lo sguardo altrove.
"Allora... c'è una festa sabato sera, vuoi venire?" propone subito dopo, cogliendo l'occasione per allontanarsi dal discorso 'Edgar'.
"È a casa di Jace" aggiunge poi, indicando un ragazzo fra quelli con cui parlava poco fa.
Individuo il ragazzo in questione, e noto che è appoggiato a un muretto circondato da tutti i suoi amici. Tiene un braccio intorno a una ragazza che parla e ride con il resto del gruppo, e con l'altro si sistema più volte il ciuffo di capelli castani. Sembra piuttosto silenzioso, e il suo sguardo è rivolto verso la ragazza accanto a lui, che immagino debba essere la sua fidanzata, da come sono abbracciati l'uno all'altra.
"Ah, quella è Abby, la sua ragazza" spiega Louis, seguendo il mio sguardo e notando che la stavo guardando.
"Sembrano una bella coppia" commento, e lo intendo veramente. So che l'apparenza può ingannare e ovviamente non posso basarmi solo sul fatto di averli visti una volta da lontano per azzardare affermazioni certe, ma, a primo impatto, mi sembrano felici, o quantomeno innamorati, lei in particolare. Lo deduco dal modo in cui lo guarda e da come si stringe a lui, come fosse un posto sicuro.
Sembra il tipo di ragazza disposta a fare qualunque cosa per la persona che ama.
Lui sembra distratto da qualcosa, ma ogni tanto distoglie lo sguardo dal punto indefinito in cui è sempre puntato per portarlo alla ragazza accanto a lui. E dal modo in cui lui la guarda, e soprattutto da come le cinge la vita, come se potesse perderla da un momento all'altro, sembra che ci tenga davvero.
"Lo sono" conferma Louis, con lo sguardo rivolto verso di loro, al pari del mio. "Stanno insieme da quasi due anni, e sembra che sia ancora il primo giorno."
Annuisco, distogliendo poco dopo lo sguardo da Jace e Abby per tornare a guardare Louis.
"L'amore è davvero una bella cosa, non è così?" dice lui all'improvviso, un po' sovrappensiero, con lo sguardo ancora rivolto verso Abby e Jace.
"Immagino di sì" rispondo semplicemente, un po' sorpresa da questa sua uscita.
E, in questo momento, nella mia mente cerca di farsi spazio l'immagine di Harry, il suo sorriso, quegli occhi, la sua voce, e anche lo strano freddo emanato dalla sua pelle. Ma mi costringo a tornare alla realtà e a seppellire questo pensiero, e la voce di Louis mi è di aiuto nel farlo.
"Quindi?" domanda, e io lo guardo in attesa. "Sabato vieni?"
Le feste non mi sono mai piaciute più di tanto, in realtà. Per Edward ogni occasione era buona per festeggiare, e lo faceva spesso, ma per me non è mai stato così. Non è che mi dispiacessero la musica, l'alcool o le persone, semplicemente non le ho mai viste come una ragione valida per uscire di sera. Ma in fondo è solo una festa, e immagino che andarci con Louis non sarebbe poi così male. E, comunque, a quella festa nel bosco di alcuni giorni fa non ho detto di no.
"Mh... ci penserò" concludo alla fine.
Il volto di Louis si illumina in un sorriso. "Ci vediamo là."
La campanella suona e i cancelli vengono aperti, così la folla di studenti si riversa all'interno del vecchio edificio, io e Louis con loro.
Abbiamo la prima lezione insieme, perciò prendiamo posto in banchi vicini. La giornata trascorre molto più lentamente di quanto vorrei, ma alla fine suona anche l'ultima campanella, e in breve tempo stiamo varcando la soglia della scuola per uscire e tornare a casa.
Il mio sguardo scorre distrattamente sui vari studenti, i cui volti non mi dicono nulla e perciò passano inosservati, finché, un po' in disparte, individuo il ragazzo della festa, Jace, insieme a Zayn.
Sembra che stiano discutendo animatamente, ma la distanza mi impedisce di sentire chiaramente quello che stanno dicendo. Comunque, nessuno a parte me sembra farci caso, i vari studenti oltrepassano la soglia e prendono direzioni diverse senza neanche voltarsi.
A un certo punto, Zayn dice qualcosa, e allora Jace sembra perdere completamente le staffe. Lo afferra per il colletto della camicia e lo tira indietro al di là del muro, ed entrambi spariscono dalla mia visuale.
Rimango completamente paralizzata da tutta la scena, e mi guardo intorno per vedere se qualcun altro lo ha notato, ma non è così. Tutti proseguono indifferenti per la loro strada, e nessuno sembra averci fatto caso né avere intenzione a fare qualcosa al riguardo.
Quando sento qualcuno afferrarmi per le spalle all'improvviso, sobbalzo spaventata.
"Bu!" mi sento sussurrare all'orecchio, e riconosco la voce di Louis.
"Ciao" dico atona.
"C'è qualcosa che non va?" si affretta a domandare lui, notando il mio malumore.
Finalmente riesco a distogliere lo sguardo da quel muretto, portandolo su Louis. Sono davvero grata di avere un amico come lui.
"No, niente" dico semplicemente.
"Okay" replica lui, poi sembra venirgli in mente qualcosa, perché il volto gli si illumina e sorride.
"Senti, che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa insieme?" propone entusiasta.
"Adesso?" chiedo a mia volta, un po' perplessa.
Onestamente in questo momento tutto quello che desidero è tornarmene a casa.
"Mh... possiamo fare un'altra volta?" aggiungo, sorridendo mortificata.
"Okay" annuisce lui con un sorriso, eppure mi sembra che ci sia rimasto un po' male.
"Okay" ripeto. "Ci vediamo allora."
E così mi avvio verso casa, e in una decina di minuti ho raggiunto la strada del bosco.
Ed è qui che inizio a sentire qualcosa di strano. Faccio fatica a vedere la strada, i rumori attorno a me si fanno più ovattati, finché tutto sparisce e mi ritrovo altrove.
*
Una musica lenta e soffusa riempie l'enorme sala da ballo, mentre i vari invitati volteggiano sulle sue note. Il calore delle sue braccia intorno a me è qualcosa di rassicurante, mi sento come se avessi finalmente trovato la mia casa. E così tutti i dettagli dell'ambiente esterno passano inosservati: gli altri invitati, gli enormi lampadari, le porte in cima alla larga scalinata, le teste di leone incise su di esse.
Lo guardo e ancora mi stupisco nello scoprire quanto sia dannatamente bello. Gli occhi verde smeraldo sono fissi su di me, e mi guardano in quel modo, come se fossi la cosa più preziosa che ha, gonfiando il mio ego e il mio cuore. I capelli sono liberi e disordinati, alcuni ricci gli ricadono sulla fronte e sulle orecchie, al contrario degli altri accompagnatori, che sono pieni di gel, e quella è un'altra cosa che amo di lui.
Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dall'abbraccio di Harry, mentre entrambi dondoliamo un po' sulle note della musica lenta.
"Ti amo" dico senza pensarci.
Lui sorride e mi porta un ricciolo fuoriuscito dal raccolto dietro l'orecchio. "Ti amo anch'io, Elizabeth."
*
Improvvisamente, tutto quel lusso sparisce, e al suo posto vedo semplicemente il bosco, la strada e le varie case, inclusa la mia.
Che cosa è appena successo?
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Lost Souls | H.S.
Fiksi Penggemar«Ci sono persone a cui la morte concede un'altra possibilità.» Jane Dawson ha sofferto molto più in diciassette anni di quanto la maggior parte delle persone faccia in una vita. Il fratello è morto in un misterioso incidente, la madre ha abbandonato...