Kygo, Stargazing
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"Jane!" La voce di Louis che mi richiama alle mie spalle sovrasta il brusio prodotto dalla massa di studenti che si riversa rapidamente fuori da scuola.
Esito alcuni istanti, prima di voltarmi. Il ricordo del bacio che ci siamo scambiati in libreria si fa spazio con forza nella mia mente, e mi rendo conto che devo aver creato in lui false aspettative. Baciarlo è stato un gesto profondamente egoista, dettato in sostanza dal dolore e dalla delusione causati da Harry quando l'ho visto baciare Elizabeth. Quello stesso egoismo è stato quanto ha spinto Harry a rivelarmi i suoi sentimenti, e quello che probabilmente sta provando ora Louis è il medesimo senso di attesa e di aspettativa che provavo io.
"Louis, io..." esordisco, non appena il ragazzo si para al mio fianco.
"Non ti vedo qui intorno da un po', stai bene?" domanda lui, non lasciandomi il tempo di terminare la frase.
A quella domanda potrei rispondere in un milione di modi, ma nessuno di questi sarebbe adatto ad esprimere come mi sento realmente. Sento che tutto quello che sta accadendo, che già di per sé va decisamente oltre l'umanamente sopportabile, mi sta travolgendo, e io non so come fermarlo. Forse non ne ho più il potere, o forse non voglio farlo, desiderando malsanamente di scoprire fino a che punto posso arrivare.
In ogni caso, non posso rivelare nulla di tutto questo a Louis.
"Sto bene" dico, corredando quella mia secca risposta con un sorriso amichevole che risulta decisamente forzato.
"Okay..." mormora lui, non del tutto convinto dalla mia risposta.
"E tu? Come stai?" domando a mia volta, interrompendo il silenzio creatosi, sperando che la conversazione si mantenga leggera e non prenda a vertere su argomenti più importanti.
"Io..." comincia, ma prima di concludere la frase, per qualche ragione, sembra esitare. "Sul serio, Jane: dovremmo parlare di quello che è successo."
Presa decisamente in contropiede da quella sua improvvisa uscita, schiudo le labbra come per dire qualcosa, ma dalla mia bocca non esce alcun suono. Lo sguardo di Louis sembra essere attraversato da un lampo di delusione.
"Allora? Non hai niente da dire?" domanda ancora, mentre il suo tono comincia a farsi più pressante.
"Mi dispiace" riesco a mormorare, sotto pressione e in soggezione a causa del suo sguardo intenso a incombere su di me.
Louis sorride appena, ma sembra deluso e amareggiato. "Certo" mormora.
Senza aggiungere una sola parola, si allontana da me, imboccando la via verso casa sua, opposta alla mia.
"Louis, aspetta!" tento, ma non ricevo alcuna risposta.
L'ultima cosa che avrei voluto era far soffrire Louis, tengo decisamente troppo a lui per rovinare ogni cosa così. Eppure l'ho fatto, forse al momento un po' inconsapevole, poiché non credevo di interessargli a tal punto, ma, alla fine, conscia di quelle che sarebbero potute essere le conseguenze.
"Dannazione" borbotto sommessamente, calciando un piccolo sasso sul marciapiede.
A un tratto, senza che abbia il tempo di realizzare completamente quanto sta accadendo, mi ritrovo sospesa in aria e con una mano a coprirmi la bocca.
"Indovina, mia cara Jane?" sussurra una voce al mio orecchio, in un tono talmente gelido da farmi scorrere brividi in tutto il corpo.
Non senza fatica a causa della forte presa intorno alla testa, riesco a voltarmi, e la voglia e la necessità di gridare sembrano moltiplicarsi quando incrocio il suo sguardo.
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Lost Souls | H.S.
Fanfiction«Ci sono persone a cui la morte concede un'altra possibilità.» Jane Dawson ha sofferto molto più in diciassette anni di quanto la maggior parte delle persone faccia in una vita. Il fratello è morto in un misterioso incidente, la madre ha abbandonato...