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Coldplay, Paradise

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Più camminiamo e più si fa alta una musica veloce e ritmata, sovrastata da voci e urla divertite.

Ci dirigiamo verso il centro del bosco e, per un po', gli alberi si fanno più fitti e ravvicinati, finché, a un certo punto, cominciano a diradarsi sempre di più. Alla fine, sbocchiamo in una sorta di spiazzo, pieno di persone che ridono e ballano a ritmo di musica.

Mi stringo nella mia giacca in pelle, investita da un'improvvisa ondata di freddo.

Harry continua a guardare Niall in modo tutt'altro che amichevole, ed io ancora non riesco a capire cosa diavolo gli sia preso.

Comunque sia, dopo un po' inizio a sentirmi di troppo, perché è evidente che lui non mi vuole qui. Dio, stare dietro ai suoi continui cambi di umore e di opinione sulla mia presenza qui è a dir poco estenuante.

"Vuoi qualcosa da bere?" mi offre gentilmente Niall, indicando una specie di bancone improvvisato con alcune travi di legno incastrate in due tronchi cavi.

Annuisco e faccio per seguirlo, quando lui mi ferma. "Ci penso io" si offre con un sorriso, prima di sparire tra la folla.

E così rimango da sola con Harry, mentre Niall si dirige verso il bancone e, in questo momento, preferirei davvero essere lì con lui, piuttosto che trovarmi qui, insieme a Harry, con l'indesiderata compagnia di questo silenzio asfissiante.

Lo guardo e noto che il suo sguardo è rivolto a terra, le mani sono infilate nelle tasche dei jeans e un cipiglio gli corruga la fronte.

Restiamo così per un tempo che mi sembra infinito e, alla fine, vedendo che Niall non torna ancora, decido di affrontarlo, non potendone più di questa situazione.

"Mi spieghi che cosa ho fatto adesso?" sbotto esasperata.

Lui si volta e mi guarda leggermente sorpreso, prima di rispondere. "Che vuoi dire?"

Lo guardo, aggrottando le sopracciglia incredula. Davvero non se n'è accorto? "Sei imbronciato da quando sono qui e non mi rivolgi neanche la parola, quindi te lo chiedo di nuovo: che cosa ti ho fatto?" procedo, liberando le parole tutte in una volta, senza neanche prendere fiato.

"Tu? Qui il problema non sei tu, Jane, è tutta questa situazione che non dovrebbe esistere" dice, indicando tutto intorno a sé con un teatrale cenno della mano. "Tu non dovresti neanche essere qui."

E, al sentire queste parole per l'ennesima volta, senza che nessuno mi dia qualche spiegazione e mi dica cosa diavolo dovrebbero significare, esplodo. "Dio, Harry, smettila di parlarmi così, dimmi solo che diavolo c'è che non va! Questo posto è così... strano, e poi tu... tutti voi avete qualcosa che... che cos'è? Dimmelo, Harry."

"Non posso" replica lui semplicemente, lasciandomi senza parole. A questo punto, non mi aspettavo di certo che dicesse qualcosa, ma neanche che si limitasse a due misere parole, pronunciate con quel tono apatico e distaccato, dopo tutto quel mio discorso.

"Quindi io dovrei restare qui finché a te va e poi andarmene quando tu decidi che 'non dovrei essere qui'?" continuo, e ho alzato la voce senza neanche rendermene conto.

Questa volta lui non risponde, e si limita a distogliere lo sguardo, rivolgendolo verso un punto indefinito alle mie spalle.

Finalmente, scorgo Niall emergere dalla folla con due bicchieri in mano, e gli vado incontro a passo rapido, mentre il suo sguardo passa da me a Harry con fare indagatorio.

"Che è successo?" chiede piano, evidentemente notando la mia espressione piuttosto irritata e le guance che devono essere sicuramente arrossate.

"Niente" borbotto, prendendo il mio bicchiere dalla mano di Niall e prendendone immediatamente un lungo sorso.

L'alcool mi brucia lungo tutta la gola, ma al momento non mi importa minimamente e non ci faccio troppo caso, prendendone, anzi, un altro sorso più lungo del precedente.

"Andiamo, ti presento qualcuno" esclama Niall, trascinandomi per il braccio verso un gruppo di alcuni ragazzi riuniti davanti al bancone.

Fra spintoni e gomitate, riusciamo finalmente a giungere a destinazione, e qui Niall prende posto accanto a una ragazza bionda, facendomi cenno di posizionarmi accanto a lui.

"Ehi, ragazzi" saluta, dando una pacca sulla spalla a un ragazzo e a quello che sta preparando i drink dietro al bancone.

La ragazza sorride nella sua direzione, ma, quando nota la mia presenza, la sua espressione si incupisce di colpo, e lei torna a guardare Niall come per chiedere spiegazioni. "Che cosa-?" inizia, ma Niall si affretta a interromperla.

"Ragazzi, lei è Jane" annuncia Niall, avvolgendomi un braccio intorno alle spalle.

Quando anche gli altri due ragazzi, quello dietro al bancone e un altro dietro di esso, che prima erano intenti a parlare fra loro, si voltano nella mia direzione, restano senza parole.

Sento gli sguardi di tutti e tre puntati su di me, come a volermi analizzare, e mi sento profondamente a disagio. È come se mi conoscessero già, o almeno così credessero... e a quanto pare in tal caso non sono simpatica a nessuno dei tre. Qualcuno ha parlato loro di me? Ma chi, e perché poi? Non avrebbe senso.

"E Jane," prosegue Niall, calcando particolarmente la voce sul mio nome. "Loro sono Grace, Seth e Josh."

Grace è ovviamente la ragazza, i capelli biondo chiaro le arrivano alle spalle, gli occhi sono azzurro ghiaccio e la carnagione pallida. Seth è il ragazzo dietro al bancone, i capelli biondo grano sono corti e alzati in un ciuffo disordinato e i lineamenti sono forti e squadrati. Josh, infine, è quello con i gomiti poggiati sul bancone, i capelli castano chiaro sono ricci e disordinati e dallo sguardo sembra il più gentile.

Dopo quell'iniziale momento di diffidenza, che in realtà non ho ben compreso, sia Josh che Seth cominciano a parlarmi, dando inizio a una conversazione su alcune ragazze, che è decisamente da maschi. Esserne coinvolta è comunque molto divertente.

"Eccola, è lei" sussurra Josh, facendo un cenno con la testa verso una ragazza intenta a chiacchierare e ridere con un paio di altre.

"Quale, la bionda?" chiedo, puntando lo sguardo verso la direzione dal lui indicata.

"No, l'altra" replica Josh, una nota di imbarazzo nella voce. "Quella con i capelli neri. Ma ehi, smettila di guardare."

Sto per distogliere lo sguardo, quando la ragazza in questione si volta nella nostra direzione e ammicca in direzione di Josh, prima di tornare a parlottare con il resto del suo gruppo.

"Ce... ce l'aveva con me?" farfuglia lui, alternando nervosamente lo sguardo fra me e Seth.

"Immagino di sì" replica quest'ultimo, alzando gli occhi al cielo.

"Fa sempre così" aggiunge poi, rivolgendosi a me. "Ne ha una nuova ogni settimana."

"Ehi, non è vero! Lei è davvero quella giusta" protesta offeso l'amico.

"E dice questo ogni settimana" aggiunge Seth, guadagnandosi un'occhiata truce da parte di Josh.

La serata trascorre fra chiacchiere e risate con Niall e i suoi amici, ad eccezione di Grace, che, per qualche ragione, non mi rivolge la parola per l'intera serata.

Per il resto della festa non vedo Harry.

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