Lost Souls | H.S.

37

Christina Perri, human

~

Harry's POV

"Aspetta, dove vai?"

"Cosa vuoi fare?"

"Fermati, Harry!"

Procedo ignorando ogni protesta avanzata da quelli che dovrei ritenere miei amici, mentre le loro voci si mescolano nella mia testa finché distinguo a malapena un brusio. Da quanto tempo sapevano di Elizabeth? E quando diavolo pensavano di dirmelo?

La consapevolezza che è più che plausibile che Josh, Seth, Grace e - soprattutto - Niall abbiano scelto di tenere per loro questa notizia, evitando di farne parola con me per chissà quanto tempo solleva come un velo dalla mia vista, dandomi una visuale diversa di coloro che pensavo di conoscere molto meglio di così.

Razionalmente so che devono essersi trovati in una situazione difficile, ma è vero anche che pensare lucidamente in una situazione che pensavo mai si sarebbe presentata risulta parecchio difficile per me.

Elizabeth è qui? Lo è sempre stata? Perché diavolo ricompare proprio ora, dopo tutto il tempo che è passato?

Non ho né la voglia né la lucidità per rispondere ora a queste domande, tutto ciò di cui ho bisogno in questo momento è di vederla con i miei occhi.

Perciò ignoro e chiudo fuori qualunque protesta avanzata dai miei amici, e procedo quasi inconsapevolmente verso l'unico luogo in cui penso di poterla cercare.

Primrose.

*

Jane's POV

La ragazza a me identica che mi si staglia davanti sta per aprire bocca e dire qualcosa, ma non le concedo il tempo di farlo, perché mi costringo a riscuotermi da quel mio stato di panico e trance e sfreccio fuori da quell'edificio, lontano da quella stanza e lontano da Primrose.

Corro senza voltarmi indietro e a malapena riuscendo a distinguere il tragitto di fronte a me, quando qualcosa blocca la mia avanzata.

Alzo lo sguardo e riconosco le braccia solide e fredde di Harry che mi stringono a sé.

Harry's POV

La sento tremare e dimenarsi fra le mie braccia, e la stringo più forte per tenerla ferma e lasciare che si calmi. Dopo poco smette di muoversi, e inizia a piangere spaventata. Le accarezzo piano la testa tentando di farla rilassare, anche se non sono mai stato bravo in queste cose.

Getto un rapido sguardo a Primrose, o almeno a ciò che ne è rimasto dopo... l'incidente, chiedendomi se fra quelle mura abbia potuto davvero vedere quello che credo, che immagino sia l'unica cosa che possa averla terrorizzata fino a questo punto.

"Cos'è successo?" provo a chiederle, ma lei si irrigidisce.

"Andiamo via" biascica tra le lacrime, non smettendo di tremare.

Decido di non domandarle altro, almeno per ora, e le avvolgo un braccio attorno alla vita, mentre lei continua ad aggrapparsi a me, come se temesse che qualunque cosa sia successa lì dentro potrebbe seguirla fino a qui.

Mentre camminiamo, la vedo passarsi una mano sulle guance arrossate per asciugarsi le lacrime e sforzarsi di controllare i singhiozzi che continuano a scuoterla.