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A Rocket To The Moon, Like We Used To

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La figura di Edward emerge dall'oscurità che l'avvolgeva fra gli alberi, lasciandosi illuminare dalla flebile luce della luna.

Un misto confuso e devastante di sensazioni comincia ad aggrovigliarsi nel mio petto. Dolore per la perdita, rabbia per la sua assenza, che solo ora scopro avrebbe potuto evitare, gioia perché mai avrei potuto sperare di rivederlo, e invece eccolo qui.

I suoi occhi chiari e così simili ai miei paiono brillare di una luce propria anche nell'oscurità, ma molto probabilmente non si tratta che di un'impressione.

Vorrei alzarmi e andare ad abbracciarlo, dunque urlargli contro per avermi lasciata andare due volte, e ancora per fargli sapere quanto mi era mancato e quanto tuttora mi manca. Ma le mie gambe sembrano fatte di gelatina, e non sono in grado di muovermi.

Vorrei dire qualcosa, una qualunque purché riesca in qualche modo ad esternare una minima parte dei sentimenti che mi stanno lacerando, ma dalla mia bocca non esce una sillaba.

Con la coda dell'occhio intravedo la mano di Harry che si tende nella mia direzione per aiutarmi ad alzarmi dal gelido asfalto, ma lo ignoro completamente.Quando non sono più in grado di reggere lo sguardo di Edward, mi volto però a guardarlo. Incrocio il suo sguardo e colgo nei suoi occhi e nella sua espressione un dispiacere e un senso di colpa che vanno decisamente oltre le mie previsioni.

E allora me ne rendo conto.

Lui lo sapeva. Sapeva di Edward e me l'ha deliberatamente tenuto nascosto. Improvvisamente, il ricordo di una conversazione avuta con lui parecchio tempo fa, a cui, nonostante abbia dovuto reprimere la parte di me che tendeva a formulare sospetti, non ho dato peso.

"Lui chi è?" chiede piano, così seguo il suo sguardo per scoprire che è puntato su una foto in particolare, e per un attimo mi sembra che un lampo di inquietudine gli attraversi lo sguardo.

"Edward" dico in un sussurro, mentre gli occhi iniziano a bruciarmi.

"Che cosa gli è successo?" chiede lui, con un tono così pacato e delicato che per un attimo riesce a infondere calma anche a me.

"Ha avuto un incidente" riesco a dire, abbassando lo sguardo mentre mi sforzo di trattenere le lacrime che minacciano di scendere.

"I freni non funzionavano più e-" Mi interrompo di colpo, pensandoci su. Non gli ho mai detto che gli è successo qualcosa. "Come lo sai?" domando incerta.

Ricordo il modo in cui aveva cercato di liquidare quella mia domanda che pareva averlo messo in difficoltà, e ricordo lo sforzo che ho compiuto per relegare i miei sospetti in un angolo della mia mente, tentando con ogni mia forza di aggrapparmi alla razionalità.

"Tu lo sapevi" mormoro, e devo impiegare ogni mia singola forza per arginare la funesta rabbia che sento iniziare a montarmi dentro.

"Gli ho chiesto di non dirtelo."

Per un attimo, nell'udire la sua voce ancora una volta, dopo tanto tempo, la testa sembra cominciare a vorticarmi ed il cuore compie un balzo nel mio petto. Improvvisamente, la rabbia che provo verso Harry pare farsi da parte, poiché tutto lo spazio viene all'improvviso occupato dall'intensità delle sensazioni che la presenza di Edward, ancora una volta, al mio fianco riesce a scatenarmi dentro.

Lost Souls | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora