Lauren pov
Mi svegliai accecata dalla luce del sole.
Aprendo gli occhi non riconobbi subito le mura che mi circondavano, ma appena riacquistai l'uso dei sensi ricordai dove mi trovavo.Mi sgranchii le gambe e le braccia, tendendo quest'ultime verso l'alto e le altre verso il basso.
Sbadigliai, controllando l'orologio posto sul comodino.
Erano appena le otto, ma era comunque tardi. Avevamo deciso di riunirci tutte assieme nel giardino intorno alle nove.
Mi alzai da letto rapidamente, mi feci una doccia, poi indossai dei jeans neri stretti, una maglietta bianca che lasciava scoperti in parte gli addominali e fasciava i miei seni prosperosi, mettendoli in risalto.
Colorai le labbra con un rosso malva e accesi le guance con una spolverata di cipria rosea, infine, abbastanza soddisfatta del risultato, raggiunsi il luogo d'incontro.«Se mi svegliate a quest'ora per tre giorni consecutivi, io non arrivo all'inizio del tour.» Recriminò Ally, stravaccata sul divano con la testa penzolante sul bracciolo.
«Se quella dannata sveglia suonava ancora una volta, giuro che avrei potuto commettere un omicidio.» Ringhiò Normani, anche lei seduta scompostamente sul divano con la testa reclinata all'indietro a poggiare sullo schienale.
«Non credo si possa considerare un "omicidio" distruggere una sveglia.» La riprese Dinah, facendo la fatica di alzare leggermente la testa dal suo posto per cogliere lo sguardo dell'amica.
«Io non mi riferivo alla sveglia.» Ripose Normani digrignando i denti e per tutta risposta, la polinesiana, si alzò dal divano e andò a sedersi su una poltrona a debita distanza.
«Secondo voi se trafugo quattro o cinque caffè dispiacerà a qualcuno?» Chiese Camila, drizzando la testa verso la macchinetta posizionata alla sua destra. Ally, udendo la parola caffè, subitamente si riattivò.
Si alzò dal divano con uno scatto e trascinò la corvina con se, guidandola fino alla macchinetta. Occupai il posto dove prima sedeva Ally e portai le braccia conserte, osservando attentamente gli stabilimenti che stavano montando nella piazza adiacente.
C'erano dei tendoni bianchi dove, probabilmente, era disposto il catering. Sotto un altro, più colorato, dedussi si fossero sistemati gli animatori.
Un piccolo palco al centro, dove ci saremo esibite insieme ad altri artisti, dava perfetta visibilità a tutti i bambini circostanti.Ally e Camila tornarono con due bicchieri di carta, a testa, colmi di caffè che avrebbero finito nel giro di pochi secondi.
Le era sempre piaciuto il caffè. Quando andavamo da Starbucks io ordinavo il mio, ma alla fine lo beveva sempre lei. Sorrisi involontariamente, abbassando la testa sulla punte delle scarpe.«Possiamo andare adesso?» Domandò Normani, ancora visibilmente irritata di essersi dovuta svegliare ad un'ora indecente, secondo il suo parare.
La seguimmo tutte fuori dell'hotel, attraversammo la strada e nel giro di pochi secondi ci ritrovammo nel parco assieme a bambini urlanti di felicità che si aggrapparono alle nostre gambe, o tesero le braccia in aria per essere sorretti.
Dinah e Normani andarono con quattro bambini verso lo scivolo, Ally restò a parlare con una famiglia, Camila era bloccata da tre bambini che la imploravano di cantare per loro ed io, poco distante da quest'ultima, ero inginocchiata a terra assieme ad una bambina.
«Mi piace molto la tua maglietta.» Sussurrò nel mio orecchio, distanziandosi poi con rapidità e abbassando la testa per nascondere l'imbarazzo di tale dichiarazione.
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Go back in time
FanfictionStoria Camren. Dopo tre anni dalla dipartita di Camila Cabello dal famoso gruppo delle Fifth Harmony, le viene proposto di essere parte del loro tour per un solo anno... Camila non si è lasciata alle spalle solo tre amiche che non sente più da tem...