Lauren pov
Eravamo appena partite. Le ragazze si stavano scattando dei selfie da poter postare in seguito sui social, mentre io restai per tutto il tempo in apprensione per Camila o, meglio, per sua sorella.
Con Sofia avevo sempre avuto un legame stretto, fin dal primo momento. Era come la mia terza sorella e ciò che le accadeva mi riguardava personalmente.
In più, come se non bastasse l'improvvisa chiamata di Sofi, Camila si era anche messa a piangere, destando in me un senso di protezione che, nei suoi confronti, non avevo mai perduto.Provai l'irrefrenabile istinto di alzarmi dal divano e andare a parlarle ma, pochi minuti dopo che era sparita dietro il separè, la sentii ridere. Non avevo mai, prima d'ora, avvertito un senso di impotenza come quello.
Qualcun altro si occupava di lei adesso, altri stringevano le loro braccia attorno a Camila per sciogliere le sue preoccupazioni, altri la sostenevano nella strada scoscesa che era la vita e io mi sentivo tremendamente tagliata fuori.Tamburellai le dita contro il legno del tavolo, mordicchiai nervosamente la guancia interna e fissai il punto in cui Camila era sparita, come se il mio sguardo potesse farla riapparire.
La corvina ci raggiunse solo ore dopo, quando ormai avemmo raggiunto la meta. Dinah andò ad avvertirla che eravamo arrivate all'albergo e le due amiche furono le ultime ad entrare nelle rispettive camere.
Ero distesa comodamente sul mio letto. Stavo tentando di leggere un libro, ma il pensiero navigava con l'immaginazione, ponendosi possibili scenari che avrebbero potuto scatenare in Camila tale reazione.
Fui costretta a rinunciare alla lettura, dopo la quinta volta che, intenta a finire una pagina, dovevo sempre ricominciare da capo.Fissai il soffitto e indagai a fondo sulle cause, ma sembravano tutti motivi futili, addirittura banali. Non volevo credere che fosse successo qualcosa di grave a Sofia perché sapevo che, altrimenti, Camila avrebbe subito rinunciato al tour pur di stare con la sorella e se era ancora qui significava che qualcosa mi sfuggiva.
Le mie infinite domande mi logorarono per quasi tutto il pomeriggio, ma trovarono le risposte al calar della sera quando qualcuno bussò alla mia porta e si rivelò essere proprio la corvina.
«Ciao.» Disse timidamente, restando ferma sulla soglia. La invitai ad entrare, aprendo lentamente l'uscio.
Camila camminò fino al centro della stanza, si tormentava le mani, sfogando la tensione in quel gesto nervoso.
La seguii, ponendomi a qualche metro di distanza e aspettai che fosse lei la prima a parlare.
«So che abbiamo stabilito un certo regime...» Iniziò, giustificando la sua presenza inaspettata. Non feci niente, mi limitai a seguire il suo discorso «Però, avrei bisogno di un favore.» Ammise infine, annuendo e sospirando allo stesso tempo.
«Okay..» Dissi, inarcando leggermente le sopracciglia di fronte al suo inconsueto atteggiamento.
«Bene, allora.» Prese a camminare avanti e indietro, schiacciando il pelo del tappeto sotto i suoi piedi «Hai assistito alla chiamata con Sofi e credo che solo tu possa migliorare le cose.» Mormorò, risvegliando la mia attenzione.
«Io?» Balbettai, puntando il dito contro il mio petto incredula. Lei assentì.
Si mise a sedere sul bordo del letto e, dal modo in cui alzò la testa per guardarmi e dalla maniera in cui sfregò il palmo delle mani contro le gambe, intuii che si aspettasse che la raggiungessi. Obbedii alla sua tacita richiesta, sistemando al suo fianco, ma mantenendo abbastanza distanza da essere sicura che le nostre ginocchia non si sfiorassero neanche per sbaglio.
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Go back in time
FanfictionStoria Camren. Dopo tre anni dalla dipartita di Camila Cabello dal famoso gruppo delle Fifth Harmony, le viene proposto di essere parte del loro tour per un solo anno... Camila non si è lasciata alle spalle solo tre amiche che non sente più da tem...