Lauren pov
Dopo esserci esibite a Dortmund, stavamo raggiungendo l'aeroporto per volare verso Mosca. C'erano un sacco di giornalisti, fotografi da tutte le parti. I flash abbagliavano la mia vista, rendendomi complicato perfino camminare.
Istintivamente cercai la mano di Camila, ma afferrai solo il vuoto. La corvina di dirigeva a passo spedito verso l'imbarco, tendendosi a debita distanza da me. Certo...
Strinsi con più forza la maniglia rivestita di gommapiuma della valigia e abbassai lo sguardo per oscurare le luci che si proiettavano nei miei occhi. Qualcuno afferrò la mia mano, affiancandomi.
«Sorridi.» Disse a denti stretti, sfoggiando un'espressione sorridente per i fotografi.
Lucy. Ci raggiunte in Germania, dovendo dirigersi anch'essa verso la Russia per una sfilata di moda importante. Feci come richiesto. Alzai lo sguardo, incontrai i diversi obiettivi puntati su di noi e sorrisi smagliante, venendo investita da più flash contemporaneamente.
Affrettai il passo, volendo scomparire il prima possibile alla vista dei paparazzi e poter tornare ad essere chi in certe circostanze non mi era permesso essere.
Lucy barcollò per la mia improvvisa camminata sbrigativa e mi strattonò la mano, come per indurmi a rallentare. Voleva godersi quel momento di notorietà che la compiaceva, mentre a me dava la nausea.
Che senso aveva raggiungere il proprio sogno se non potevo viverlo come volevo?
Finalmente passammo gli ultimi controlli, sentii gli scatti sempre più lontani, le urla andavano scemando. Percorremmo tutta la pista mano nella mano, ma appena mettemmo piede sull'aero, la figura di Camila si stagliò davanti a noi.
Lei e Lucy si guardarono per secondi che parvero interminabili, rivolgendosi occhiate truci e disprezzanti. Minacce urlate tacitamente.
La corvina intrecciò le mie dita alle sue, allontanando l'altra ragazza con un gesto rapido. Lucy sospirò irritata e portò le braccia conserte, poi ci superò velocemente e andò a sedersi su una delle poltrone.
«Dio, quanto odio questa cosa.» Ringhiò, seguendo con lo sguardo la ragazza finché non prese posto.
«Camz, guardami.» La pregai, portando le mani sulle sue spalle e facendola voltare dolcemente verso di me «È solo per i fotografi.» Le ricordai, guardandola in maniera suggestiva.
«Lo so... Ma non ti ricorda qualcosa?» Domandò infastidita, storcendo le labbra in una smorfia malinconica «Farsi vedere davanti alle telecamere con qualcuno, pretendere di avere una falsa relazione, essere noi stesse solo alle spalle del pubblico...» Annoverò le cose sulle dita, volgendo gli occhi al cielo.
«Sì, sì certo.» Sbuffai, chiudendo la mia mano sulla sua, azzerando il conteggio «Ma stavolta sarà diverso. Non cambierò, per nessuna ragione.» La rassicurai, lasciandole un bacio sulla fronte. Un grugnito di disapprovazione provenne dal fondo dell'aereo.
Mi girai per incontrare lo sguardo di Lucy fisso sulla nostra interazione. Scossi la testa, unendo le labbra in una linea rigida che trasmetteva perfettamente la mia stizza.
Sapevo che anche lei era rimasta ferita, sapevo che era colpa mia, sapevo che ciò che avevo fatto era imperdonabile, ma non potevo credere al fatto che una persona, una persona che si riteneva innamorata di me, mi mettesse alle strette per la sua reputazione. Anche il suo amore era stato finzione? Mi "amava" solo per la notorietà? Quanti anni di bugia avevo vissuto e quanti ancora mi aspettavano?
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Go back in time
FanfictionStoria Camren. Dopo tre anni dalla dipartita di Camila Cabello dal famoso gruppo delle Fifth Harmony, le viene proposto di essere parte del loro tour per un solo anno... Camila non si è lasciata alle spalle solo tre amiche che non sente più da tem...