Camila pov
Guardai la palla soffermarsi un secondo in aria prima di ricadere pesantemente sul palmo della mia mano. La rilanciai, guardandola eseguire lo stesso movimento.
«E quindi Normani ha deciso che andrà al matrimonio di Val. Secondo me...» Dinah continuava a parlare da ore ormai, non sapevo come riuscisse a intrattenere una conversazione per così tanto tempo.
Comunque avevo smesso di ascoltarla già da un po', non perché le sue chiacchiere non mi interessassero, anzi mi ero sempre divertita ad ascoltare il suo punto di vista, ma i miei pensieri vagavano altrove.
Rincorrevano la corvina che il giorno prima mi era sfuggita.Arrivavo sempre ad un passo da lei, mi permetteva di sfiorarla e poi interponeva una distanza tale che nemmeno con gli occhi riuscivo a vederla.
«...E quindi pensavo che potrebbe regalargli un meteorite. Sai? Un bel meteorite sul tavolo dei regali! È ad effetto, tu che pensi?» Il suo tono risultò vagamente sarcastico, ma dato che non avevo colto la domanda, scossi la testa e tentai di apparire il più concentrata possibile.
«Ah... si. Sì è una bella idea.» Afferrai la palla e mi alzai leggermente dal letto, poggiando il peso sui gomiti.
Dinah mi lanciò un cuscino che mi colpì in piena faccia. Mi lamentai, massaggiando la guancia.
«Perché l'hai fatto?!» Chiesi, alzando la voce.
«Mi hai appena detto che regalare un meteorite è una buona idea.» Portò le mani sui fianchi e reclinò la testa, guardandomi di sbieco
«Mi stai ascoltando almeno?» Domandò con una notte di disappunto, riprendendo a piegare i vestiti.Stava facendo la valigia e avrei dovuto farla anch'io perché presto saremo ripartite. Ormai mancavano solo due giorni al tour e Rick ci aveva assicurato che avremmo potuto trascorrere quelle quarantott'ore in completa pace. Nessun fotografo, nessuna intervista, nessun paparazzo.
Ci sarebbe stato tempo sufficiente, per rispondere alla stampa, quando avremo ripreso il tour.«Scusami.» Mormorai, abbassando lo sguardo sulla palla da baseball cucita con lana filamentosa e appesantita dal sughero.
«Stavo pensando.» Ammisi, senza girarci troppo intorno.A dire il vero sentivo l'esigenza di poterne parlare con qualcuno, di poter ascoltare il parare altrui in merito alla situazione e chi meglio di Dinah?
La polinesiana capii subito che qualcosa non andava e venne a sedersi accanto a me, circondandomi le spalle con la sua stretta sicura.
«Che cosa è successo?» Chiese, abbassando il tono della voce in maniera rassicurante.
«Beh... Mettiamo che ci sia una persona che tu hai amato, ma poi siete state divise per tanto tempo e avete cercato entrambe di andare avanti... Mi segui?» Alzai lo sguardo verso l'alto per riuscire a raggiungere l'altezza del suo mento.
«Hu-Huh.» Confermò lei, un po' confusa dal perché stessi travisando leggermente la conversazione quando era chiaro a chi mi stessi riferendo.
«Ecco... Se poi tu fossi riuscita ad andare avanti, ad aver fatto almeno un passo, ma questa persona ti bacia e tu ti senti come se avessero appena usato il defibrillatore per riportarti in vita. Che cosa faresti?» Dissi tutto d'un fiato, usando però una cadenza diversa per ogni frase. Più frettolosa nelle parti superficiali, più bassa durante la confessione, più gentile per la metafora.
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Go back in time
FanfictionStoria Camren. Dopo tre anni dalla dipartita di Camila Cabello dal famoso gruppo delle Fifth Harmony, le viene proposto di essere parte del loro tour per un solo anno... Camila non si è lasciata alle spalle solo tre amiche che non sente più da tem...