Capitolo 144

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Uscii alle dieci e mezzo...e con sempre più fatica arrivai in caserma...i ragazzi non avevano ancora fatto ritorno...così ne approfittai per sistemare gli armadietti...tranne quello di Gabriele....e c'era un motivo ben valido...non volevo trovare o scoprire delle cose che sicuramente mi avrebbero portato tristezza...non toccavo mai il suo armadietto...
Dopo un oretta circa tornarono...il primo a scendere fu Gabriele...che mi guardò e mi raggiunse...


-hai pulito gli armadietti?


-si ma il tuo no.


-perché?

-come perché...mi aspettavo un "hai fatto bene"...

-io non ho nulla da nascondere...

Disse per poi prendermi per mano e aprendo il suo armadietto...

-prego...fai pure...anzi..gli servirebbe una bella pulita...altrimenti lo faccio io...non cambia nulla per me...

Continuò


-no vabbè dai....lo faccio io allora...non c'è problema...

Dissi io..



-va bene bimba...

Così aprii il suo armadietto...e mi misi a rovistare fra cartacce e vestiti un po' messi a caso per via della fretta....non c'era nulla che potesse farmi pensare che mi stava di nuovo prendendo in giro...anzi...trovai anche le vecchie ecografie del bambino....in un batter d'occhio pulii tutto...poi presi la busta e la misi fuori insieme all'altra spazzatura da portare via...in quei giorni ero sempre in guardia...mancava poco al parto...e io ormai ero entrata nei nove tanto attesi mesi di gravidanza....il mio pancione era parecchio ingombrante...ma...tutto sommato non mi dispiaceva...anche se erano i primi di maggio come al solito il Trentino faceva i suoi scherzi...si mise a piovere all'improvviso...e fece freddo...durante la gravidanza io soffrì molto il freddo...era davvero il mio più grande nemico....
Quella mattina ebbi di nuovo delle contrazioni...e li in quel momento ebbi molta paura...Perché per un attimo pensai che stessi per partorire...Gabriele si allarmò lasciò ciò che stava facendo e corse subito da me...e preoccupato disse






-bimba che ti succede?? Tutto a posto? Dobbiamo andare in ospedale?.






-no tranquillo...sono solite contrazioni...ma ultimamente si fanno sempre più forti...e le tecniche di respirazione che mi hanno insegnato non servono a nulla per me...





Dissi dolorante appoggiata sul davanzale della finestra...




-come mai?? Bimba sei sicura che non sia il momento?





-no...stai tranquillo..non mi si sono rotte ancora le acque....






-vieni qua...siediti...aspetta ti porto una sedia con le rotelle che sta in sala radio





-va bene....

Gabriele corse in sala radio urlando a tutto di fargli spazio perché li serviva la sedia...e dopo spuntò con una sedia da ufficio con le rotelle...e mi fece sedere tenendomi la mano...poi si inginocchiò e rimase a guardarmi....i suoi occhi avevano un mix di emozioni....fra paura e panico....soprattutto paura...non si mosse fino a quando non mi passarono del tutto le contrazioni...poi si alzò...prese la sua giacca e ancora con la divisa mi disse





-che cosa desideri? Il poli è qua vicino...hai fame?






-ma perché questa domanda? Sto bene...non mi serve nulla...







-dai..qualcosina...un panino da fare....una brioche....dei biscotti....






-ora mi vanno dei biscotti al cioccolato...ma...temo che quando tornerai mi sarà già passata la voglia...






-allora qualcosa di sfizioso?






-Gabri non ti preoccupare per me....non ho bisogno di queste attenzioni...






-Laura...come te lo devo dire che voglio tornare con te?






-questo l'ho capito già da tempo...ma...non mi sento pronta...






-perché allora non ci comportiamo come prima?






-prima come?






-quando ci baciavamo...ci coccolavamo...ma non sapevamo nemmeno noi cosa eravamo...






-non lo so....






-ti prego...io ti amo...





-ne parliamo in un altro momento di questo...






-okay...









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