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E un'altra settimana di scuola si é conclusa.

Sto attraversando il corridoio per andare verso casa ma vado a sbattere contro una persona.

<<Scusami,non ti ho visto>> si scusa il ragazzo che ho già visto da qualche parte.

<<Ehi>> dico sorridendo.
Lui mi guarda e sistemandosi gli occhiali mi dice :<<tu...Sei quella della spiaggia giusto?Ti chiami Vanessa >>sussurra raccogliendo i fogli caduti a terra.

Lo aiuto annuendo:<<tu devi essere Travis>>ricordo sorridendo.

Annuisce debolete, come se per lui è fadicoso.Sembra un ragazzo distrutto, ma è così bello e carino, non capisco come mai non si goda la vita.

<<Strano che qualcuno si ricordi di me>> dice tristemente.

Effettivamente dopo quel giorno in spiaggia,che tra l'altro mi aveva anche detto di vedere con lui le lucciole,non l'ho più visto da nessuna parte.Spero solo che non sia uno di quelli che appena arrivano a casa, sfoderano la proprio rabbia sulla lamette.Mi perdo un'attimo ne guardargli i polsi, ovviamente senza farmi vedere, e fortunatamente non vedo niente fuori dal normale.

<<Senti,ti va se un giorno di questi andiamo in spiaggia a vedere le lucciole?>>chiedo sorridendo e trasmettendogli più calma possibile.

Si aggiusta gli occhiali,e le sue lentiggini si fanno sempre più vedere. Io amo le lentiggini, ne ho tantissime anch'io, e soprattutto ricordo quando pomeriggi interi mi stendevo su letto, con Zac sopra,che mi contava puntino per puntino:"Le lentiggini formano la Via Lattea sulla tua pelle e uno ad uno li conterò come se fossero stelle" ripeteva sempre le parole di Joy Musaj.

<<Sì, va bene, si okay>>accetta imbarazzato e a me fa solo che ridere dato che la proposta inizialmente me l'aveva fatta lui e io mi sono limitata a ripeterla.

'Ma quanto può essere dolce questo ragazzo?' Penso tra me e me.

<<Allora ci si vede >> sorrido.<<Sì ci si vede>>ricambia il sorriso.

Finalmente esco da scuola,Victoria e Alicia mi stanno aspettando dato che questa sera facciamo il pigiama party.

Mio padre é partito questa mattina all'alba,e il suo comportamento si fa sempre più strano; anche se per una questione di lavoro non è mai partito all'alba, anche perché il suo ufficio è a pochi isolati da casa nostra, e la riunione non sarà stata di certo alle 5 di mattina per due giorni consecutivi.

<<Ehi ragazze >> ci chiama John.

Alicia sbuffa,io invece sorrido.

<<Ehi >> saluta educatamente Vicky.
<<Ali vieni in macchina con me?>>le chiede dolcemente il biondino.

<<No,ho da fare>> risponde vaga guardandosi un po' intorno.
<<Sì, con me!>>esclama deciso John e a mò di sacco di patate la carica in macchina.

<<Io ho lo scooter vieni con me?>>mi chiede Victoria.

<<Io ti consiglierei di salvarti dato che sei ancora in tempo>> dice una voce dietro di me.
<<Fanculo Zac,lei viene con me e sicuramente faremo prima di te>>ribatte tirandomi per un braccio verso il suo scooter,che più che uno scooter, sembra aver preso le sembianze di una motoretta.

Metto il casco e Vicky mi dice:<<tieniti forte>> e parte ad una velocità troppo elevata per i miei gusti.E credo che neanche questo macinino che abbiamo sotto al sedere non rega molto questi livelli.

Un cielo senza stelle (wattys2018)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora