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<<Chi sarebbe coglione?>>mi chiede Zac.Gli punto il dito contro <<tu!>> alzo il tono di voce.

<<Allora prego maestà,accenda il forno lei,dato che sa fare tutto!>>mi indica il forno e con passo spedito mi avvicino ad esso.
Non gli daró mica la soddisfazione!

Inizio a premere i vari pulsanti,ma il forno non si vuole accendere.
Sento delle risatine in sottofondo e poi una mano con una voglia viola posizionarsi sulla mia.

Travis tocca un pulsantino e il forno si accende.
<<Visto?Acceso!>>esulto indicando il forno.<<Ma se ha fatto tutto Travis!>>ridacchia divertito Zac.

<<Basta partecipare!!>>lo zittisco.
La torta è venuta benissimo,e malgrado ci fossero frequenti scambi di occhiatine tra me e Zac,me la sono cavata nell'ignorarlo.

John è fuggito al piano di sopra.Dopo aver mangiato l'impasto crudo, gli è venuto un'incredibile mal di pancia, e son un po' preoccupata per lui.

Ci hanno raggiunti anche Alicia e Vicky,così decidiamo di portare la torta a mia zia e metterci a tavola per cenare.

<<John?>>chiede subito mia zia.<<Aveva mal di pancia e...>>inizio a spiegare per filo e per segno che si è mangiato l'impasto, ma vengo interrotta da lui stesso <<Mr John c'è sempre!>>dice,mettendosi la sua bandana nera, davanti agli occhi.Mia zia muore dalle risate e lo stesso me e i miei amici.Dopo aver preso rimproveri da Alicia, John, decide di sedersi e di iniziare a mangiare come se fino a poco fa non stesse in bagno con il mal di pancia.

<<Ma non ti sentivi male?>>gli chiede a poca voce Vicky, leggendomi nel pensiero.

<<E' solo questione di tempo.>>ribatte John, mangiano ancora un po', e rubando dal piatto di Alicia qualche patatina fritta.
<<Allora,come va a Miami?>>ci chiede la donna mettendosi un pezzo di pesce in bocca.
<<È dura con lo studio,ma del resto,è tutto okay>>sorride guardandomi Alicia.

<<Sono contenta,Luke anche mi ha detto che quest'anno è molto faticoso,ma con il cuore e la volontà si va avanti>>.
Luke questa sera non è con noi.Lui e i suoi amici sono andati a mangiare a casa della sua ragazza,e in un certo senso sono sollevata.

Fortunatamente non ci sono battute imbarazzanti a cena,e la serata passa divinamente.
Ognuno va nelle sue stanze quando sono le undici e qualcosa,ed io non ho per niente sonno.

Scendo al piano di sotto e trovo Zac intento a coprirsi per bene:quando tira su la coperta,si scoprono i piedi,e viceversa quando la mette giù.

<<Vuoi combattere con una coperta o preferisci venire in camera con me??>>gli chiedo.
L'ho fatto veramente??
Lui mi guarda stupito,non sapendo che lo stessi guardando e poi sorride.

<<Certo che sei finta eh...prima mi odi,poi ci baciamo,poi litighiamo, poi mi tiri le sberle e adesso...>>lo interrompo <<voglio solo che sei rilassato mentre dormi,ma se proprio ci tieni ti lascio a combattere con quelle povere coperte!>>sorrido indicandole.

Sospira,ma poi si alza e va al piano di sopra.
Nel farlo mi sfiora la spalla e mille brividi mi percorrono la colonna vertebrale.

Ritorno in me e salgo le scale con lui.Ci sdraiamo sul letto,ovviamente prendiamo le misure di sicurezza e proviamo a dormire.

<<Mi racconti una storia??>>gli chiedo entusiasta guardandolo.
So che neanche lui ha sonno,così cerco di smaltire la pressione che si è creata.

Un cielo senza stelle (wattys2018)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora