Vedere il cielo da quassù è veramente spettacolare,sembra di volare e di rimanere sospesa nell'aria...ma brava Vanessa, siamo in aereo, che ti aspettavi?
Vorrei tanto che il mio migliore amico fosse qui,con me,a guardare questa meraviglia.
Il viaggio in aereo è lungo e noioso,cosicché sono costretta a farmi un pisolino.
~•~
<<Vane>>mi sento muovere un braccio.
<<Mhh>>borbotto e mi giro dall'altra parte.
Chi è che si deve mettere a rompere di prima mattina??<<Vane siamo arrivati svegliati>>mi chiama mio padre.
Apro piano piano gli occhi e vedo che effettivamente siamo a terra.Ci metto un attimo per adeguarmi di nuovo e per riacquistare la percezione del tempo,ma poi mi alzo e prendo le valigie.
<<Perchè si sa,i figli sono i figli..>>ripete per la centesima volta il taxista.
Da quando siamo saliti continua a parlarci della sua famiglia e delle sue due figlie,che bisogna amarle e tutti i discorsi sentimentali che a me fanno prendere il voltastomaco dopo un po'.<<..peró non l'ho picchiata,perché si sa..>>lo interrompo <<..uhu mi faccia indovinare,i figli sono i figli?..>>ripeto sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
Mio padre si trattiene da ridere,mia sorella invece si nasconde dietro al sedile per non farsi vedere dal taxista che è diventata tutta rossa.Finalmente dopo tanto traffico arriviamo davanti ad una bellissima villa,con piscina e un mega vialone che porta all'ingresso.
<<È meravigliosa>>ammette Kikka.
Io annuisco rimanendo a bocca aperta.
Entriamo e decido di andare a prendermi la stanza a piano terra.Dato che dapprima avevo la camera al piano di sopra, ora essendo più furba, scelgo una vicina sia alla cucina che al salone, così non mi sforzo a fare le scale di prima mattina.Mi sistemo in una stanza con le pareti bianche e i mobili rosa,mi piace molto, anche se non sono così femminile.
Sistemo le mie cose e attacco il poster nella parete vicino al letto.
<<Papà posso uscire a fare un giro per la città??>>chiedo cortesemente a mio padre,ho bisogno di rilassarmi e respirare aria pulita.
<<Si,ma torna prima che il sole tramonti,non mi piace il fatto che giri in una città straniera di notte da sola.Anche perché sicuramente ti perderai appena messo piede fuori casa>>ridacchia.Sicuramente si sarà ricordato della volta in cui degli agenti di polizia-molto cortesemente- mi avevano accompagnata a casa perché mi ero persa, e mi aveva preso l'ansia.Ricordo i volti dei miei genitori sbiancarsi quando mi videro uscire da quella macchina.
<<Non sono così imbranata!>>sorrido andando verso la porta.
<<Ooh tranquilla che lo sei!>>interviene mia sorella che è appena scesa dal piano di sopra.Sorrido e esco di casa.
"Ora dove vado?A destra o a sinistra??Prima ho visto il mare,ma dove?"mi chiedo,accettando l'idea che mio padre fa bene ad accertarsi.Opto per andare a sinistra,e l'idea non è stata tanto male,dato che dopo cinque minuti mi trovo in una spiaggia favolosa:mi tolgo le scarpe e i miei piedi affondano nella soffice sabbia fine.
Cammino e ammiro quel mare così azzurro,e quei scogli così rocciosi.L'acqua che si infrange su di essi è cristallina!Sto camminando tranquillamente quando un'ondata d'acqua mi arriva dritta dritta su tutto il mio corpo. Stavo parlando appunto del mare!
<<O dio scusami,io..io non volevo>>dice una piccola vocina.
Mi giro e vedo una ragazza della mia stessa età,rossa con i capelli mossi,che mi sorride imbarazzata con un secchiello tra i denti.<Ehm...si,cioè tranquilla>>mi mostro gentile anche se guardandomi,mi viene solo voglia di affogarla o di sotterrarla nel profondo della sabbia.
<<Piacere,mi chiamo Victoria>>mi porge la mano.
Questo nome io l'avevo già sentito da qualche parte,ma...dove??
<<Ehi,hai bagnato una povera innocente>>ridacchia un ragazzo che ci viene incontro.Anche lui avrà su per giù la mia stessa età,è un ragazzo moro,occhi marroni nutella e un sorriso mozzafiato.Ha un pochino il naso da maialino, e al pensiero mi viene spontaneamente da ridere,ma mi mordo la lingua.Non sta molto bene!
<<Piacere,Chad>>si presenta il maialino. 'Basta Vane!' mi rimprovero mentalmente.
<<Nonché il ragazzo che non si è fatto prendere,facendo andare di mezzo una povera ragazza.>>dice Victoria e lancia un'occhiataccia a Chad,che le sorride.<<Comunque non ti ho mai vista prima d'ora,sei di Miami?>>mi chiede curioso il ragazzo.
<<No,sono di Los Angeles,mi sono trasferita qui proprio oggi>>ammetto sorridendo.
<<Wow un bel viaggio ti sei fatta>>dice ironica Victoria.<<Mh>>annuisco.In realtà ho dormito, quindi non ho subito molto il trauma dell'aereo.
Da lontano vedo un gruppo di ragazzi,uno in particolare alza la mano verso questa direzione.
<<Dobbiamo andare!>>esclama Victoria.
<<Vuoi conoscere i nostri amici?Ti piaceranno vedrai,sono simpatici>>mi tranquillizza Chad sorridendo.<<Magari un'altra volta.Ora dovrei andare proprio a casa>>ammetto vedendo il sole che tramonta.
<<Come vuoi.>>sorride Victoria.
Ma sorridono tutti in questa città?<<Ciao>>dico vedendo i due amici avvicinarsi verso il loro gruppo.
Mi allontano dalla spiaggia e ammiro quel favoloso tramonto.È bellissimo!
Mi costringo a salire su uno scoglio che si trova lì vicino e vedere quella meraviglia.Noto di non essere l'unica ad aver avuto questa geniale idea,ma un ragazzo con gli occhiali e molte lentiggini se ne sta lì ad ammirare il cielo.
Quando nota la mia presenza si alza immediatamente e imbarazzato fa per andarsene:<<no ti prego,resta>>sorrido mostrandogli fiducia.
<<Ehm,si bè,okay>>sorride e si risiede accanto a me.<<È bello vero??>>gli chiedo fissando l'orizzonte.
<<Molto,ci starei giorni e giorni ad ammirare il cielo.>>ammette il ragazzo.
<<Mi chiamo Vanessa>>gli porgo la mano.
La stringe e dice <<Travis>>.<<Sai Travis,anche io amo ammirare il cielo,specialmente di notte,quando è tutto stellato,in un certo senso mi trasmette tranquillità>>mi confido, sento che Travis non sia un ragazzo che deride le persone o che mi prende per sciocca.
<<"Tutto il cielo è popolato di stelle.Sono le stelle piccolissime e immense.Sono punti d'un ricamo luminoso che scintillano su un velluto cupo,che tramano su un velo diafano, che impallidiscono su una seta cilestrina.Sono lucciole erranti per prati infinitamente vasti,con un palpito continuo, mai stanco. "Giuseppe Fanciulli>>dice sorridendo;mi impressiona che sa a memoria questa lunghissima citazione,l'unico che mi ricordo fosse come lui è Zac.
<<La sera qui,nella spiaggia si vedono sempre tantissime lucciole,se vuoi,bè se vuoi...p-puoi v-venire con..con me!>>si sistema timidamente gli occhiali e batte velocemente gli occhi, e come credevo non ha riso di me,anzi, mi ha anche come dire...assecondata.
Noto nel gesto che ha una piccola macchiolina violacea sullo scafoide della mano,credo sia una voglia,ma è stranissima da vedere dato il colore che prende subito l'attenzione dell'occhio.Nel guardargli il viso, ho notato che sotto a quegli occhiali giganti ci siamo due occhi verdi smeraldo.<<Vedo,sono arrivata oggi in città,semmai facciamo domani o nei prossimi giorni>>gli sorrido per confortarlo.
<<Perfetto>>dice.
<<Io vado,ciao Travis>>lo saluto e lui mi sorride.Eh si,ho capito che a Miami per essere normale devi semplicemente sorridere!
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Un cielo senza stelle (wattys2018)
Fiksi RemajaVoglio dimenticare il passato e tutti i miei problemi,non voglio pensare ad un futuro che mi spaventa,voglio vivere nel presente,giorno per giorno come se fosse sempre l'ultimo. E lo vivo accanto a te,alla tua candida pelle,alle tue morbide labbra e...