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Oggi è solo mercoledì, ed è la prima volta in tanti mesi che non mi voglio tirare giù dal letto.La frase che continua a risuonare nella mia mente è 'Odio la prima mattina', esattamente come Garfield, il gatto ciccione dei cartoni animati.

Prendo un respiro profondo e scendo dal letto,non volendo fare ritardo a scuola.

Scendo per fare colazione e quasi mi dimentico che da quando c'è Priscilla in questa casa, ogni giorno per colazione abbiamo dei buonissimi pankcake con la marmellata, la nutella e altre godurie che possiamo metterci all'interno.

Un clacson mi dice che Zac mi sta aspettando, così dopo aver salutato tutti ed essermi meritata un'occhiataccia da Lily, esco di casa e saluto con un bacio a stampo il mio ragazzo.

Da quando sono in punizione, io e lui non trascorriamo più tanto tempo insieme, di solito solo a scuola nel cambio d'ora o a mensa, sennò quei cinque minuti la sera, che mi viene sempre a trovare, ma il rischio di essere scoperti è molto, e non voglio meritarmi settimane extra di punizione.

<<Come va con la tua nuova e dolcissima sorellina?>>mi chiede Zac sdrammatizzando la situazione.

<<Da quando anche lei è in punizione non ci siamo più parlate, e credo che abbia passato due giorni da Dio>>sorrido a ripensando alle giornate di ieri e l'altro ieri senza Lily in mezzo ai piedi.

<<Oggi posso venire un po' più presto?Mamma è a casa per cena, e vorrei stare un po' con lei>>sorride migliorandomi la giornata.E' bellissimo che ha dato ascolto ai miei consigli, e che ora tratta sua mamma come se nulla fosse successo.

<<Certo, non devi neanche chiedermi il permesso>>sorrido entusiasta.

Arriviamo a scuola con venti minuti di anticipo, così decidiamo di aspettare un po' fuori dalla macchina.

<<Ehi, sei sporco>>sorrido guardandogli la faccia. <<Dove?>> chiede schiaffeggiandosi per capire dove sia il punto che sto fissando.<<Proprio qui!>>dico baciandolo.Sorpeso inizialmente non ricambia, ma poi mi cinge i fianchi e si appoggia alla macchina per stare più comodo.

<<Ti ricordo che stiamo a scuola e ti ricordo che non possiamo fare atti osceni in luogo pubblico>>sorride a pochi centimetri dalle mie labbra.Gemetti controvoglia,ma poi mi stacco da lui.E' già la seconda volta che mi rispinge.

<<Questo fine settimana mia madre chiederà a tuo padre se puoi saltare un giorno di punizione per venire da me, Travis mi ha chiesto di aiutarlo, e per farlo mi servirai anche tu>>dice sorridendomi.

<<Di cosa ci vuole parlare?>>gli chiedo curiosa e iniziando ad avviarmi verso l'ingresso della scuola.

<<Non lo so, non me l'ha detto.So solo che è urgente>>

Annuisco e inizio a pensare a cosa possa essere.Forse ci sono novità su suo fratello, o forse vuole un semplice consiglio per come comportarsi con Rebecca, so che il suo galante appuntamento sarà domenica sera, quindi...

Entriamo a scuola e Victoria ci viene vicino trattenendo il fiato. <<Dobbiamo parlare>> dice buttando fuori l'aria e guardando entrambi.

<<Ieri, quando sei andata via un po' prima da ripetizioni, Chad ed io abbiamo un po' parlato del più e del meno e mi ha detto che la sua famiglia sta passando un brutto periodo economico.Si stanno finendo i soldi in un battito di ciglia, pur facendo le compere di sempre.Gli ho consigliato di stare tranquillo perché tutto si risolverà e mi ha baciata>>

Sorrido per il gesto che ha fatto Chad, ma sono ugualmente preoccupata per la sua famiglia.Come mani i Bolton non hanno più un centesimo?

<<Io ti consiglierei di stargli vicino, soprattutto in questo periodo.Con Meredith ci si vede soltanto il Venerdì, perché gli altri giorni è impegnata con l'allenamento delle cheerleader, quindi credo che potrebbe affezionarsi di nuovo a te dato che non gli sei indifferente>>sorride Zac.

Un cielo senza stelle (wattys2018)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora