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<<Io non ci riesco a studiare,ho il cervello in tilt>>sbuffa John lanciando una matita a terra e passandosi le mani davanti agli occhi.

Ci siamo riuniti a casa di Alicia per provare ad aiutarci a studiare,ma a quanto pare tutti hanno la testa da un'altra parte,un'altra parte che si chiama Vanessa.

<<Amore è difficile per tutti,non solo per te>>lo rimprovera Alicia sbarrando successivamente gli occhi.
<<Cosa?Amore??>>urlo sorpreso.
La ragazza si tappa la bocca e John dice:<<stiamo insieme,da un giorno>>sorride e tutti si complimentano.

Mi alzo e mi metto la giacca dato che oggi fa molto freddo.
<<Dove vai Zac?>>mi chiede Ethan.
<<A dirlo a Vane>>sorrido ed esco di casa.

~•~

<<Posso entrare?>> chiedo all'infermiera che è di servizio.
<<L'orario delle visite è concluso..>>ammette sorridendomi e scrutandomi da capo a coda.
La guardo dolcemente e lei mi fa entrare nella stanza senza alcuno sforzo.

<<Ehi piccola,sai che notizia ho da darti???John e Alicia stanno insieme!
Hanno mandato al diavolo la scommessa e si sono finalmente fidanzati.
Hanno detto che venerdì andranno a festeggiare,ci devi essere anche tu eh>>gli sorrido e sento gli occhi che bruciano.

Sento il 'bip' continuo farsi sempre più frequente,così chiamo l'infermiera.
Mille dottori entrano in quella stanza,chiamo subito il padre e tutti i nostri amici.

<<Che succede?>>chiede appena arriva Vicky con Chad.
<<O ci sta lasciando...>>dico frustrato<<o si sta svegliando..>>dice Mike sorridendo speranzoso.

Certe volte lo invidio,non so come fa quell'uomo ad essere così forte dopo tutto quello che gli è capitato.

Aspettiamo che qualcuno esca da quella stanza e ci dica "la vostra amica sta bene",ma quel momento non sembra arrivare.Tutti hanno perso le speranze, credendo che il peggio sia arrivato, ma in verità io sento che lei si sveglierà...

Dopo ore e ore,passate a girarci i pollici e giocare con le bottiglie d'acqua il medico esce.
<<Allora??>>chiede Kikka accompagnata da Ricky.

Appena saputa la notizia che c'è una piccola possibilità che si svegli tutti sono corsi qui, a partire da mia madre e a concludere con Priscilla, la mamma di Lily, ma della figlia non c'è traccia.
<<La vostra amica è fuori pericolo,si è svegliata,ma è ancora debole,per quanto mi riguarda sembra non avere perdite di memoria o altri danni fisici,ma bisogna tenerla in osservazione e a riposo altri due massimo tre giorni>>spiega il medico spostando lo sguardo dal padre a noi.

Sospiri di sollievo si diffondono nell'aria, sapevo che la mia piccola peste sarebbe stata forte e che non ci avrebbe lasciati.

<<Possiamo vederla?>>chiede Kikka.
<<Si,ma non tutti insieme,fate a  turno..>>
<<Zac vai...>>mi da questo privilegio il papá; sorridendo annuisco e tiro verso me la maniglia della porta.

Entro della stanza chiudendo la porta dietro di me e guardando la mia ...che cos'è???
Amica??
<<Ehi>>richiamo la sua attenzione.Sembra così innocente e preziosa su quel lettino bianco:ha la faccia pallida, molte occhiaie e le labbra più arrossate del solito.

Finalmente rivedo i suoi occhi,le sue lentiggini che amo tanto, le piccole papole rosacee sugli zigomi.
Sposta lo sguardo su di me,mi guarda dalla testa e i piedi per poi dirmi un <<ehi>>debole, odio vederla così, ma dopo tutto quello che le poteva capitare è il minimo.

<<Mi sei mancata>>sorrido e poi continuo non vedendo alcun segno da parte sua<<la vita non è la stessa senza di te>>mi avvicino al suo lettino.

Mi guarda con occhi sbarrati,ma senza emozioni.
<<Giuro,che da ora in poi...ci penso io a te!>>sussurro sorridendole e stringendole la mano.

Lei me lo lascia fare, già è qualcosa di positivo.
<<Zac..>>dice in un sussurro.

<<Shh riposa>>sorrido.
<<No,io Zac...volevo dirti che dobbiamo... tenerci a distanza>>afferma e sento una grossa fitta al cuore.Le sue parole escono fuori stoppate, come se ci stia pensando più volte nel dirle.
La felicità si trasforma in dolore.

La abbraccio e le dico <<non puoi lasciarmi>>.

<<Ti amo Zac>>
<<Anche io Vane>>dico sorridendo tristemente.
<<Gli altri sono tutti qui fuori..li faccio entrare>>sorrido e mi stacco da lei sentendomi più vuoto che mai.

Lei prima che possa fare una mossa mi attira a se e mi abbraccia;la stringo forte a me per poi alzarmi e andare verso l'uscita.

So che dovevo dirgli mille cose, che dovevo chiederle di rimmettersi con me,che non dovevo più lasciarla, ma se lei è felice così a me sta bene.Dovevo lottare di più forse...dovevo urlare al mondo di volte solo lei, e per sempre....

Esco dalla stanza senza guardare in faccia a nessuno,solo con le lacrime agli occhi e con un'obbiettivo non raggiunto.

Esco dall'ospedale e la luce del sole penetra nell'orbita del mio occhio,guardo il cielo,è cupo e nuvoloso,alcune gocce d'acqua rigano i miei vestiti e il mio volto,solo un raggio di sole penetra tra le folte nubi.
Perché non è più lo stesso il cielo??

Non ce la faccio senza di lei,senza una migliore amica,senza lei come ragazza,il suo sorriso caloroso di ogni giorno,che ti dava la forza di rialzarti e di dire "andiamo avanti,perché la vita è bella per essere vissuta".

Tornare a guardare il cielo e non sentire niente,perché chi dava senso a tutto,adesso semplicemente non c'è più, fa male,veramente male, e ti fa sempre di più sentire una nullità.

Mi copro il volto con una mano e prendendo il telefono digito un numero..
<<Pronto>>sento la sua voce dall'altra parte del telefono.
<<Lily>>

Un cielo senza stelle (wattys2018)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora