21 Settembre 2021
Un amore non finisce mai quando chi ha amato crede che sia finito. Non finisce quando si è ancora coinvolti, o si sta metabolizzando il dolore della perdita. Non finisce quando si trascorrono le notti insonni, incapaci di pensare ad altro che a quello che abbiamo perso, a ciò che ci è successo.
Un amore non finisce quando il tuo pensiero costante resta quello della persona con cui sei stato così bene, la persona che fai fatica a credere non sia più tua. Un amore non finisce col distacco e con la sofferenza.
Un amore finisce esattamente quando smetti di soffrire. Perché finché c'è il dolore, anche quello riesce a tener vivo il sentimento e a regalarti l'illusione di nutrire ancora un legame con la persona che hai perso. Qualcuno che non c'è più per te, ma che continua a viverti dentro, come se fosse parte stessa dei tuoi organi, un'estensione di te stesso.
Un amore finisce quando neanche quella sofferenza che ci ha illuso, tenuti stretti ad un sentimento di dolore - ma pur sempre legato alla persona che amavamo - esiste più.
Claudio se l'era sempre ripromesso: non avrebbe più pianto per Mario. Non avrebbe più sofferto per lui. Era finita, doveva soltanto accettarlo. Eppure sentiva un senso di angoscia attraversarlo, accompagnato dalla solita malinconia che non smetteva di tormentarlo da quando Mario era tornato a Verona.
Egoista. Era stato così che lo aveva attirato nuovamente nella sua trappola senza avergli mai dato l'alternativa per liberarsene. Aveva provato per anni a farlo ricredere, a suo modo. Per anni lo aveva rincorso cercando un punto di contatto, una soluzione che non avevano mai trovato, perché Mario non aveva voluto, incapace di tollerare la presenza di Francesco. E Claudio non l'aveva lasciato, quello era vero. Non lo aveva fatto perché non avrebbe mai rinunciato all'unica certezza che gli era rimasta col rischio di soffrire ancora, e così tanto da non riuscire a sopravvivere quella volta. Mario non aveva creduto alla sua sofferenza, non credeva al suo amore. Si sentiva sempre al di sopra di quel sentimento, come se fosse l'unico capace di provare così tanto, solo perché Claudio si era appoggiato a qualcun altro per sopravvivere. Non era mai riuscito a comprendere che si può reagire in maniera diversa al dolore e alla perdita, né quando avevano perso Aldo né quando loro due si erano lasciati. Mario si credeva superiore nelle sensazioni e nei sentimenti, come se solo ciò che provava lui, e nel modo in cui lo provava, fosse giusto.
Claudio sospirò cercando parcheggio sotto da Paolo. Non aveva intenzione di rientrare subito a casa e scontrarsi con la durezza di Francesco, che sembrava aver subodorato che qualcosa non andasse. Pur di non affrontare quella che era consapevole essere la verità Claudio si era rifugiato nei suoi pensieri. Aveva deciso di raggiungere Paolo a casa e parlare con lui per schiarirsi un po' le idee.
Non gli aveva parlato di Mario, di quanto lo avesse destabilizzato col suo ritorno. Non lo aveva fatto con nessuno, a dire il vero, perché se lo avesse detto a voce alta sarebbe diventato reale, e non sapeva se fosse pronto ad affrontarlo per davvero.
Una volta spenta la macchina si diresse verso il palazzo in cui viveva Paolo e senza neanche guardare premette come d'abitudine il pulsante del citofono.
Attese solo pochi istanti prima di sentire la voce stupita del suo amico. "Chi è?"
"Ehi, sono Claudio.", si annunciò.
Ci fu qualche attimo di strano silenzio. "Claudio?", gli chiese poi. "Non ti aspettavo."
Si stupì di tutte quelle cerimonie. "Beh, passavo di qua. Dai, aprimi."
"Io... ecco... aspetta un attimo."
In quell'istante Claudio si sentì un perfetto idiota. Avrebbe dovuto annunciarsi tramite una telefonata, chiedergli se potesse andare a trovarlo, ma preso com'era dai suoi pensieri e dai suoi problemi non si era preoccupato di farlo.
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Non mi avete fatto niente
FanficOPERA PROTETTA DA COPYRIGHT. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Un avvenimento doloroso ha allontanato Mario e Claudio, due giovani ragazzi che si sono amati ardentemente. Nonostante le riserve Mario decide di tornare a Verona proprio in occasione del matri...