Mario non aveva messo in conto i sentimenti di Dario. Non aveva messo in conto la sua presunta sensibilità, il fatto stesso che anche lui avesse una mente pensante e una capacità di analisi e di giudizio.
Non lo aveva fatto, perché era sempre stato una persona presuntuosa, abituata a credere di aver ragione, convinta di non dover rendere conto agli altri di quelle che erano le sue sensazioni.
Eppure Dario non era uno stupido, e questo lo aveva capito da subito. Si passò una mano tra i capelli mentre osservava il suo collega guidare verso casa sua. Lo stava accompagnando, da perfetto gentiluomo. E lo stava facendo nonostante avesse intuito qualcosa rispetto a Claudio. Ormai ne era certo.
Si lasciava guidare verso casa, comunque, perché ormai era in balia di qualcosa di talmente più grande di lui da non lasciargli possibilità di scelta. La decisione finale era comunque tutta nelle mani di Claudio, lui non aveva alcuna possibilità. E sebbene si fossero appena scambiati il respiro in un bacio indimenticabile Mario non si faceva illusioni. Sapeva che con Claudio era sempre stato così, tutte le volte che avevano provato a riavvicinarsi senza ottenere il risultato sperato.
Per questo, quando si rese conto di essere sotto casa sua, sorrise appena a Dario che, di tutta risposta, lo guardò con un'aria che non esprimeva nulla, almeno per quanto Mario ne capisse di lui, e spense il navigatore.
"Allora?", chiese timidamente facendosi spazio nella sua vita. In che modo, Mario non lo aveva ancora capito. Rimase in silenzio, quindi, aspettando che Dario proseguisse. E lo fece. "Questo non era un appuntamento galante, giusto?"
Come aveva immaginato, non era stato per lui difficile comprendere quale fosse la situazione. Non era stato per nulla affettuoso con lui le volte in cui si erano visti da soli, salvo poi divenire improvvisamente attento ogni volta che compariva Claudio, sia quella volta al Berfi's sia a cena quella sera.
"No, scusa.", si limitò quindi a dirgli.
"Non c'è bisogno di scusarsi. Sarebbe bastato che me lo dicessi, Mario. Tu mi piaci, sei una persona che mi interessa, per questo ho accettato di uscire con te, ma ci conosciamo appena. Mi sembra assurdo aver dovuto assistere a tutto quello che è successo senza averne la minima idea. Avresti dovuto dirmi la verità, e io ti avrei aiutato. Sarei venuto comunque."
Mario scosse la testa. Sapeva perfettamente di aver sbagliato. Sapeva di aver preteso troppo da quest'uomo sconosciuto che non sapeva nulla di lui. Eppure si vergognava così tanto di doversi umiliare in quel modo con una persona che non conosceva, che non gli era passato per l'anticamera del cervello dirgli la verità.
"Era una cosa stupida...", cominciò per dar voce ai suoi pensieri. "Non potevo dirti la verità. Mi avresti preso per pazzo."
Dario sorrise lasciando andare la testa contro il sediolino. "Credo che in amore si resti sempre bambini. Piuttosto...", continuò guardandolo intensamente. "Non capisco come il fidanzato del tuo amico possa non accorgersi che tra di voi c'è qualcosa."
Mario si sentì spaventato, ma anche lusingato da quella constatazione. "È così evidente?"
Dario rise, stavolta più distesamente. "Abbastanza."
"Sai", cominciò Mario, finalmente pronto ad aprirsi con qualcuno. "Un tempo siamo stati insieme. In un'altra vita." Gli sembrava davvero così. Come se fossero stati insieme in un'altra vita, in un momento così lontano da essere ormai inaccessibile.
"E poi?"
Gli avrebbe fatto bene aprirsi e parlarne con qualcuno, lo sapeva. Eppure non ne sentiva il desiderio. Anzi, ne era terribilmente spaventato. Temeva tutto quello che riguardasse Claudio e ciò che li legava, perché non era mai riuscito a spiegare di cosa si trattasse. Non per davvero, non a chi non li conoscesse da tempo. Riusciva ad essere se stesso soltanto con Valentina. Pensò che avrebbe dovuto telefonarle per rivederla. Nonostante lei fosse molto impegnata col lavoro era sempre disponibile per lui, e lo adorava come nessuno aveva mai fatto. Come se fosse una persona di famiglia.
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Non mi avete fatto niente
FanfictionOPERA PROTETTA DA COPYRIGHT. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Un avvenimento doloroso ha allontanato Mario e Claudio, due giovani ragazzi che si sono amati ardentemente. Nonostante le riserve Mario decide di tornare a Verona proprio in occasione del matri...