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1 Ottobre 2021

Aveva trascorso la notte in bianco, assalito da mille pensieri negativi, da mille paure differenti e dalla consapevolezza di essere nel torto. Claudio lo sapeva. Sapeva che si stava comportato come un codardo, ma non era nella sua natura prendere una posizione in un momento del genere, decidere di chiudere così meschinamente un rapporto di diversi anni con una persona che aveva pensato potesse rimanere al suo fianco per il resto della sua vita. Aveva sempre saputo che con Francesco non ci fosse lo stesso legame che c'era con Mario. Non si era mai illuso di poter costruire con lui un rapporto simile a quello che aveva avuto col suo ex, eppure si era convinto che potesse essere la persona adatta a restare al suo fianco, nonostante tutto. Francesco aveva dimostrato di volergli bene veramente, e lui non poteva che provare amore e riconoscenza verso la persona che aveva raccolto i cocci della sua vita rendendola di nuovo degna di essere vissuta.

Provò a respirare ma si rese conto che l'aria non gli arrivasse affatto ai polmoni. Era disperato. Non sapeva come comportarsi e non aveva avuto modo di confrontarsi con Francesco. Quella notte l'avevano trascorsa separati. Lui stesso aveva preso una stanza d'hotel perché, secondo tradizione, i due sposi non potevano trascorrere la notte insieme. All'inizio gli era sembrata una cosa stupida, ma non aveva voluto deludere sua madre e Francesco, e quindi aveva acconsentito. Col senno di poi era stata una manna dal cielo. Non sapeva se sarebbe mai riuscito ad affrontare il suo futuro marito proprio quella notte, dopo essere stato con Mario, col suo profumo ancora addosso e la sensazione di averlo dentro.

Forse la cosa migliore sarebbe stata confessare tutto, dire a Francesco quello che era successo, spiegargli la sua posizione. Probabilmente l'altro l'avrebbe odiato, quello era vero, però Claudio si sarebbe sentito sicuramente meglio. Era giusto illudere Francesco di un rapporto che non sarebbe esistito mai, quantomeno non come lui avrebbe voluto?

Sarebbe stato giusto vivere come se nulla fosse successo con Mario?

La risposta Claudio l'aveva, solo che gli faceva paura. Lo spaventava ammettere che la cosa giusta fosse lasciare Francesco. Lo spaventava la consapevolezza che avrebbe dovuto farlo in quel momento, vestito elegantemente, il giorno del loro matrimonio, mentre tutti gli altri lo attendevano fuori al municipio.

Era in quella stanza d'hotel e non sapeva come affrontare la giornata. Non aveva neanche preso una vera decisione. L'unica cosa che sapeva era che aveva la necessità di parlare con Francesco prima di sposarsi. Doveva essere chiaro, doveva parlargli di quello che era accaduto, doveva dirgli di Mario. E anche se non se la sentiva di rivelargli il tradimento gli avrebbe confessato di essere confuso. Forse Francesco avrebbe voluto celebrare lo stesso il matrimonio, o forse no. Ma intanto lui sarebbe stato onesto con i propri sentimenti.

Si sistemò l'abito, ancora agitato. Si sentiva un emerito sciocco. Uno stupido che non sapeva come affrontare il proprio destino. Un idiota vestito da sposo che tutto voleva fare fuorché sposarsi.

Mentre era assorto in quei pensieri, riflettendo la propria immagine nello specchio, sentì qualcuno bussare alla porta.

Eppure non aveva ancora chiamato Francesco per chiedergli di raggiungerlo ed erano d'accordo che si sarebbero visti direttamente in municipio.

Che anche lui avesse qualcosa da dirgli? Che avesse intuito che le cose non fossero trasparenti?

Andò subito ad aprire cercando di sembrare il più calmo ed equilibrato possibile, ma si stupì nel trovarsi lì davanti Paolo Pini, e non il suo futuro marito.

"Paolo, che ci fai qui?"

Anche Paolo era vestito elegantemente, ed era quella una delle poche occasioni in cui Claudio l'aveva visto vestito così. Doveva ammettere che in quelle vesti sembrava persino un ragazzo serio.

Non mi avete fatto nienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora