10 Ottobre 2021
Claudio aspettava quel momento da tempo. Non andava spesso a trovare Aldo perché sapeva di non reggere a tutto quel dolore.
Finché lo evitava, finché riusciva a schivarlo, stava più o meno bene. Era tranquillo, se non altro. Quando però guardava in faccia al dolore, quando si faceva attraversare da lui, stava così male che per un po' di giorni faticava anche a vivere normalmente la sua vita.
Era strano, eppure era sempre stato così. Chiudeva le sue emozioni in compartimenti stagni, e riusciva a mandare avanti una parvenza di serenità finché poi non apriva il vaso di Pandora e veniva giù tutto. Completamente l'opposto di Mario, il suo esatto contrario. Mario viveva il dolore sulla propria pelle, si faceva accompagnare da lui nel corso delle sue giornate. Mario era dolore, quando stava male. Viveva i momenti difficili con tutta la sofferenza di cui era capace, e Claudio l'aveva sempre invidiato per questo. Era un comportamento che lo faceva stare male, certo, ma che gli consentiva di riversare fuori tutto ciò che di negativo aveva assorbito pian piano. Claudio invece serbava tutto e per non far uscire fuori il dolore evitava di pensarci. E così la negatività restava con lui, pronta a sopraffarlo quando meno se l'aspettava, alla prima occasione utile.
Non aveva mai imparato che il dolore va vissuto, altrimenti non si potrebbe vivere. Non aveva mai imparato che, come diceva qualcuno, la morte si sconta vivendo.
Continuò a camminare senza neanche lanciare un occhio alle lapidi. Era già abbastanza il proprio dolore, e non era necessario nutrirsi di quello degli altri.
Volti sconosciuti che appartenevano a un altro mondo, ormai. Volti di persone che Claudio non aveva mai visto, ma che improvvisamente gli sembravano così vicine. Sospirò forte e continuò a guardarsi la punta delle scarpe mentre camminava. Non aveva idea di cosa stesse facendo. Sentiva soltanto l'esigenza di andare, di continuare. Non aveva neppure preventivato che sarebbe accaduto. Quella mattina si era svegliato con una strana sensazione, ma non aveva potuto far altro che accoglierla. Sapeva che fosse arrivato il momento.
In non molto raggiunse la lapide che gli interessava e alzò lo sguardo.
Non era preparato al dolore che l'investì. In fondo non si è mai preparati al dolore.
Si rese conto che stesse tremando, ma non gl'importava. Poggiò i girasoli che aveva acquistato proprio sulla lapide.
"Girasoli, come piacciono a te.", disse senza riuscire a trattenersi. Troppi pensieri ad affollare la sua mente, la propria voce come un sussurro a contrastarli.
"Non riesco proprio a dimenticarmi di te, sai?", cominciò, sperando che nessuno lo sentisse perché si sarebbe vergognato di parlare da solo. In qualche modo gli fu utile trovarsi faccia a faccia col suo dolore più grande. Si rese conto che affrontandolo avrebbe tirato fuori alcune cose che erano rimaste sepolte per lungo tempo dentro di lui. Ora poteva capire Mario, la motivazione che l'aveva spinto a fuggire da lui. Poteva capire il suo atteggiamento così sfuggente in passato, riusciva a comprendere persino il motivo per cui l'aveva lasciato.
Non lo condivideva, perché era ancora convinto che il dolore e le difficoltà andassero vissute assieme in una coppia. Non ci si abbandona nel momento del bisogno, non ci si perde l'un l'altro invece che affrontare insieme i momenti difficili.
Quella sarebbe stata la cosa che non gli avrebbe mai perdonato. Eppure si sentiva già diverso nei confronti di Mario. Gli mancava, quella era la verità. Cercava di trovare un senso al motivo per cui erano ancora distanti, ma non riusciva a farlo. Si convinceva che in fondo fosse meglio così, che dovesse aspettare, analizzare la situazione fino in fondo, ma non riusciva più a contenere la sua voglia di stare insieme a Mario. Più volte era stato sul punto di telefonargli e spesso era arrivato perfino a cercare il suo nome in rubrica ma non riusciva mai a trovare il coraggio per far partire la chiamata. In fondo non avrebbe saputo neanche cosa dirgli, in verità.
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Non mi avete fatto niente
FanficOPERA PROTETTA DA COPYRIGHT. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Un avvenimento doloroso ha allontanato Mario e Claudio, due giovani ragazzi che si sono amati ardentemente. Nonostante le riserve Mario decide di tornare a Verona proprio in occasione del matri...