34

2.2K 260 123
                                    


Dopo una giornata pesante e distruttiva l'unica cosa che si desidera, spesso, è stare soli con se stessi, rilassarsi, chiudersi in un silenzio di tranquilla nullafacenza.

Claudio era steso sul divano mentre cercava di fermare la mente. Era difficile non ripensare a ciò che era accaduto quella mattina con Francesco, o quella sera con Mario. Era difficile tornare ad essere la persona spensierata che era stato. Forse non era ancora arrivato il momento. Era davvero difficile limitare i sensi di colpa che rischiavano di mangiargli gli organi. Impossibile fare a meno di quella sensazione di benessere che lo stava invadendo, però. Nonostante si sentisse la persona peggiore del pianeta non riusciva a non pensare a Mario, al fatto che, se anche avessero litigato, e sebbene lui avesse sbagliato alla grande, finalmente avrebbero potuto ripartire da zero, senza l'ombra del passato a tormentarli e senza errori a minacciare il futuro.

Mentre rifletteva e stava quasi per addormentarsi, svuotato dalle mille angosce che si era portato dietro nei giorni precedenti, sentì bussare alla porta.

Si chiese chi potesse essere a quell'ora. Era ormai quasi notte, e non aspettava nessuno. Si alzò lentamente dal divano e si diresse alla porta cominciando a supporre nella sua mente che potesse trattarsi di Paolo o di sua madre, che gli aveva telefonato continuamente durante quel giorno, ma non era di certo un orario in cui lei soleva uscire di casa. Aveva pensato a tutti, persino a Mario, tranne che a Francesco. Fu per quella ragione che, quando controllò dallo spioncino e vide la figura del suo ex futuro marito sobbalzò dallo stupore. Cosa ci faceva lì? Era andato a parlargli per cercare di chiarire la situazione?

Senza pensarci ulteriormente aprì la porta e lo guardò intensamente. Francesco non gli diede neanche il tempo di aprirla del tutto che gli saltò al collo, stringendolo forte e lasciando Claudio interdetto. Non si aspettava un'accoglienza simile, avendo avuto una brutta discussione proprio quella mattina, ed essendo lui a conoscenza del tradimento. Cos'era accaduto?

Ricambiò l'abbraccio timidamente e un po' in difficoltà. "Franci?", gli sussurrò piano, ancora stordito da quell'improvvisa ed inaspettata presenza.

"Claudio...", gli rispose l'altro lasciandosi andare a un singhiozzo.

Si rese conto così che stava piangendo. Provò per lui un'infinita tenerezza. Solo in quel momento comprese quanto male effettivamente gli avesse fatto. Doveva essere terribile scoprire in quel modo un tradimento, il giorno prima delle nozze.

Claudio era cosciente che Francesco lo avesse amato sempre più di quanto avesse fatto lui. Pensava che in una coppia ci fosse sempre quello più dipendente dall'altro, quello il cui sentimento fosse più totalizzante, e credeva che tra lui e Mario fosse lui stesso la parte più coinvolta. Eppure, se ci pensava bene, ciò che lui e Mario provavano sembrava essere più simile di quanto avesse pensato in passato.

Con Francesco non era così. Francesco lo amava più di quanto lui stesso era stato disposto ad ammettere, perché è più semplice credere di essere alla pari.

Era così chiaro, però, che lo amasse così tanto. Era trasparente come l'acqua, certo come la morte. Francesco provava per lui ciò che lui provava per Mario.

"Io non ce la faccio senza di te, Claudio...", si lasciò scappare l'altro prendendo a baciargli lentamente il collo e continuando a stringerlo come se potesse scappare da un momento all'altro.

Claudio rimase pietrificato. Non si aspettava che Francesco potesse tornare, non immaginava che ci sarebbe stato un riavvicinamento. Chissà per quale motivo aveva dato per scontato che fosse finita.

Sentì l'altro tremare sotto al suo corpo e poi spostare il volto dal suo collo e avvicinarlo al proprio. Le labbra di Francesco si spostarono sulla sua mascella per baciarla delicatamente avvicinandosi sempre di più alle labbra. Era completamente fuori controllo, mentre Claudio non aveva idea di come reagire. Sapeva di essere nel torto, ma non era stando con lui che avrebbe risolto la situazione appagando il senso di colpa che lo stava divorando.

Non mi avete fatto nienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora