Nuras I : I Rapimenti - Le Scelte [Completa]

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Avendo lasciato in sospeso la proposta di questa entità al mio interno, ho passato, ovviamente, un'altra notte insonne. Mi chiedo perché... Cosa ho mai fatto di male nella vita per meritarmi tutto questo? Ogni volta, ogni stramaledetta volta che provo a chiudere gli occhi vedo sempre quell'uomo comparire da dietro le palpebre e provare a importunarmi.

L'entità mi ha assicurato che lei non c'entra nulla in questa storia, ma che avrebbe comunque il potere di impedire a quella manifestazione di infestare i miei sogni.

Non so quanto le potrei credere... Continuo ad avere il sospetto che sia lei a impedirmi di dormire correttamente, per avere così la possibilità di incastrarmi con quel suo inquietante, benché allettante, accordo.

Durante la notte, sono stata più volte tentata di accettarlo: quell'uomo, se così lo posso definire, era veramente fastidioso, senza contare che questi due giorni non sono stati molto leggeri, così come i mesi precedenti. Però, se c'è una cosa che ho imparato di me stessa è che so essere molto cocciuta e determinata. Infatti, ora ne sto pagando il prezzo.

Clonega se n'è accorta in qualche modo, tanto che, con mia grande sorpresa, ha avuto il coraggio di mostrarmi, sottovoce, la sua preoccupazione.

Mi chiedo come abbia fatto ad accorgersene con questo cappuccio che le copre il volto. Mi chiedo come faccia a vedere in generale! Forse è un tessuto leggero che le consente di vedere cosa fa e dove sta andando, mentre a noi ci impedisce di vedere lei e il suo volto. Mi chiedo, anche, perché loro abbiano voluto attuare una scelta simile... Forse per evitare di guardarli negli occhi? Non è l'unica obeerean della base, ne ho visti molti altri che seguono silenziosi e servizievoli i loro padroni e che hanno il proprio volto coperto da questo cappuccio. Perciò, non penso che possa essere per evitare di provare i sensi di colpa.

La guardo di sottecchi, per non attirare l'attenzione su di lei. Non voglio che possano capire che sta volontariamente infrangendo le regole che hanno imposto a lei e a tutta la sua specie.

Sono, però, contenta del suo interessamento, perché significa che ha riflettuto sulle mie parole e sta iniziando a sciogliersi e a parlarmi come se fossi un suo pari, una sua amica o, quanto meno, una sua compagna di prigionia, anziché come un suo superiore. So che siamo solo all'inizio e so che c'è ancora tanta strada da fare prima che mi possa parlare senza più essere spaventata nel farlo con più franchezza.

Cerco di rassicurarla, non appena siamo da sole, mostrandole un sorriso. Non voglio dirle che non riesco a dormire, perché non voglio dare importanza a questi incubi.

Clonega si limita ad annuire, ma dalla sua espressione non trapela nient’altro. Probabilmente non sa ancora come far uscire le sue emozioni correttamente.

Arriviamo davanti alla porta della palestra di Dharm e vedo con stupore che ci sono con lui anche Axael e Xhefion. Noto che c'è perfino Alex ad aspettarci. Non posso fare a meno di lanciargli uno sguardo pieno di imbarazzo nel ricordare lo scontro avvenuto ieri, quando sono scappata dall'ufficio di Janek.

«Come mai siete qui?» chiedo per mascherare le mie sensazioni. In realtà, immagino la loro risposta, ma non so come interpretare la presenza di Alex. Che diamine ci fa qui, in questo gruppo così male assortito? Non è che Janek ha fallito nel tranquillizzare i suoi colleghi? Li guardo con attenzione, cercando di trovare un elemento che mi faccia capire la verità, ma non percepisco nulla.

"Ragazzina, lo vuoi capire che tutti e quattro vogliono studiarti? Anche quello che tu definisci amico! Come si chiama? Ah, sì, Xhefion!", mi rimprovera l'entità con un timbro vocale aspro.