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«Xhefion, che ti è successo?» esclama Chiara, preoccupata, rompendo questo silenzio innaturale.

«Non hai più tempo!» tuona, senza più fiato, facendomi contorcere lo stomaco.

Aggrotto le sopracciglia, turbata. «Xhef, lo so! Me l’hai detto tu, no?» esclamo con il cuore a tremila e nel panico. Perché sta reagendo così? Dopotutto, mi ha detto lui che Deimon verrà in mattinata! Ho un fremito di paura. Oppure… Possibile che sia già arrivato? Allora, come potrò scappare da qui?

Lo guardo spaventata e penso anche che abbiano deciso di uccidere Alexis all’insaputa di Kyron o che la vogliano portare subito su Nuras per evitare che i Nahass tentino di salvarla. I miei pensieri si fanno sempre più veloci e caotici.

Lo vedo scuotere energicamente la testa. «Vogliono ucciderti, Ayl!» urla al limite della rabbia, sobbalzo.

Mi sento spaesata, mi gira la testa, indietreggio e le gambe sbattono contro il lato del letto. Perdo l’equilibrio e cado all’indietro sul morbido piumone. Uccidermi? Solo per il mio comportamento a pranzo? Non è possibile! Sono incapace di trovare una risposta.

«Perché?» domanda Chiara al mio posto. Sono troppo sotto shock per parlare.

Mio fratello distoglie per un attimo lo sguardo da me e lo posa su di lei, poi ritorna a guardare me con un’espressione seria e grave. «Vogliono prendersi gli onori finali al posto tuo. Ucciderti sarebbe il modo migliore per non farsi screditare da Kyron. Non vogliono che sia una Terrestre a vincere la gara» ci spiega con la voce che gli trema per la rabbia.

Sussulto, spaventata e nauseata. Vincere la gara? Si è sempre trattato solo di questo? Ero solo un mezzo per raggiungere Alexis? Ho fatto, dunque, inconsapevolmente il loro gioco? Non ci posso credere…

Ayl, ma di che ti stupisci? L’hai sempre saputo! Hai sempre saputo che non ti avrebbero mai lasciata andare! Per questo hai fatto di tutto pur di scappare da qui!”, mi fa notare Shaeyvra con tono serio e per nulla turbato.

«Quei bastardi! Dopo tutto quello che hai dovuto subire e stai subendo a causa loro!» urla mio fratello col volto paonazzo.

Ho la gola secca e il cuore batte all’impazzata. «Janek è d’accordo con loro?» gli chiedo in un sussurro.

I suoi occhi si spalancano per la sorpresa. «Cosa? No! Ovvio che no! Lui e pochi altri hanno votato in tuo favore. Sanno benissimo che è una follia e insensato questo omicidio!» risponde, cercando di addolcire la voce.

Mi viene incontro e mi prende le mani, stringendole con calore. Alzo il mio sguardo su di lui e delle lacrime traditrici solcano il mio viso, bagnandomele. Il suo dolore mi colpisce in pieno.

«Non piangere, Ayl. Vedrai che ce la faremo, ma dobbiamo andare, adesso!» dice, sorridendomi dolcemente, e mi asciuga le lacrime.

Chiara si allaccia alla vita il mio marsupio, mentre Xhef mi aiuta ad alzarmi, mi afferra la mano e mi trascina fuori dalla stanza.

Passiamo oltre il corpo svenuto del mio aggressore e iniziamo a scendere precipitosamente le scale.

Dalle vetrate noto che la notte si sta sostituendo al giorno. Il cielo si sta schiarendo, l’alba è vicina, così come l’arrivo di Diemon e la mia morte.

«Ayl, perché non ci rendi invisibili tutti quanti e scappiamo?» mi domanda Chiara a bassa voce, mentre scendiamo i vari piani. Mi fermo di colpo e li guardo in silenzio. Xhefion mi guarda incuriosito e in attesa.

Nuras I : I Rapimenti - Le Scelte [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora