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L’ora della partenza arriva in un attimo. Io e Alexis speriamo con tutto il cuore che la missione riesca senza intoppi, anche se io, devo ammetterlo, inizio ad avere seri dubbi e temo che non riuscirò mai a tornare a casa sana e salva, come ho promesso a Francesca. Shaeyvra, inoltre, non si pronuncia. Nemmeno lei sa cosa pensare a riguardo.
Mentre aspettiamo che tutti gli altri si preparino, io, non senza imbarazzo, mi affretto ad avvisare Alexis della mia decisione di salvare la mia amica e tutti gli altri e di condurli nella sua abitazione nel Lazio.
Mi sorride con gentilezza. «Tranquilla. Tanto quella casa, al momento, non la usa nessuno» mi rassicura gentile. Non so cosa dire, la sua gentilezza non conosce limiti.
«Siete pronte?» domanda Milena con uno sguardo serio, riportandoci al cupo presente.
Alexis annuisce e Milena si rivolge verso di me per avere conferma. Abbasso lo sguardo. Ho il cuore a mille. Devo fare il gioco dei miei nemici per mandare avanti la missione, per cui devo stare attenta a come mi muovo per non destare sospetti, benché sappia che Janek, Xhefion e Chiara sanno già che farò di tutto pur di andarmene da lì.“Ragazzina, non sarà come quando eri ancora nella Base: eri sola in quel momento e non avevi nessuno da proteggere… Non abbassare mai la guardia”, si intromette Shaeyvra.
Ho un tuffo al cuore. Sì, lo so. Non c’è alcun bisogno che me lo ricordi.
Chiudo gli occhi per concentrarmi e sospiro. Torno a guardarla e annuisco con decisione.
Alexis si avvicina a me e poggia la sua mano sulla mia spalla. Sorride con decisione, poi si rivolge agli altri. «Mi raccomando, tutti pronti per ogni evenienza. Non deve andare storto nulla, chiaro?» impartisce con autorità. I pochi presenti annuiscono e noi ci voltiamo e ci dirigiamo verso l’uscita secondaria che porta direttamente al bosco.
Durante il tragitto non parliamo né ci guardiamo, ma l’aria è carica di attesa e tensione.
Raggiungiamo la nostra meta e ci fermiamo. Ho il cuore che pompa al massimo. Il varco è lì, a non meno di cento metri da noi. Silenzioso e minaccioso, che ride al mio arrivo e mi ricorda che, alla fine, non sono mai stata libera e che, in un certo senso, ho fatto il loro gioco. Ma mi ricorda anche le promesse che ho fatto e che dovrò mantenere e quelle che, sono pronta a scommettere, non riuscirò a rispettare.
Il cuore mi batte impazzito, sembra voler scappare e anch’io ho il desiderio di andarmene e abbandonare tutto.
«Pronta?» domanda Alexis, facendomi gelare il sangue. La osservo in silenzio. È pallida e capisco lo sforzo enorme che sta facendo per aiutarmi a salvare la mia famiglia. Mi chiedo ancora perché stia facendo tutto questo. Dopotutto, mi ha raccolta da terra, sono praticamente un’estranea per lei.
“È quello che faresti tu”, mi ha detto lei non appena aveva sentito la situazione. Sì, è vero. Ma io lo farei a prescindere perché non sopporto le ingiustizie.
«No… e tu?» rispondo alla sua domanda.
«Nemmeno.» Si sistema, con nervosismo, una ciocca dietro l’orecchio.
Mi si stringe il cuore. Come non darle torto? In fondo, lei si sta consegnando nelle mani dei suoi persecutori.
«C’è una cosa che dobbiamo fare, prima di andare» avvisa con la voce leggermente tesa e io la osservo in silenzio e incuriosita; resto in ascolto. «Devi colpirmi con un pugno.» Inarco le sopracciglia. La guardo più sbalordita che perplessa.
«Perché?»
Mostra un sorriso mesto. «Semplice, perché così sarà più credibile. Devo dare l’idea di aver opposto resistenza. Inoltre, dovrò fingere per tutto il tempo che io ce l’avrò con te…» spiega tutto d’un fiato, con gli occhi illuminati da una strana luce, simile all’eccitazione e alla follia messe insieme.
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Nuras I : I Rapimenti - Le Scelte [Completa]
Science Fiction••• ❄️ Terza classificata nel NecSharing Contest di Giuli2hope ❄️ ••• ••• ❄️ Seconda classificata nel terzo turno del contest Nuovi Talenti 2019 nella categoria Fantascienza ❄️ ••• Ayl Caludio è una ragazza orfana di diciotto anni che vive con i suo...