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Inarco un sopracciglio a questa affermazione. Caso anomalo? Più di così? Non posso fare a meno di guardarlo nel panico. «Quali capacità possiedo?» mormoro.

Scuote la testa, sconvolto. «Credo molte... e non ho mai e dico mai visto una persona possederne così tante senza impazzire.» Sussulto, spaventata. «Ne hai moltissime. Le più potenti sono quelle che tu hai visto emergere. L'implosione significa proprio questo: il vetro di Surhua, per la quantità e la potenza di queste miriadi di capacità, non ce l'ha fatta a resistere ed è collassato su se stesso. Non so se complimentarmi o se temere per te.»

Sussulto spaventata per quest'ultima parte. Teme che io possa impazzire all'improvviso come il vetro di Surhua? Ma se non l'ho fatto finora, perché dovrei farlo proprio adesso? «Perché?» La mia voce è angosciata e sento il sangue defluire dalle guance.

«Per vari motivi: in primo luogo, non so se avrai problemi a gestirne così tante. Inoltre, non so nemmeno come fai a non impazzire. Un controller normale può sopportare al massimo tre o quattro capacità, superato questo limite diventa pazzo o collassa... In secondo luogo... beh, è semplice: essendo una terrestre, ho paura che Deimon possa farti qualcosa che non ti piacerebbe. Inoltre, come ti ho detto, hai concentrata dentro di te quantità enormi di capacità, così potenti che potresti essere preda facile di Deimon e della sua famiglia» spiega e reprimo un brivido di terrore al solo pensiero.

Lo vedo accigliarsi e assumere un'espressione seria e preoccupata. Lo osservo in silenzio con il medesimo umore e con il cuore in gola. «Il consiglio che ti do è che, quando tra otto mesi sarà qui, tu dovrai essere non dico la più normale ma almeno dimostrare meno capacità e meno potenza di quanta ne hai in realtà.»

I miei pensieri si focalizzano solo su una cosa: ho otto mesi di tempo per imparare tutto. Ce la farò mai a scappare da qui prima che lui arrivi? Mi sento soffocare. Ho paura che il tempo non sia sufficiente.

Sento il suo sguardo intenso addosso. Di' qualcosa!, mi incita la vocina con agitazione, ma l'unica cosa geniale che mi viene in mente è quella di annuire con un cenno della testa. Beh, sempre meglio di niente.

Janek prende le mie mani, sorprendendomi, e le stringe tra le sue avvicinandole al petto. Ho un fremito e le mie guance diventano due tizzoni ardenti. «So che ce la puoi fare, confido in te» ammette con un'espressione seria che non mi fa dubitare dei suoi pensieri.

Lo vedo sfoderare un sorriso sghembo. «Dai, vogliamo iniziare?» aggiunge con un'espressione divertita.

Annuisco esitante e ancora con il cuore in subbuglio. Ho parecchie cose su cui riflettere: il suo strano atteggiamento, le mie enormi capacità e Deimon, che ormai sta diventando un pericolo sempre più incombente.

Mi porto più vicina all'ampia finestra che dà a una veduta spettacolare. Noto i grossi tronchi degli abeti non molto distanti da noi. Mi ritorna in mente il viaggio che abbiamo fatto la sera prima per raggiungere Frascati. Mi chiedo, ancora una volta, dove ci troviamo esattamente...

Janek mi lascia la mano e io ritorno a guardarlo perplessa. «Per poter iniziare devi sentire una specie di tepore che ti scorre nel corpo» spiega con dolcezza, facendomi ricordare lo scopo della mia presenza qui.

Per sentire il torpore, dovrei chiudere gli occhi? In realtà, non ho la più pallida idea di quello che dovrei fare. Gli lancio un'occhiata perplessa, ma lui non intuisce la mia domanda, perciò, anche se non ne ho idea, chiudo gli occhi e cerco di annullare i miei pensieri concentrandomi sui battiti del mio cuore.

Tento di trovare questo fantomatico tepore di cui mi ha parlato Janek, ma l'unica sensazione simile è quella della mia temperatura corporea. Però... non credo che intenda questo.

Nuras I : I Rapimenti - Le Scelte [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora