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Alexis ci ricorda, forse, per l'ultima volta cosa dobbiamo fare prima di salire sulla sua auto nera, tirata a lucido. Due membri dei Nahass si siedono ai posti anteriori e partono per la volta di un paese confinante a Gaiela, se non sbaglio si dovrebbe chiamare Ivrea,provincia di Torino.

I modi di fare della principessa mi fanno venire in mente una mamma apprensiva che deve lasciare i suoi figli a casa da soli per la prima volta, ma, soprattutto, mia zia e il giorno in cui si era precipitata dall'amica che aveva perso il figlio.

Mi chiedo cosa sarebbe successo se io e Marco le avessimo dato ascolto, se fossimo rimasti in casa come ci aveva chiesto di fare. Sarei stata catturata ugualmente? O avrei continuato a vivere la mia vita di sempre, benché nella paura per quelle sparizioni?

"Ragazzina, ormai sei qui. È inutile continuare a pensarci", si intromette Shaeyvra, cercando di farmi pensare ad altro.

Sì, hai ragione. Qualcuno mi tocca la spalla, sussulto e mi volto a vedere chi sia. Fexo mi sorride con modi amichevoli e rassicuranti.

Diego, come prestabilito, attiva subito una barriera che percorre tutto il perimetro della residenza, usando un dispositivo che ha in mano: una sorta di telecomando lungo e sottile, munito di una miriade di pulsanti di vari colori. Poi, i ragazzi che hanno partecipato con me alla missione pomeridiana si voltano e mi scrutano preoccupati. Arrossisco di colpo chiedendomi cosa vogliano.

«Pensi che potrebbero voler prendere sia te che Alexis con un solo colpo?» ipotizza subito Elena, restando accanto alla sorella.

Sussulto e la guardo spiazzata. Rimango in silenzio. In realtà, non so cosa dire e percepisco l'aria intorno a noi farsi più densa e fredda.

«Magari lo faranno tra due giorni, quando lei ritorna e non se l'aspetta» ipotizza Ryan, preoccupato.

Mi rianimo e scuoto la testa. «Ma loro non sanno che lei se ne è andata» obietto e tutti concordano e si incupiscono.

«Quando verranno, verranno! Non ci potremo fare nulla!» esclama Diego con un tono nervoso e spazientito e chiude qui la questione. Da uno sguardo, capisco che è irritato e preoccupato perché sarebbe voluto andare con sua moglie, ma la principessa ha preferito tenerlo qui per aiutarci ad affrontare qualsiasi problema e qualsiasi possibile attacco dai nostri nemici. «Però, mentre aspettiamo il loro arrivo, sarebbe meglio prepararci. In questo modo, se ci attaccheranno, non ci faremo prendere dal panico e li aspetteremo preparati» propone con un sorriso complice.

Sì, è la cosa migliore da fare. Diego ha avuto una bella pensata: tenere la mente occupata con qualcosa, anziché lasciarsi trascinare dalla depressione e dall'angoscia.

Vedo che è opinione generale fare qualcosa di costruttivo, così accettiamo. Diego chiama gli altri uomini che sono ancora dentro e spiega a tutti come si svolgerà la situazione: in questi giorni faremo allenamenti intensivi. Abbiamo poche ore per essere pronti e, per non correre rischi o sorprese, Diego pensa che sarebbe meglio dividerci in più gruppi: il primo gruppo, quello composto da lui, me, Fexo, Krox, Ryan, Lien, le due gemelle, Sheira e Timus si allenerà all'interno della palestra. Pronuncia altri nomi ai quali dice di rimanere dentro la residenza a svolgere le proprie faccende all'interno di laboratori o cose del genere. I restanti, invece, si prepareranno di fuori, in modo tale da avvisare per tempo un attacco improvviso dei nemici.

«La medesima cosa si svolgerà anche domani, solo che invertiremo i ruoli: noi fuori e voi dentro, mentre quelli che devono lavorare in laboratorio, beh... rimarranno in laboratorio. Non possiamo fare in un altro modo perché è importante la vostra presenza qui» termina Diego con voce perentoria per farsi ascoltare da tutti. Chi ha chiamato per svolgere il proprio lavoro altrove annuisce e si volta per eseguire gli ordini appena dati. Noi, invece, ci avviamo verso la palestra come una scolaresca si dirige verso la propria classe.

Nuras I : I Rapimenti - Le Scelte [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora