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Il suono della tromba che ci richiama per il pranzo arriva all’improvviso con quel suo rumore così fastidioso e assordante che mi fa scappare sempre un involontario e sonoro sbuffo. Mi alzo, seguita dai miei due amici, e ci incamminiamo verso l’edificio.
“Ayl, come procede la situazione?”, mi chiede, all’improvviso, la voce preoccupata di Milena.
Lenta… ma non toccheranno Alexis, sono tutti presi dal momento… Adesso devo presentarmi a pranzo assieme a tutti gli altri, dopodiché inizierò a studiare la situazione e a capire quando potremo scappare da qui, le spiego, un po’ dispiaciuta di non poterle dire altro. Milena si limita ad annuire e a lasciarmi la mente sgombra.
Io, Xhefion e Chiara, entriamo nella mensa e ci sediamo a tavola, a eccezione della mia amica che è costretta a restare in piedi alle mie spalle.
Non appena la sala si finisce di riempire, entrano tutti assieme solo degli obeerean Terrestri che iniziano a servirci il piatto del giorno.
Ho un fremito. Che scherzo è questo? Perché ci sono solo i Terrestri? Perché hanno tutti il volto scoperto?
Nel vederli passare tra i tavoli, mi sento ribollire di nausea e di rabbia e con me anche Shaeyvra. “Ayl, guarda: non sembrano più umani! Non sono più come Chiara!”, esclama, attonita, come un’eco dei miei pensieri.
Mi obbligo a osservarli attentamente negli occhi e vedo con rabbia mista a disperazione la loro opacità: i loro volti sono diventati privi di espressioni, sono apatici.
Digrigno i denti e porto le mani sotto il tavolo mentre le stringo a pugno. Sento i nervi tendersi dolorosamente e il sangue passare a rilento tra le dita. Il mio pensiero corre a Chiara, che è in piedi dietro di me e che se li vede girare per i tavoli in questo modo, impotente quanto me.
Un tocco alla mia mano destra mi fa riscuotere dai miei pensieri. Mi volto di scatto verso di lui e noto subito la sua espressione rammaricata, ma che mi intima anche di calmarmi.
Abbasso lo sguardo sulla sua mano stretta sulla mia, tento di distendere i nervi, per imitarlo, ma non ci riesco molto.
Sposto lo sguardo sul tavolo. No, Xhefion ha ragione: non è il momento di fare scenate. Prima scapperemo da qui e poi gliela farò pagare per tutto.
Ritorno a osservare il bancone dove sono seduti Axael e gli altri. Lui intercetta il mio sguardo, facendomi sobbalzare sul posto. Cerco di mascherare la sorpresa, sistemandomi meglio sulla panca.
«Un brindisi» esordisce, all’improvviso, con la sua faccia da serpe, mentre si alza in piedi e cattura l’attenzione di tutti su di sé. «Ad Ayl che è riuscita a condurre a noi, con l’inganno, la traditrice Alexis!» prosegue, alzando il bicchiere colmo di Řɧüja verso di me.
Tutti esplodono in un coro euforico. Esito, guardo Xhefion che ha alzato anche lui il calice e mi fa cenno di imitarli. Stringo le labbra, contrariata, ma, alla fine, afferro il mio calice e lo alzo leggermente, mostrando un sorriso forzato. Ne prendo un sorso per rispondere al loro coro.
«Ayl, raccontaci com’è andata! Come sei riuscita a convincere Alexis?» mi domanda, all’improvviso, uno dei colleghi di Axael, dopo aver bevuto una gran quantità di quel liquido scuro. Credo che ne abbia bevuto già un bel po’, perché sembra leggermente alticcio.
La mia piccola parte vendicativa spunta fuori all’improvviso, facendomi sentire inaspettatamente audace. Ma sì! Perché non accontentarli?
Mi volto verso di loro e sfodero un sorriso provocatorio. «Mm, vediamo dove poter cominciare…» inizio a dire con una nota leggermente sprezzante, mentre tamburello il mento in modo scenico. Appoggio entrambe le mani sul tavolo e mi spingo verso l’alto, alzandomi con lentezza.
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Nuras I : I Rapimenti - Le Scelte [Completa]
Science Fiction••• ❄️ Terza classificata nel NecSharing Contest di Giuli2hope ❄️ ••• ••• ❄️ Seconda classificata nel terzo turno del contest Nuovi Talenti 2019 nella categoria Fantascienza ❄️ ••• Ayl Caludio è una ragazza orfana di diciotto anni che vive con i suo...