Mi sono persa. Per quanto possa sembrare assurdo, mi sono persa mentre tentavo disperatamente di ritrovare la via di casa. È una cosa decisamente da me.
Il senso dell'orientamento non è sicuramente una cosa che possiedo, perciò mi sono fatta dare una mano da dei poliziotti che mi hanno riaccompagnata a casa senza farsi troppi problemi.
Quando mia mamma mi ha visto in quell'auto si è preoccupata, ma dopo averle raccontato cos'è successo si è calmata.
Credo che passare l'ultimo pomeriggio libero, prima della scuola, sul bordo della mia piscina sia la cosa più piacevole di questa terra.
Domande su cosa potrebbe succedere quest'anno nella mia nuova scuola si susseguono l'una dopo l'altra, facendomi salire l'ansia.
Come saranno le persone che incontrerò? Riuscirò ad avere un bel rapporto con le persone che mi circonderanno, esattamente come a Los Angeles?
Mentre lascio che la mente immagini la giornata di domani, chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi per evitare di lasciarmi prendere dal panico.
Il quartiere in cui viviamo adesso è molto più silenzioso rispetto a quello in cui ci trovavamo a Los Angeles, ed è una cosa davvero positiva per me, dato che odio il rumore.
"DAI SMETTILA"grida una ragazza ridacchiando.
Quando mi volto per cercare di capire da dove possa provenire questa voce fastidiosa, vedo un ragazzo e una ragazza correre insieme esattamente davanti a casa mia.
"Dai,dove vai?"chiede lui.
I due corrono e continuano a ridere. Vedere due ragazzi così felici e innamorati mi fa tornare in mente la mia relazione precedente com Set e le cose che abbiamo passato insieme.
Uscivamo spesso insieme, passavamo le serate a vedere film e ci divertivamo come non mai.
Poi Sindy ci ha invitati alla sua festa di compleanno. Io avevo detto che non ci sarei andata,mentre Set ha preferito farci comunque un salto per passare la serata con gli amici di rugby. Mi sono presentata in quella orribile casa solo perché Cass si stava sentendo male, ed essendo io la sua migliore amica, non potevo di certo abbandonarla.
Cercandola, sono entrata in un bagno e con mia grandissima sorpresa ho trovato Set impegnato con un'altra ragazza.
Sembravano cosí presi l'uno dall'altra e la domanda che ancora ora continuo a farmi è 'da quanto andava avanti questa storia?'
Da quel momento è finito tutto. Noi siamo finiti.
Più guardo quei due, e più sento infastidita dalla loro presenza; non possono andare a fare i piccioncini da un'altra parte? Devono per forza passare davanti a casa mia, soprattutto mentre sono fuori per rilassarmi?
Mi alzo infastidita da bordo piscina, e decido di tornare in casa anche perché ormai il sole sta calando e io ho tantissime cose da fare per domani.
Sono sicura che sarà una giornata stancante e stressante e dovrò essere nel pieno delle mie forze per poterla affrontare al meglio.
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Come al solito, la mattina arriva anche fin troppo presto e quel rumore fastidioso della sveglia non fa altro che farmi innervosire ancora di più.
Com'è di mia abitudine, allungo il braccio fino al comodino e appoggio l'indice sullo schermo per rimandarla di qualche minuto perché svegliarsi, come sempre, risulta troppo difficile soprattutto quando si sa di dover affrontare una giornata di scuola.
Dopo dieci minuti, la sveglia ricomincia con la solita canzoncina e io prendo il cuscino per mettermelo in testa e per far smettere quella tortura. La situazione peggiora quando mia madre entra arrabbiata in camera e comincia a farmi la ramanzina.
"SEI ANCORA IN PIGIAMA?"chiede ad alta voce.
Non capisco tutta questa ira nei miei confronti! In fondo ho rimandato la sveglia di solo dieci minuti, non c'è niente di male!
Cerco di mettermi seduta sul letto mentre ogni singola cellula del mio corpo mi scongiura di restare sotto le coperte, e quando vedo l'ora sul cellulare, salto subito giusto dal letto.
Stupido cellulare che ha rimandato la sveglia di mezz'ora, anziché di dieci minuti.
"Quanto tempo abbiamo?"chiedo infilandomi la maglietta.
"Dieci minuti. Muoviti"insiste mia madre.
Corro subito in bagno per cercare di sistemare i capelli in qualche modo per sembrare carina almeno il primo giorno di scuola, ma purtroppo il poco tempo mi impedisce di farlo.
Giuro di non averci mai messo così poco tempo per uscire di casa, e quando entro in macchina Kate non può fare a meno di dire:" Wow, tempi da record"
"Quanto dovremmo metterci fino a scuola?"domando allacciandomi la cintura.
"Sono circa quindici minuti in macchina"risponde mia madre.
"E forse venticinque con il traffico"aggiunge Kate.
"Non sei d'aiuto"le lancio un'occhiataccia.
Per mia fortuna, dopo quindici minuti esatti, arriviamo davanti a scuola e io e Kate scendiamo immediatamente giu dalla macchina.
"Buona giornata"dice la mamma e se ne va.
"Ci vediamo a casa"dice Kate correndo nella direzione riservata ai ragazzi del primo anno.
La scuola davanti a me è davvero enorme e sono più che sicura che sarà difficile trovare anche solo l'ufficio della preside per chiedere informazioni.
Ma nonostante tutto, prendo un respiro profondo e mi dirigo verso l'ingresso, pronta per cominciare la mia nuova vita.
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MY DILEMMA IS YOU
Fanfiction(IL TITOLO IN INGLESE È GIUSTO.) «Voglio dimenticare il passato e tutti i problemi, per ricominciare con te, che sei riuscita ad occupare i miei pensieri fin dalla prima volta che ti ho vista, che sei riuscita a cambiare la mia giornata con un sorri...