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Canzoni per il capitolo:

~ Banks - Waiting Game

~Lucius - Until We Get There

Non è stata dura passare i controlli in aereoporto e per fortuna nessuno ha sospettato di nulla, anzi, grazie a Cameron sono salita in aereo senza alcun problema!

Siamo riusciti a prendere gli ultimi biglietti appena in tempo,ne mancavano solamente tre e ammetto di essere stata davvero fortunata, per una volta nella vita.

è strano tornare a Los Angleles dopo quattro mesi, ed è altrettanto strano essere qui co Cameron.

"Bene, e ora dove si va?"chiede Cam, guardandosi attorno.

Amo la mia abitudine di custodire tutte le cose, anche quelle piú inutili. So che prima o poi potrebbero tornarmi utili. Ed è cosí. Ho ancora conservato la chiave della nostra vecchia casa che i miei genitori non sono ancora riusciti a vendere,perció non credo ci saranno problemi se faremo un salto lì.

"A prendere un taxi per andare a casa mia".

Annuisce e dopo aver preso anche la mia valigia, ci avviciniamo ad una macchina per chiedere un passaggio.

Il clima di Los Angeles è uno dei tanti motivi per i quali amo in una maniera indescrivibile questa meravigliosa città. Non importa se siamo a dicembre, non importa se nel resto del mondo in questo momento le persone stanno morendo di freddo, qui il clima è rimasto invariato e si sta benissimo.

Dico al tassista la via esatta della mia vecchia casa e lui si dirige in quella direzone.

Sentivo tantissimo la mancanza della mia città,ma adesso che sono qui la sento ancora di più.

Ripercorrendo le strade,mi tornano momenti passati con Trevor e Cass e fa male sapere che ora, nessuno dei due sarà davanti a casa per aspettarmi per il grande ritorno. In questo momento, non sembra piú quel posto che una volta consideravo casa.

"Eccoci arrivati"ci dice tassista.

Non mi ero nemmeno resa conto  di quanto in fretta fossimo arrivati e, dopo aver pagato il trasporto, prendo la mia valigia e scendo dall'auto con Cameron.

"Non dormiremo per terra come dei cani vero?"chiede Cameron, ridacchiando alla fine della frase.

So bene che questo era solo un suo tentativo di tirarmi su di morale, ma non è per niente d'aiuto.

"Non credo. La casa l'abbiamo lasciata arredata e ci siamo portati via solo le cose essenziali."dico e prendo la chiave che finalmente ho trovato.

Non appena entro in casa, sento le lacrime accumularsi per la nostalgia di questo posto e per tutti i ricordi legati ad esso. è tutto rimasto uguale, tranne per qualche strano vaso che sarà stato messo dall'agenzia per poter facilitare la vendita.

"Beh, se non ti dispiace, vorrei trovare immediatamente una stanza per poter dormire, dato che sono le quattro del mattino"dice appoggiando il suo borsone a terra e stiracchiandosi.

"Non sei riuscito a dormire in aereo?"chiedo.

"Non è molto facile dormire con un bambino che ti calcia la sedia e una signora che puzza di cipolla..."dice, facendomi sorridere.

Ovviamente, avendo preso i biglietti all'ultimo minuto, i nostri posti non erano vicini e ci siamo ritrovati in due parti completamente opposte dell'aereo.

"Seguimi"salgo le scale per raggiungere la camera dei miei genitori, che ha una letto più grande e soprattutto più comodo.

Apro la stanza, e lui fa una specie di tuffo sul letto, mettendo in disordine tutte le coperte.

MY DILEMMA IS YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora