Stranamente a scuola il tempo passa in fretta, e in battito di ciglia mi trovo già sull'autobus con Sam , pronte a tornare a casa dopo una giornataccia, non tanto per le lezioni, ma per Susan. A ricreazione ha continuato ad assillarmi con la storia del giornalino, 'Mi vendicherò e giuro che ti pentirai di esserti trasferita' continuava a dire.
Non ho neanche visto Matt oggi. Solo a lezione poi è scomparso.
Continuo a pensare che c'è un motivo se continua a comportarsi con me in questo modo, e se solo avessi avuto la possibilità di parlargli, gli avrei sicuramente chiesto il motivo...
"Cris..."dice Sam, distogliendomi dai miei pensieri ."Allora, sta sera cosa mi devo mettere?"
'Questa sera? Cosa c'è questa sera?' le prime due domande che mi vengono in mente non appena la sento parlare.
"Questa sera?" domando.
"È tutta la giornata che te ne parlo"sbuffa.
Ed è anche tutta la giornata che non faccio altro che far finta di darle ascolto, dato che ho altri problemi che non riesco a togliermi dalla testa!
"Scusa... me ne sono dimenticata"
"Cris, sei sicura che vada tutto bene?"
Anche se conosco Sam da poco, sento di essere particolarmente legata a lei e di conseguenza di fidarmi di lei, perciò decido di essere sincera.
"Secondo te, Matt sta cercando di evitarmi?"
"Perchè lo chiedi?"
"È tutto il giorno che mi sta lontano. A fine scuola l'ho visto e ho provato a salutarlo, ma se n'è andato via subito"dico.
Non posso fare a meno di ricordare come sono andate esattamente le cose. A fine scuola l'ho visto da solo, mentre stava digitando qualcosa al cellulare, perciò ne ho approfittato per attirare la sua attenzione. L'ho chiamato. Lui si è voltato, mi ha guardata, e poi se n'è andato via nella direzione opposta.
"Sicuramente avrà avuto delle cose molto importanti da fare"consiglia. " Non credo che ce l'abbia con te per qualche motivo. Non gli hai fatto nulla!" ed è proprio quello che credo io. Ma il suo comportamento sembra confermare tutto il contrario.
"Parliamo di cose più importanti..."continua la mia amica.
C'è una cosa piú importante di Matt?
"... come mi devo vestire questa sera? I tuoi genitori sono persone che preferiscono l'eleganza o altro?" Chiede lei.
Perchè si preccupa di una cosa cosí stupida?
"Vestiti come vuoi. I miei non giudicano in base all'abbigliamento. Puoi metterti un maglietta a maniche corte, dei jeans e una giacchetta."
"Mmh... Dovrei avere un vestito a maniche lunghe che amo. Credo che potrebbe andare bene!"dice tra se e se.
"Maniche lunghe? In casa mia si muore di caldo, Sam. "ridacchio, ma nel suo sguardo colgo subito tristezza e preoccupazione. Cos'ha?
"Ehm... sento sempre freddo, perciò credo che il vestito possa andare più che bene" balbetta, non convincendomi per niente. "Eccoci, siamo arrivate!"
Riusciamo a farci spazio tra i ragazzi appiccati e ci dirigiamo verso il nostro quartiere, in silenzio. Dopo il discorso sull'abbigliamento per questa sera, l'umore di Sam è cambiato. Cammina guardando nel vuoto, come se fosse persa tra i suoi pensieri, e quando ci salutiamo riesce a malapena a sussurrare un piccolo ' a dopo'.
"SONO A CASA"grido non appena varco l'ingresso, ma nessuno mi risponde.
Corro nella mia stanza per appoggiare la borsa e il mio sguardo si posa involontariamente sulle foto che ho attaccato sopra al letto. I ricordi cominciano a riaffiorare nella mia mente e la mancanza dei miei amici si fa sentire ancora di più, perciò afferro subito il cellulare ed invio lo stesso messaggio a Cass e a Trevor:
*Ehi! Come state? Mi mancate tantissimo. Quando avete del tempo libero, facciamo una chiamata su Skype? Vi siete segnati il mio nuovo profilo?*
Mentre aspetto una risposta, nella mia stanza comincia a diffondersi un profumino irresistibile proveniente dalla cucina, perciò esco dalla stanza per vedere chi sta cucinando. è una sorpresa quando vedo mia madre ai fornelli! Di solito non ama cucinare e se lo fa, prepara cose molto semplici come insalata, pasta e riso. Mio papà, al contrario, è sempre stato appassionato di cucina.
"Mamma, come mai stai cucinando?" domando.
"Io cucino sempre"ribatte.
In attesa del pranzo, afferro una mela e dò un morso:"Si, ma come mai cucini cose così... come dire, così..." ma lei mi interrompe scherzando:"Mi sento un po' offesa".
"No. Intendevo dire che di solito cucini poche cose e semplici. Come mai oggi ci stai mettendo cosí tanto impegno?"
"I nostri amici Dallas e i figli verranno a cena da noi sta sera, e non non intenzione di fare brutta figura"fa l'occhiolino.
Figli?
Dò un altro morso alla mela:"Intendi dire figlia!"
"No. Tuo padre ha insistito parecchio, quindi verranno entrambi"
Il pezzo di mela mi va di traverso.
"Cosa?"chiedo.
"Si tesoro. Ci sarà tutta la famiglia al completo. Sai, mi hanno detto che il figlio è davvero simpatico e socievole. Prova a parlargli e stringi amicizia con lui"
L'idea di me e Cameron che diventiamo amici passa attraverso la mia mente e subito mi viene da ridere. Non potremo mai essere amici, proprio perché tra noi due c'è un profondo odio.
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MY DILEMMA IS YOU
Fanfiction(IL TITOLO IN INGLESE È GIUSTO.) «Voglio dimenticare il passato e tutti i problemi, per ricominciare con te, che sei riuscita ad occupare i miei pensieri fin dalla prima volta che ti ho vista, che sei riuscita a cambiare la mia giornata con un sorri...