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Il viaggio in aereo è stato breve,soprattutto grazie al fatto che mi sono messa a dormire,e ora è il turno per il noleggio delle auto,in modo da poter arrivare senza alcun problema ad Asper.

I genitori hanno deciso di noleggiarne due,una per la mia famiglia e una per i Dallas,ovviamente.

Cominciamo a sistemarci tutti dentro,e afferro il piccolo manico della valigia con le rotelle per avanzare verso l'auto in cui ci saranno i miei genitori e Kate.

"Dove stai andando?"chiede con la sua solita voce profonda.

"In auto con i miei genitori,forse?"chiedo ironicamente.

"No"risponde lui.

"Si"ribatto.

"No. I genitori stanno tra di loro,mentre io,te,Sam e Nash andremo avanti con la seconda"risponde.

"E chi l'ha deciso questo?"

"Kate"risponde indicandola.

La guardo e lei,capendo la situazione,distoglie lo sguardo e si infila rapidamente nell'auto con i genitori.

Sbuffo per la rabbia.

Metto la mia valigia dentro al bagagliaio e mi siedo sul sedile arrabbiata per il fatto che mi toccherà stare vicina a Cameron per almeno tre ore,prima di arrivare a destinazione.

Tutti entrano nelle proprio auto,e Cameron,dopo aver fatto partire l'auto,inaugura questo 'meraviglioso' viaggio con la frase:"Si parte! Pronti per la migliore vacanza della vostra vita?"

"Sii,wow,che bello"dico senza alcuna emozione nella mia voce,guadagnandomi subito uno sguardo assassino da parte sua.

Il tempo passa lentamente,e non solo perchè non faccio altro che guardare l'ora,ma anche perchè c'è un silenzio imbarazzante. Si sentono solamente Sam e Nash che ogni tanto sghignazzano per qualche foto trovata su internet.

Sbuffo e appoggio la testa al finestrino.

"Qualcosa non va?"chiede Cam allungando la mano verso i pulsanti del riscaldamento.

"No,sono solo stanca"

Oltre ad essere infastidita da questa situazione,ho anche un terribile mal di testa e mi pento di aver bevuto.

"Si..in effetti ieri sera eri messa malissimo. Non ti ricordi proprio niente?"

Chiede e mi guarda per qualche secondo prima di tornare a guardare la strada.

"No"dico. Eppure dentro di me sento qualcosa,e sono sicura che deve essere il senso di colpa per aver detto quelle cose terribili a Susan.

"Ti ha già chiamato?"chiedo

Sta zitto per qualche secondo. Lo so che ha capito di chi sto parlando.

"Non ancora,ma sono sicuro che lo farà prima o poi"dice sicuro di sé.

Sinceramente spero che resti arrabbiata con lui fino a dopo la gita in montagna,perche ho paura che se torneranno insieme,lei ci raggiungerà.

"Perchè?"chiede curioso e grazie al tono che ha usato riesco a capire che in realtà intende chiedere 'sei gelosa?'

"Non lo so. Ho paura di averle detto cose troppo pesanti e poi non voglio che ti lasci per colpa mia."

Ridacchia un po' e si passa la mano fra i capelli.

"Perchè ridi?"chiedo nervosa.

"Da quando in qua ti importa di me e Susan? Non eravate tipo nemiche o cose del genere e non dovevi tipo starmi lontana?"chiede.

MY DILEMMA IS YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora