'Scappare di casa', ecco cosa vorrei fare in questo preciso istante. Potrei anche farlo, con la scusa di dover parlare a Cameron di una cosa importante, ma non mi aiuterebbe dato che sicuramente, una volta tornata a casa, mi ritroverei i miei genitori, o meglio, mia madre pronta con la sua lista infinita di domande da farmi. Chiudo la porta dell'ingresso e passo davanti alla cucina velocemente per arrivare presto in camera mia, ma mamma mi ha vista e rabbrividisco quando la sento canticchiare ad alta voce:"Amore, potresti venire un attimo in cucina, ho una cosa da chiederti"
'Fosse solo una la cosa' penso tra me e me. Ma la mia famiglia non poteva tornare a casa giusto qualche minuto più tardi? Sarebbero bastati anche due minuti per buttare fuori di casa Cameron e per saltare l'interrogatorio.
Quando metto piede in cucina, noto mia madre e mio padre seduti comodamente a capo tavola, l'uno vicino all'altra, con lo sguardo incuriosito puntato su di me. Scena da brividi...
"Allora, come mai era qui?"domanda papà, guadagnandosi un'occhiataccia dalla mamma.
"Caro! Ti avevo detto di essere meno diretto..." lo rimprovera lei, prima di voltarsi nella mia direzione e chiedermi:"Allora, da quanto uscite insieme?"
E questa domanda dovrebbero essere meno diretta rispetto a quella precedente?
"Cara... " sussurra mio padre.
"L'ho invitato a casa solo per studiare. Dobbiamo fare un progetto per il professore di storia, che ci ha messi insieme in coppia."
"La coppia l'ha scelta il professore o voi?"già vedo gli occhi di mia madre che brillano per l'emozione. Posso andarmene via adesso? Credo di aver perso già troppo tempo prezioso della mia vita qua dentro.
"Il professore, ovviamente" rispondo.
"E quindi è venuto qui solo per studiare?"continua papà, facendo una domanda alla quale ho già risposto. Mi limito ad annuire e incrocio di nascosto le dita, con la speranza che il terzo grado sia finito. Mi fanno segno di uscire dalla stanza, e quando mi volto capisco di essere finita di nuovo nei guai.
"Cris, percha i miei vai sono fuori posto? E perché a bordo piscina è tutto bagnato? Cos'è successo?" chiede Kate arrabbiata.
E adesso che cosa dico? Non posso rispondere: ' beh sapete, Cameron era venuto per studiare, ma poi ha fatto lo stronzo e mi ha buttato un vaso pieno d'acqua in testa. Io ovviamente mi sono vendicata e quindi dopo un po' siamo finiti in piscina. Ah e dimenticato di dirvi che ha girato quasi nudo per casa'.
"Allora?" insiste papà, in attesa di una risposta.
"Io..."balbetto guardandomi attorno in cerca di una soluzione. " Non avete sentito dell'improvvisa tempesta che c'è stata?" non ci credo nemmeno io di averlo appena detto... Ho davvero usato la scusa della tempesta?
"Tempesta?" Chiede mia madre.
"Sì! Ma non avete visto il telegiornale? Ne hanno parlato giusto un'oretta fa. C'è stato un vento violento improvviso e anche qualche minuto di pioggia, con tuoni, lampi e tutto. Ma per fortuna è durato poco e non ha fatto danni" Già so che questa bugia non reggerà.
"Ah, va bene... " conclude papà.
"Posso andare?"
"No, un'ultima domanda... Tu e Cameron state insieme?" questa è la domanda che più mi dà fastidio. Tutto poteva chiedermi, ma non questo.
"No. Non stiamo insieme e non staremo mai insieme perchè è uno stronzo e perchè ci odiamo a vicenda non l'avete capito?" Chiedo alzando un po' la voce.
"Amore, io non credo che Cameron sia come l'hai descritto tu. Oggi, quando ti ha salutata, mi è sembrato molto gentile ed educato. Anche la sera in cui è venuto a cena con la famiglia si è dimostrato un ragazzo molto maturo e cortese, visto che ti ha anche aiutata con il dolce"interviene mia madre.
E quindi è questo l'effetto che Cameron fa sugli adulti? Gli basta una sera e qualche bacio sulla guancia per mostrarsi un ragazzo per bene agli occhi dei miei genitori! Ah, se solo sapessero del suo modo di fare l'antipatico, lo stronzo...
"Cris!" alza la voce papà, distogliendo la mia attenzione dai miei pensieri. "Cos'è quello?" indica il livido sul braccio.
"Niente, non ti preoccupare." mento. " Sono solo inciampata a scuola e ho beccato l'angolo della cattedra. L'infermiera scolastica ha detto che guarirà presto e che non è nulla di grave"
"Cara, passa in farmacia domani e chiedi cos'hanno per quel livido. è così grande e violaceo che dubito che possa trattarsi di una cosa di poco conto" consiglia papà alla mamma e finalmente mi lascia andare.
Quando mi stendo sul letto della mia stanza, sento una grandissima sensazione di sollievo. Capisco che i genitori debbano essere informati sulla vita dei loro figli, ma devono capire che anche loro hanno la propria privacy e cercano in qualche modo di farla rimanere tale. Facendo mille domande, non fanno altro che metterci pressione e soprattutto ci fanno sentire come chiusi dentro ad una gabbia.
'Tu e Cameron state insieme?' la domanda di mio padre si ripete nella mia mente e io mi metto le mani sul volto e scuoto la testa per allontanare il piccolo pensiero di me e Cameron insieme che si insinua nella mia testa.
"Parli da sola?" Chiede una voce.
A causa della paura, mi alzo subito in piedi e vedo Cameron che si infiltra nella mia stanza tramite la finestra:"Che diamine ci fai qui?" chiedo alzando la voce.
E capisco di aver sbagliato a lasciarmi prendere troppo dallo spavento, perché qualche secondo dopo sento passi nel corridoio che poi si fermano esattamente davanti alla porta della mia stanza:"Tesoro, tutto bene?" è la voce di mia madre.
Mi lancio subito sulla porta per tenerla chiusa, in caso volesse entrare, e con tono deciso rispondo:"Sì, mamma. Mi è solo caduto il telefono per terra, niente di che. "
"Va bene, stai più attenta" e poi la sento andarsene via. Apro la porta della stanza per controllare che non sia ancora qua fuori, e per fortuna non c'è. Richiudo e prendo un respiro profondo, mentre il ragazzo antipatico guarda con attenzione le foto che ho incollato sulla bacheca sopra al mio letto.
"Carini tu e Matt"dice.
Carini tu e Matt? Doveva dirmi solo questo? Si è infiltrato nella mia stanza per dirmi che io e Matthew siamo carini?
"Mi stai prendendo in giro vero?" Chiedo avvicinandomi a lui.
"No. Tu e Matt state davvero bene insieme"dice ovviamente ironico.
"Non intendevo questo. Perché sei qui? E perché continui a entrare dalla finestra?"
"Perché è più comodo entrare dalla finestra" fa l'occhiolino, e io mi sento improvvisamente bruciare le guance dall'imbarazzo. Deve smetterla di comportarsi in questo modo ridicolo con me.
"Perché sei qui?" domando, andandomi a sedere sul letto.
"Perchè ho dimenticato qui il mio quaderno degli appunti"
"Non c'è nessun quaderno degli appunti"
"Controlla meglio in salotto"suggerisce.
Mi arrendo e decido di uscire dalla stanza per recuperare quegli appunti, giusto perché così se ne andrà via il più presto possibile. E a quanto pare ha anche ragione, gli appunti sono sul tavolino del salotto... Torno nella mia stanza e Cameron è stesso sul mio letto, con le braccia sotto la testa che fissa il soffitto.
"Comodo?" Chiedo entrando.
Lui sorride e dice:"Si, non è male"
"Ora puoi anche andare" gli passo il quaderno.
La sua reazione è indescrivibile : si alza in piedi e si passa la mano tra i capelli, poi mi guarda.
"Cosa c'è?" chiedo curiosa.
"Nash, niente" fa il vago e si avvicina alla finestra per andarsene, lasciandomi un dubbio enorme dentro.
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MY DILEMMA IS YOU
Fanfiction(IL TITOLO IN INGLESE È GIUSTO.) «Voglio dimenticare il passato e tutti i problemi, per ricominciare con te, che sei riuscita ad occupare i miei pensieri fin dalla prima volta che ti ho vista, che sei riuscita a cambiare la mia giornata con un sorri...