"Tutto bene?" chiede Nash mentre mi dirigo a lezione di matematica.
Sto in silenzio. Solo un giorno e già sono successe troppe cose... A Los Angeles la mia vita era monotona, ma l'amavo per questo. Facevo sempre le stesse cose, certo, ma le facevo con i miei migliori amici.
"Non ti preoccupare, Susan non ti farà niente"continua, notando il mio silenzio.
Ho seri dubbi riguardo questa sua affermazione. Sono più che sicura che Susan non mollerà di certo adesso che Cameron le ha fatto fare una grande figuraccia davanti a buona parte della scuola, anzi, avrà un motivo in più per odiarmi più di prima!
Arriviamo in aula e io vado a sedermi al mio solito posto, pronta a seguire un'altra lezione di matematica in cui annuirò e farò finta di capire tutto, anche se ovviamente non sarà mai così. Io e la matematica siamo come un palloncino e un ago, non andremo mai bene insieme.
Cameron entra in classe di cattivo umore e io decido di raggiungerlo per capire come sta, soprattutto dopo il litigio con Susan...
"Stai bene?"anticipa la mia domanda quando arrivo accanto a lui.
"Ehm, si... io... " comincio, ma lui mi interrompe:"So quello che ti ha fatto. Mi dispiace, la convincerò a chiederti scusa, te lo prometto"
Per una volta, questo ragazzo sta facendo la cosa giusta e mi viene da sorridere.
"STRONZA"vedo Susan che mi si fionda addosso e cado a terra. La schiena mi fa malissimo e non riesco neanche a muovermi, poi il il braccio, cadendo, è andato a colpire l'angolo della cattedra.
Cameron riesce a togliermela di dosso... Non avevo mai visto una persona così arrabbiata in tutta la mia vita. Capisco la rabbia e tutto, ma doveva esagerare in questo modo? Doveva per forza farmi del male?
"TI ODIO. CONTINUI A PORTARMI VIA TUTTO"dice Susan gridando.
In questo momento, il professore entra in classe e ci guarda, senza dire una parola. Sì, lui non è quel genere di professore che dà molta importanza a queste cose. Preferisce farsi gli affari suoi.
"L'accompagno in infermeria"avverte Cameron aiutandomi ad alzarmi in piedi e dando un'occhiata veloce la mio braccio. Non ho nemmeno il coraggio di guardare, so solo che mi fa davvero male.
"No. Tu resti qui con me"dice Susan afferrandogli la maglietta.
"Susan, se non molli subito la mia maglietta giuro che tra noi è completamente finita. Oggi sei già stata parecchio insopportabile... Non peggiorare la situazione" le consiglia Cameron e lei lo ascolta senza dire una parola.
Attraversiamo il corridoio in silenzio, senza dire una parola. Mi fa piacere che Cameron si stia prendendo cura di me, e la vera domanda che non riesco a fare a meno di pormi è 'Perché? Cos'è cambiato?'. Fino a un mese fa, non avrebbe nemmeno avuto il coraggio di toccarmi, adesso mi accompagna in infermeria.
"Avete problemi?"domanda l'infermiera quando arriviamo.
"Si è fatta male al braccio"dice Cameron.
Le mostre il braccio e, dopo averlo esaminato attentamente:"Siediti là e aspetta. Ci servirà un po' di ghiaccio e creme per farti passare il dolore"
Resto da sola con Cameron, seduta dalla parte opposta della stanza. Il silenzio è imbarazzante, ma mi va bene! Dopo questa giornata ci vuole un po' di tranquillità.
"Se vuoi, puoi andare" profondo a Cameron.
"No, resto qui." dice. "Voglio saltare matematica"ovviamente doveva avere un motivo ben preciso per essere stato così gentile nei miei confronti.
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MY DILEMMA IS YOU
Fanfiction(IL TITOLO IN INGLESE È GIUSTO.) «Voglio dimenticare il passato e tutti i problemi, per ricominciare con te, che sei riuscita ad occupare i miei pensieri fin dalla prima volta che ti ho vista, che sei riuscita a cambiare la mia giornata con un sorri...