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La serata è andata bene! Mi sono divertita insieme ai ragazzi e ho conosciuto alcuni ragazzi che frequentano i miei stessi corsi. Ma tutto stava andando troppo bene, e infatti, verso fine serata, è successa una cosa che credo segnerà la mia fine per il resto dell'anno scolastico.

Giuro che non l'ho fatto apposta.

Ero con il solito gruppo di Nash... Mancava solo Cameron.

Tutto è successo in pochi secondi: una ragazza ubriaca mi è venuta addosso e io sono scivolata in avanti, rovesciando addosso alla festeggiata la bibita rosa che sul suo vestito non si notava neanche, essendo quasi dello stesso colore.

Ma Susan è Susan e ovviamente ha approfittato della situazione.

Il suo comportamento era parecchio esagerato! Sembrava una bambina di cinque anni : ha cominciato a piangere e ha tenuto il broncio fino a fine serata.

La cosa più strana è che Cameron non mi ha ancora detto nulla, ma sono sicura che lo farà non appena troveremo un momento in un cui saremo soli.

"Ciao Matt"salutano tutti.

Ero così concentrata sui miei pensieri che non mi sono nemmeno accorta che siamo già arrivati a casa di Matthew.

Prima di uscire dall'auto, mi lascia un piccolo bacio sulla guancia e sussurra:"Buonanotte"

Nash comincia a ridacchiare non appena Cameron riparte, ma non per ciò che è appena successo con Matt. Ride perché è tremendamente ubriaco. È davvero strano e divertente vederlo comportarsi in questo modo perché, oltre a ridere senza alcun motivo, fa anche discorsi insensati.

Per esempio, prima di uscire dal locale stava parlando con una ragazza del fatto che è un'ingiustizia che gli elefanti non sappiano volare. Mi sembra inutile dire che, quando l'ho portato via, la ragazza mi ha ringraziata.

Arriviamo davanti al dormitorio scolastico e Sam si offre di accompagnare Nash dentro per evitare che ci siano deviazioni durante il suo percorso verso la stanza.

Escono entrambi dall'auto e vedo che Cameron mi fissa dallo specchietto retrovisore.

"Cosa c'è?"domando subito.

Sono sicurissima che quello sguardo nasconde dietro rabbia nei miei confronti per la serataccia, ma deve capire che non l'ho fatto apposta.

Niente"mente, distogliendo lo sguardo.

Si vede benissimo che non è sincero. Se c'è una cosa che ho imparato su Cameron, da quando sono a Miami, è che non è bravo a nascondere le sue emozioni.

"Lo che ce l'hai con me perché per la centesima volta ho fatto qualcosa di brutto alla tua fidanzata, ma giuro che non è stata colpa mia"

"Ah no? E di chi?"alza la voce, rendendo chiaro il suo disprezzo nei miei confronti.

Ovviamente non mi crede! Solo perché in quel momento non c'era e non ha assistito alla scenata della fidanzatina.

"Okay, non so cosa possa averti raccontato la tua morosetta ma.."dico, ma lui mi ferma subito:"Ha un nome"

"Susan."mi correggo"Non so cosa ti abbia detto, ma ti posso assicurare che non l'ho fatto apposta. Stavamo parlando e una ragazza, ballando, mi è venuta addosso"

I nostri sguardi si incontrano di nuovo attraverso quello specchio retrovisore, e continua a fissarmi per quella che sembra un'eternità.

"Non ti credo"conclude.

"Che cosa ti ha detto la tua fida...volevo dire Susan?"chiedo curiosa.

Sono più che sicura che la biondina si sia inventata qualche stupida bugia per fare bella figura con il fidanzato! D'altronde, non sarebbe di certo la prima volta.

"Che ti sei avvicinata a lei e che dopo averle versato addosso il drink le hai detto che è una poco di buono e che è una vendetta o una cavolata del genere"

Scoppio a ridere:"E tu credi veramente a questo?"

Chi tace acconsente.

"Allora vuol dire che sei proprio un cretino"metto fine al nostro discorso.

Non appena termino la frase la porta della macchina si apre e Sam si siede accanto a me con gli occhi che le luccicano.

"Cos'è successo?"chiede come se sapesse cosa è successo qualche secondo fa dentro quest'auto tra me e Cameron.

"Niente"risponde Cameron al mio posto.

Lei fa spallucce e voltandosi verso di me:"Hai visto com'era arrabbiata Susan? Doveva arrabbiarsi con la cretina ubriaca che ti è venuta addosso!"dice.

Mi volto per guardare nello specchietto retrovisore di Cameron e noto il suo sguardo profondo puntato su di me.

"Già"puntualizzo mantenendo fisso lo sguardo sul suo.

Non ci mettiamo molto ad arrivare a casa mia e credo sia grazie a Cameron che, come a inizio serata, sfrecciava rapidamente tra le auto ad una velocità troppo alta.

"Grazie per il passaggio. Notte Sam" ringrazio quando scendo dall'auto.

Evidenzio bene la parola Sam per far capire a Cameron che la buonanotte l'ho data solo a lei e non a lui.

Può sembrare una cosa stupida da fare e credo che sia un po' colpa di alcuni drink che Matt mi ha offerto.

MY DILEMMA IS YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora