Le sue labbra gonfie e morbide sembrano come della calamite, che lentamente mi fanno avvicinare sempre di più, curiosa di sapere come possa essere anche solo sfiorarle. Non appena nella mia mente balena l'dea di prendere il coraggio e di baciarlo, la mia coscienza, per grandissima fortuna, mi avvisa riuscendo a bloccarmi dallo sbaglio, menzionando una sola parola... 'Matthew'.
Abbasso lo sguardo e prendo un respiro profondo, facendo allontanare Cameron, che si limita a sussurrare:"Ecco... così..."
"Così, cosa?" chiedo infastidita.
"Così ci si sente con il ragazzo che ti piace"dice.
Non può averlo detto sul serio. Cameron non sarebbe mai in grado di sostituire Matthew, ed è assurdo che possa addirittura pensare di aver fatto colpo su di me dopo tutto ciò che è successo tra di noi.
"Pensi di piacermi?" Mi viene da ridere al solo pensiero.
"Si" sembra sicuro di sè.
"Allora ti sbagli! Ti ricordo che c'è un motivo se sto con Matt"spiego mettendomi comoda per terra.
"Tu obblighi te stessa ad amarlo! Dai, non avresti voluto baciarmi in questo momento se fossi stata veramente innamorata di lui"
"Non volevo baciarti. L'avrei fatto, se l'avessi voluto veramente. Ma non è successo. "
"Oh si che volevi... Dai ammettilo"
Decido di smettere di rispondergli. Conosco questi giochetti, e sono sicura che fino a quando continuerò a dargli retta, continuerà ad insistere dicendo 'Io ti piaccio'. Cosa assolutamente non vera.
"E così dovevi andare da Matt?" domanda all'improvviso. E io che pensavo non l'avesse sentito prima...
"Si, dovrei essere da lui a quest'ora! Non posso neanche chiamarlo perché non c'è campo"mi lamento. Certe volte, mi rendo conto di quanto possano essere inutili quegli aggeggi. Se non prende ovunque, che senso hanno di esistere? In particolare, il mio super telefono di vecchia generazione ha più problemi di quelli moderni. Già è tanto se riesce a fare le chiamate senza troppi problemi.
"A fare cosa?" Chiede.
"Non sono affari tuoi"
Fa spallucce e si stende a terra, occupano quasi metà stanza con le sue lunghe gambe. Appoggia il braccio sotto la testa e chiude gli occhi... Bene, che divertimento! Sono sicura che in questo modo il tempo passerà davvero in fretta... Ovviamente sono ironica. Menomale che dovevamo parlare e fare 'obbligo o verità'.
Alla fine, decido di recuperare il mio cellulare, giusto per controllare l'ora. Sarò strana, ma divento paranoica quando in una stanza non c'è un orologio. Devo sempre controllare l'ora.
Mi stendo per terra e allungo la mano sotto l'armadio per recuperare quell'aggeggio... Peccato che il mio braccio piccolo non riesca a raggiungerlo, è troppo lontano. Prendo un respiro profondo prima di fare l'ultimo tentativo, e addirittura riesco a sfiorarlo, ma niente, sembra impossibile tirarlo fuori da là sotto. 'Addio cellulare' penso tra me e me.
"Cosa stai facendo?" domanda Cameron.
"Non riesco a prendere il cellulare"sbuffo.
"Spostati, ci penso io" si alza in piedi e prende il mio posto, abbassandosi per aiutarmi. "Potevi anche evitare di lanciarlo così lontano" si lamenta. Per fortuna riesce a recuperarlo e me lo passa. Appena sblocco lo schema, ecco che compaiono tre messaggi... E ovviamente da chi? Matthew.
*Matthew:
Ehi, dove sei? :)*
*Matthew:
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MY DILEMMA IS YOU
Fanfiction(IL TITOLO IN INGLESE È GIUSTO.) «Voglio dimenticare il passato e tutti i problemi, per ricominciare con te, che sei riuscita ad occupare i miei pensieri fin dalla prima volta che ti ho vista, che sei riuscita a cambiare la mia giornata con un sorri...