Mi butto sul letto con la delicatezza di un elefante. Ho un leggero mal di testa, sarà colpa di Cameron che mi fa altamente salire i nervi. Prendo il computer e comincio a guardarmi un film di fantascienza.
Oh sii, adesso si ragiona.
Dopo circa mezzora che guardo il film lo stoppo dato che qualcuno bussa alla porta.
"Tieni." Mi fa Cameron dopo che gli apro.
Mi passa un pezzo di carta piegato in due."Sarebbe?"
"Da quel coglione di Hunter."
"Quand'è che te l'ha dato?"
"Adesso."
"E ora lui dov'è?"
"E io che ne so, ho preso e li ho sbattuto la porta in faccia." Dice per poi andarsene e al primo passo si ferma.
"Ed è già tanto che l'ho preso e te l'ho dato." Ritorna a camminare e io rientro in camera. Ma quanto è stronzo? Ma forse l'ho detto anche fin troppe volte, vero?
Apro il fogliettino. Sopra ci sono scritte delle cifre e una frase che dice scrivimi.
Oh sii conquistalo Ale!
Sta zitta te vah.
Magari gli scriverò domani, adesso non ho proprio voglia.
Finisco il film e spengo il computer.Dopo qualche minuto cado in un sonno profondo.
[...]
Mi sveglio di colpo .
Un altro incubo..
In questi mesi spesso faccio sogni su mia madre che viene investita appositamente, non so perchè. Questo non fa altro che farmi stare male.
La rivoglio fra le mie braccia come una volta. Mi mancano le sarete con lei in cui guardavamo film, o i pomeriggi in cui uscivamo a fare giri per il centro commerciale. Era la persona su cui contavo sempre, con cui mi confidavo, una delle poche che ci teneva a me e a cui non passava manco per la testa di abbandonarmi come altri hanno fatto, anche se so che è difficile che una madre ti abbandoni..
Ma adesso lei non è più qui e forse devo farmene una ragione.Controllo l'ora e noto che sono solo le 4 del mattino.
Mi alzo dal letto, ho sete e fame e non posso resistere.
Apro la porta della camera e trovo la luce del corridoio accesa.
Sto babbo di Cameron che spreca elettricità.
Ma veramente!
Entro in cucina e anche qua la luce è accesa.
Oh Cameron...Mi giro per andare verso il frigo e solo dopo mi accorgo del mio coinquilino che è appoggiato al bancone mentre beve da una lattina.
"Che ci fai sveglia a quest'ora?"
"Potrei farti la stessa domanda." Gli rispondo ovvia. Con lui la mia timidezza quasi quasi svanisce.
"Rispondi prima tu." Sospiro, ho tanto sonno e zero voglia di parlare.
"Niente..ho fatto un incubo e mi sono svegliata." Rispondo mentre prendo una bottiglia d'acqua dal frigo.
"Povera, ha fatto un incubo." Ed ecco che torna il Cameron stronzo e scorbutico. Lo ignoro. Ha ridotto la mia voglia di parlargli a -2457172626.
"Cos'hai sognato?" Pff, come se gliene fregasse qualcosa. Scommetto che se glielo dicessi userebbe questa cosa per pigliarmi per il culo..
"Perchè vuoi saperlo?"
Scrolla le spalle. Ma chissà quante volte al giorno tira su quelle spalle.
"Ho sognato mia madre che veniva investita e...e basta" Spero la smetta di parlarne perchè potrei scoppiare in lacrime da un momento all'altro.
"Tanto la puoi vedere tutti i weekend che vuoi, quindi.." Alza di nuovo quelle maledette spalle.
Sento gli occhi pizzicarmi e comincio a vedere tutto appannato. Mi giro per non farlo notare.
"Almeno te hai da sempre una madre." Afferma.
Le lacrime cominciano a rigarmi le guance.
Detesto essere così debole davanti a questo argomento."Ne sei sicuro?" Chiedo con voce quasi strozzata. Ha toccato il mio punto debole..
Lui non risponde.
All'improvviso la fame mi è passata. Me ne torno in camera mia.
Mi sto per sdraiare sul letto ma sento la porta delle camera aprirsi.Deduco sia Cameron.
È buio e non vedo più di tanto.Grazie al cazzo! Vivete solo voi due qui.
Beh..potrebbe esserci un ladro..o un serial killer, che ne so io.
"Mi spiace, non pensavo.."
"Fa niente, non potevi saperlo"
Diciamo tutti così...
Si siede sul letto accanto a me, senza che glielo chieda neanche. Dopo qualche secondo decide di parlare.
"La mia è morta quando avevo quasi quattro anni." Fa e mi giro verso di lui accendendo la lampada sul comodino. Inchiodo i miei occhi sui suoi incitandolo a continuare.
"Mio padre la picchiava sempre e nonostante le sue malattie continuava a farlo. Alle fine non ce l'ha fatta.. Mia sorella invece l'hanno separata da me, quando avevo quattro anni..l'unica persona che mi era rimasta me l'hanno portata via. L'hanno data in affidamento ad un'altra famiglia, diversa dalla mia. Infatti non mi voglio affezionare quasi mai a nessuno perchè poi le persone se ne vanno, è sempre così" Eppure lui ha sofferto più di me...
Non dico niente, lo abbraccio.
Magari ne aveva bisogno, sia lui che io
Ricambia, forse era questo il lato dolce di cui parlava Madison
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Il mio fottutissimo 394
FanfictionFANFICTION (CAMERON DALLAS) Alexis è una ragazza di diciassette anni che qualche anno dopo la morte della madre viene convinta dal padre ad andare a studiare in un college a Miami per il suo ultimo anno di liceo. Lì inizia una nuova vita, non da sub...