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CAMERON'S POV.

Distolgo lo sguardo dalla donna distante a qualche metro da me e vado verso il parcheggio dell'hotel, pronto ad andarmene.

Non mi aspettavo di incontrarla qua, la zia di Alexis. Era da anni che non la vedevo, non che ci tenessi, ovviamente.

Entro nella macchina, che poi dovrò rimettere nel garage a casa degli zii, sperando che non mi abbia visto.
Ogni volta che ripenso a quella sera delle brutte sensazioni invadono il mio corpo, avvolte piangevo pure. Anche quando mi convinsero di tornare a Toronto, ero consapevole del fatto che non l'avessi superato del tutto, ma avevo in testa solamente le parole vai avanti, il passato è passato, devi superarlo. Ma adesso però, dopo averla rivista, mi sembra come se quelle parole non avessero più un senso. Eppure ogni volta che venivo in questa città non ci pensavo più di tanto, magari a causa di Alexis, dato che ha riempito il vuoto dentro di me. Non lo so..ma stando con lei, avrei dovuto immaginare che avrei potuto più facilmente avere acche fare con sua zia..Laura. La donna se ne va, insieme a un uomo che mi sembra di aver già visto. Probabilmente è suo marito.
Sospiro fortemente, facendo un grande respiro e buttando tutta l'aria che avevo nel corpo. Butto la testa all'indietro e chiudo gli occhi, cercando di pensarci il meno possibile.

ALEXIS' POV.

Apro la porta a cui mio padre ha appena suonato. Sto per salutarlo ma la prima cosa che noto è Cameron di fianco a lui.

"Buongiorno." Dico curiosa di sapere come si sono incontrati sta volta. A quanto pare aveva ragione, la fortuna non sta dalla sua parte.

Mio padre ricambia il saluto.

"Puoi metterla là. Grazie." Fa a Cameron e solo adesso mi accorgo che anche lui ha in mano alcune buste della spesa.

"Va bene." Le appoggia mentre lui se ne va in cucina con gli altri sacchetti.

"L'hai aiutato?" Ridacchio avvicinandomi a lui.

"Da bravo ragazzo, si." Si pavoneggia.
Oggi è domenica, ed è l'ultimo giorno che sta a Toronto. Alla fine anche io mi sono messa alla pari con gli altri nell'organizzazione per il viaggio in Grecia, grazie a lui. Quindi partirò fra una settimana.

"Ho l'aereo fra due ore." Afferma mettendo le mani in tasca.
Pochi secondi dopo circondo lentamente la sua vita con il mio braccio. Appoggio la mia guancia e la mia mano sui suoi pettorali. Lui mi avvolge e appoggia il mento sulla mia testa. Restiamo in quella posizione per un pò, mentre inalo il suo buon profumo, ma ci stacchiamo quando qualcuno dietro di noi si mette a tossire. Mi giro di scatto incontrando gli occhi di mio padre che prende in mano le altre buste.

"Allora..ci vediamo." Abbozza un sorriso, mentre papà si dirige di nuovo verso la cucina. Faccio un saluto con la mano e poco dopo chiudo la porta e me ne torno in camera mia sotto lo sguardo severo di mio padre. Beh? Non aveva detto che potevo stargli vicina?

Chiudo la porta alle mie spalle, e la mia attenzione viene catturata dal rumore proveniente dalla finestra.
Dovevo immaginarlo..

Sorrido andando verso di essa e aprendola.

"Col cazzo che me ne andavo così." Cam entra, poggiando le sue labbra sulle mie. Sorrido sotto al bacio circondando il suo collo con le mie braccia. Quando si stacca lo stringo forte a me in un altro abbraccio, e lui mi circonda i fianchi.

"Resisterai per una settimana, tranquilla." Ironizza facendomi roteare gli occhi.

"Ehm..chi è quello che si è fatto più di quattromila chilometri per venirmi a trovare?"

BOOM BITCH! DISSING!

"Sta zitta." Ribatte rapidamente facendomi ridere. Mi stacco leggermente e lui comincia a lasciarmi una serie di baci sulle labbra.

Pochi secondi dopo il mio cuore perde un battito dato che sento la porta della camera aprirsi. Mi giro sperando con tutta la mia vita che non sia mio padre.

Si rivela il volto di Nat. Sorride chiudendo la porta alle sue spalle.

"Cameron!" Esclama venendo verso di noi, per poi battergli il cinque.

"Quando tornerai?" Chiede mio fratello guardandolo dritto negli occhi.

"Non lo so." Ridacchia Cameron abbassandosi alla sua altezza.

"Adesso che andremo all'università le cose saranno un pò diverse." Afferma arricciando il naso. Mi rendo conto anche io delle sue parole. Le cose cambieranno moltissimo e non ci vedremo più come prima, al massimo nel weekend, sempre se ce la faremo.

"Uhm." Mugola Nat dispiaciuto per poi avvicinarsi a lui ed abbracciarlo. Sorrido a quella scena e poco dopo mio fratello è già fuori dalla stanza.

"Profuma ancora la mia maglietta?" Chiede lui avvicinandosi di nuovo a me, riferendosi a una delle magliette che mi dà ogni volta che ci dobbiamo allontanare. Sono passate settimane e l'ho anche lavata, quindi dubito.

In risposta scuoto la testa, e lui apre la cerniera del suo zaino, tirandone fuori una.
Arriccio le labbra prendendola in mano, mentre lui mi guarda divertito.

Poggia le sue mani sulle mie guance e mi stampa un lungo bacio sulla fronte.

"Ti amo." Accarezza le sue goti con i suoi pollici riscaldandomele.

"Anche io."

Poco dopo se ne va e chiudo la finestra.
Beh, infondo una settimana non è così tanto tempo. Vorrei che questi giorni passino in fretta. Non vedo l'ora di rivedere i miei amici.

Prendo il mio telefono, pronta a inviare un vocale di auguri a Matt.

Quando finisco, la voce di papà si a spazio nella casa.

"Alexis!" Grida dal soggiorno distogliendomi dai miei pensieri. Più mi avvicino, più le voci di persone si fanno vicine.

"Alexis!" Esclama la zia Laura sorridendo, venendomi in contro. Mi abbraccia e naturalmente ricambio.

"Sei sempre più bella." Afferma senza staccarsi facendomi sorridere.

Quando passa a Nat mi avvicino al suo compagno.

"Salve." Sorrido stringendogli la mano ma le sue labbra non si curvano nemmeno di un centimetro.
Magari siamo noi a non stargli a genio.

Ci sediamo tutti sui divani che circondano il tavolino. Papà e la zia si mettono a parlare del più e del meno, e Robert entra poche volte nelle loro conversazioni.

"Billy? Come sta?" Chiede facendo il nome di mio cugino. Billy. È d'un paio d'anni più grande di Nathan. Non è figlio di Robert, ma dell'ex marito della zia. Lui si che era un uomo simpatico, ma hanno deciso di divorziare.

"È in vacanza con suo padre."

"Un pò di riposo per me." Ridacchia la zia.

È da un bel pò che non lo vedo, sarà circa un anno. Da quando si sono trasferiti in Inghilterra le cose non sono più state le stesse.

Restiamo lì a parlare e a parlare finché non si fa l'ora di pranzo.

Si dice che Alexis si sia fidanzata con Noah Centineo, sono felice per lei mah..la scippo da sempre con Cameron🥵
Ehhhhhh vabbè..lasciate una stella se vi è piaciuto

Il mio fottutissimo 394Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora