Chiudo la porta della camera del motel in cui abbiamo alloggiato. Per fortuna avevo portato un bel pò di soldi con me.
"Che bel letto!" Esclama Alexis saltandoci sopra. Ci sono solo due letti da una piazza e mezza qua. L'ho deciso io.
"Non fare troppo rumore." La avviso ridendo. Da ora in poi starò molto attento nel darle da bere.
Lei si stende sul letto di destra, poco dopo io vado su quello di sinistra.
"Perchè stai là?" Chiede arricciando le labbra.
Io scrollo le spalle e lei mi guarda male.
"Odio quando fai spallucce!" Ammette e io mi metto a ridere.
"Pazienza." Rispondo e lei si alza dal suo letto per poi sdraiarsi nel mio.
Poco dopo inizia ad accarezzarmi i capelli. Poi comincia a baciarmi il collo e alla fine passa alle mie labbra. Ricambio ma comincio anche a sperare che non vada oltre.
Ovviamente se spero in qualcosa quel qualcosa non si avvera.. Infatti pochi secondi dopo tenta di togliermi la maglietta. La lascio fare perchè dopo l'avrei tolta lo stesso.
Comincia a baciarmi sempre più appassionatamente, ma la fermo nel momento in cui cerca di slacciarmi i pantaloni.
"Che c'è?" Chiede aggrottando le sopracciglia.
"Alexis..sei fatta." Dico ridacchiando e lei scuote la testa.
"Sono più che sobria!" Afferma avvicinandosi di nuovo a me.
"No, non è vero." Ribatto e lei si azzittisce
"Non voglio approfittarmi di te, non sei cosciente." Continuo sta volta serio e lei abbassa lo sguardo.
Si sdraia di fianco a me e appoggia la testa sul mio petto chiudendo gli occhi.
"Hai un buon profumo." Dice accarezzandomi il braccio.
"Se lo dici tu." Sorrido. La mia acqua di colonia fa sempre effetto.
In pochi minuti si addormenta e io spengo la luce.
[...]
ALEXIS' POV.
Mi sveglio con un mal di testa allucinante. Mi guardo intorno e mi accorgo di non essere nella camera del dormitorio e il mio battito cardiaco comincia ad accelerare.
"Buongiorno." Alzo lo sguardo e solo adesso mi rendo conto di essere appoggiata a Cameron.
"Dove siamo?" Chiedo alzandomi. Faccio una smorfia di dolore a causa del mal di testa. Che mi è successo...?
"In un motel." Risponde Cameron. Non mi ricordo di essere venuta qua. Anzi, non mi ricordo niente di quel che è successo ieri sera.
"Il cancello era chiuso e non potevamo entrare nel collage." Continua.
"Ho scoperto che non reggi molto l'alcol." Si mette a ridere e io mi giro verso di lui.
"Perchè?" Aggrotto le sopracciglia.
"Prima di tutto volevi berti tutto il chiosco, eri molto fatta. Oh, e hai anche tentato di stuprarmi" A quella frase sgrano gli occhi senza farmi vedere. Quasi quasi non mi prendo a schiaffi in faccia. Stupida me!
Sento le mie guance riscaldarsi e lui si mette a ridere.
"Cosa ridi?" Domando sdraiandomi di nuovo. Prendo il cuscino e mi copro la faccia. Possibile che debba sentirmi sempre in imbarazzo?!
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Il mio fottutissimo 394
FanfictionFANFICTION (CAMERON DALLAS) Alexis è una ragazza di diciassette anni che qualche anno dopo la morte della madre viene convinta dal padre ad andare a studiare in un college a Miami per il suo ultimo anno di liceo. Lì inizia una nuova vita, non da sub...